Silvia Castoldi

Un'india futuristica e credibile, una solida compagine di personaggi, una storia un po' debole, ma coerente.

Eppure ho fatto molto fatica a leggerlo.

Di sicuro l'ambientazione indiana e il numero di personaggi generano più confusione e richiedono più attenzione, e quindi più fatica (ai John, George, Bill, o Michel, Jean ecc. siamo più abituati, tenere in testa nomi indiani, e con questo numero, è un poco spiazzante).

Poi c'è una certa lentezza della trama a prendere quota, e alcuni elementi che non sono sfruttati appieno, fino a diventare ridondanti.

Nonostante ciò, la resa di un'India prossima futura, è estremamente viva, ricca, plausibile. Le contraddizioni di oggi si riflettono in modo naturale in quella futura, e questa è la vera ricchezza del romanzo.

Ultima pecca, una versione poco accurata, con errori di ortografia e refusi, che disturbano la lettura.

Rimane, per gli appassionati di fantascienza, di cyberpunk e di oriente, una lettura estremamente consigliata.… (plus d'informations)