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Séries

Œuvres de Aldo A. Mola

Umberto 2. di Savoia (1996) 4 exemplaires
[2! 1859: l'indipendenza (2011) 4 exemplaires
[3! 1860: l'unita (2011) 4 exemplaires
[4! 1861: la liberta 3 exemplaires
[1! 1800-1858: le radici (2011) 3 exemplaires
Massoneria (2012) 2 exemplaires
Storia della monarchia in Italia (2002) 2 exemplaires
L'età giolittiana 1 exemplaire
UN ANNO SENZA MORO 1 exemplaire
L'affaire di Sciascia 1 exemplaire

Étiqueté

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Date de naissance
1943
Sexe
male
Nationalité
Italy

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Critiques

Quarant'anni da principe ereditario escluso da qualsiasi decisione sulle sorti dell'Italia, due anni di luogotenenza e di regno, trentasette di esilio in condizioni di assoluto stallo. In queste aride cifre tutto il dramma e la complessità della vicenda di Umberto Il di Savoia. Ma chi era l'uomo nato per essere re, al quale la storia avrebbe riservato il destino di essere l'ultimo monarca d'Italia?
 
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BiblioLorenzoLodi | May 16, 2014 |
"Su tutti gli uomini politici della Terza Italia svettò Giovanni Giolitti, ministro con Francesco Crispi e poi suo antagonista. Giunto al governo senza la trafila di cospirazioni, guerre d'indipendenza e militanza politica di alta caratura, questi sdegnò sempre l'appariscenza, pronto però a indossare le vesti delle istituzioni, sintesi di forma e sostanza del potere-dovere e del doverepotere vissuti come sacerdozio. Giolitti non cercò mai il plauso. Il generale Arturo Cittadini, primo aiutante di campo di Vittorio Emanuele III, il sovrano a sua volta in attesa di giudizio storico, nel 1922 disse di lui che "avrebbe attratta l'attenzione di Machiavelli. Perché fu uomo veramente forte, di fisico e di carattere C..) In molti lati (meno che per il sanguinario si capisce) questo vecchio somigliava a Tiberio. Aveva la sua grandiosa statura, il disprezzo degli uomini, la conoscenza dei loro vizi, la durezza del cuore, una certa onestà personale, il disdegno delle lodi palesi, la facoltà di governare da lontano, il rifuggire la folla, la semplicità, fino a un certo momento, della vita. Ma la sua facoltà principale, come conduttore di uomini parlamentari, era sempre quella di sentirsi padrone. Era in questo aiutato dalla bassezza degli altri, che si sentivano servi. .. Egli è in disparte, solitario".
Aldo A. Mola

"Di quell'ininterrotta, infinita e instancabile attività, il carteggio fornisce uno specchio quanto mai fedele, con i suoi infiniti tasselli del fare quotidiano. Ancora di più se lo si legge tenendosi accanto i verbali dei suoi governi e le relazioni dei tanti provvedimenti adottati, che già sono stati pubblicati. Giolitti era perfettamente consapevole che la precedente generazione di patrioti aveva svolto un compito immane, unificando il Paese e tenendolo insieme nonostante le laceranti spinte centrifughe. Alla sua generazione spettava il compito di fare dell'Italia un paese moderno e degli italiani una nazione consapevole della sua identità: compiti che richiedevano un impegno lucido, costante e di lunga durata; un impegno che avrebbe dovuto essere fatto proprio e assolto anche dalle generazioni future, perché l'impresa potesse considerarsi stabilmente compiuta."
Aldo G. Ricci
… (plus d'informations)
 
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BiblioLorenzoLodi | May 7, 2014 |
Raccolta di atti di convegno riguardo l'immagine delle forze armate nella scuola italiana.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 autres critiques | May 7, 2012 |

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