May Dawney

Recensione su Books Serial

Avevo alte aspettative per questo libro, se non altro perché di questa autrice avevo già letto Survival Instincts e lo avevo amato.
Wild Magic è molto diverso, anche se con un buon potenziale.

Ania vive una vita ordinaria, lavora in un negozio di souvenires in Polonia e nulla di strano le è mai successo. Finché un giorno sta così male da dover tornare a casa e qualcosa di strabiliante e pericoloso fa esploredere il suo appartamento. Qualcosa che viene da dentro di lei.
Quando Ania si risveglia, trova una donna ad osservarla. Questa è Noah, che la fa entrare in un mondo completamente diverso, fatto di magia. E di persone, i membri della Inquisitio, che vogliono ucciderla proprio perché che lei ha dentro di se una magia "selvaggia", incontrollabile.

Ci sono due aspetti, a mio avviso, molto importanti della trama: il primo, ovviamente, è la magia. Il secondo aspetto invece è l'evoluzione della relazione tra Ania e Noah.
Per quanto riguarda il primo, ho trovato davvero interessante il legame tra magia e Velo, un legame imprescindibile che però è diverso per quanto riguarda i portatori di magia selvaggia, in quanto quelli come Ania prendono la magia direttamente dal Velo.
Interessanti sono anche i brevi testi attribuiti alla maga Morgane, che personalmente penso completino la storia e ci diano alcune informazione necessarie sul worldbuilding. Spero compaiano anche nei prossimi volumi della serie.
Ecco, forse avrei voluto un pochino più conoscenza di questo mondo, perché visto lo svolgimento della storia non ne abbiamo molto.
Per quanto riguarda invece la relazione tra Ania e Noah, mi è piaciuto molto come è stata gestita e la graduale crescita del loro legame.
Questo è una storia portata avanti dai personaggi, quindi era assolutamente fondamentale conoscere di più su loro due.
Una cosa che non mi è piaciuta molto è che i "cattivi", l'Inquisitio, non si vedono per niente: c'è il pericolo che le scoprano, le inseguono, ma non compaiono mai davvero. La parte fantasy del romanzo è quasi un corredo alla storia d'amore tra Noah e Ania. Non è esattamente quello che mi aspettavo.

Parliamo ora di Noah e Ania, due donne molto diverse sia culturalmente che caratterialmente.
Noah è più seria e composta, e in generale molto più forte. La sua magia è legata all'ombra, e devo dire che non le attribuirei nessun altro tipo di magia.
Ania è più ingenua e per controllarsi ci mette abbastanza, è come una bomba che sta per esplodere, proprio come la sua magia.
Come ho detto, mi è piaciuta molto l'evoluzione della loro relazione, anche se a tratti mi sembrava un po' troppo veloce.
Le due donne si completano a vicenda, così diverse come sono, e nel complesso mi è piaciuto seguire la loro storia.

Per quanto riguarda lo stile di scrittura, non ho nulla da dire. Il libro si legge bene e scorrevolemente.

Nel complesso non c'è molto da dire, sono tre stelline solide.… (plus d'informations)

Hack your Writing is an excellent guide for any author that wants to polish their writing and learn how to self-edit.

When I began writing, I asked advice from other authors on the structure with story arcs, dialogue and point of view. This book has compiled all of that information in one easy to understand guide. I just wish she’d written it sooner 😉

The author talks you through how to cut out dialogue tags, show versus tell, cutting out the passive player, bypassing the vain poet, diminishing the hungry narrator and removing flashbacks. All which help to polish your manuscript ready to send out for publication.
I particularly enjoyed the chapter on the vain poet. I’m a dab hand at beautifying something that should be simplistic. As the author said, a lot of the time it takes the reader away from the story, drawing them out of the character's headspace. This is something I plan on working on in my next novel.

Finally, the chapter that details the hungry narrator, the cousin to the vain poet, is excellent. It’s a particular area I always find difficult. I want the reader to see exactly what I see, so end up writing in-depth descriptions in the first draft. Then when the second draft comes along, I finalize by shredding half of my manuscript and removing the fluff. Hopefully, I’ll spot these in the future and write a first draft that requires minimal editing!

It’s an excellent resource, well worth the investment and one I wouldn’t hesitate to recommend!… (plus d'informations)