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Luca Bianchini

Auteur de Instant love

14 oeuvres 173 utilisateurs 10 critiques

A propos de l'auteur

Comprend les noms: Luca Bianchini

Séries

Œuvres de Luca Bianchini

Instant love (2003) 32 exemplaires
Io che amo solo te (2013) 30 exemplaires
Ti seguo ogni notte (Omnibus) (2004) 19 exemplaires
Siamo solo amici (2011) 19 exemplaires
Nessuno come noi (2017) 16 exemplaires
Se domani farà bel tempo (2007) 15 exemplaires
Dimmi che credi al destino (2015) 14 exemplaires
Baci da Polignano (2020) 4 exemplaires
So che un giorno tornerai (2018) 3 exemplaires
Mozart: La caduta degli dei Parte Prima (2016) — Auteur — 1 exemplaire

Étiqueté

Partage des connaissances

Nom canonique
Bianchini, Luca
Date de naissance
1970-02-11
Nationalité
Italia
Lieu de naissance
Torino, Piemonte, Italia
Lieux de résidence
Torino, Piemonte, Italia
Études
Laurea in lettere Moderne
Professions
scrittore
conduttore radiofonico

Membres

Critiques

Bellissimo seguito! Assolutamente da leggere. Mi è piaciuto tamtissimo. Che piacere ritrovare tutti i personaggi, uno più simpatico dell'altro!!
 
Signalé
Raffaella10 | Nov 12, 2023 |
Una scoperta, un vero piacere la lettura, assolutamente non banale.
 
Signalé
Raffaella10 | 1 autre critique | Nov 12, 2023 |
Terminare questo romanzo mi ha scatenato il desiderio di ritornare a quel due giugno del duemilatredici, quando ho contrassegnato Io che amo solo te come Want to read su Goodreads. Così potrei dirmi di non fare la scema e passare oltre. Perché Io che amo solo te è brutto, ma brutto forte. Credo, infatti, di aver appena finito di leggere la versione matrimoniale e cartacea di un cinepanettone.

Pensate a tutti i cliché che conosce sui matrimoni e dintorni: ecco, in Io che amo solo te ci sono tutti. Non gliene è scappato uno a Bianchini: le suocere litiganti, il fratello dello sposo gay non dichiarato, la sorella della sposa adolescente e in preda alle tempeste ormonali, il padre dello sposo e la madre della sposa che sono storia vecchia, la madre dello sposo che è una repressa acida...

Per non parlare poi delle pagine e pagine spese nel cercare di convincerci che un matrimonio perfetto sia l'anticamera della felicità eterna. E via a parlare di acconciature perfette, abito perfetto, trucco perfetto, pre-filmino perfetto, foto perfette (una tragedia se dovesse mancare la magia nelle foto!), bomboniere perfette (c'è pure una lista bella lunga di tutti i requisiti imprescindibili della bomboniera perfetta), pranzo perfetto (con tante portate da poter sfamare un piccolo stato e anche queste elencate in maniera certosina, con tanto di motivi che hanno portato alla loro scelta) e via discorrendo. Una palla disumana.

Come se tutto questo non bastasse, poi, Bianchini, candido come il suo cognome, l'ha anche infarcito di una considerevole dose di sessismo (spacciato per amore o battutine che vorrebbero far ridere, ma invece agghiacciano). Per esempio, c'è il veto per gli uomini di piangere perché, be', sono uomini. Gli uomini, quelli veri, non piangono, e nemmeno permettono alle loro donne di prendere l'iniziativa. Ma che scherziamo? Hanno troppo testosterone in corpo, talmente tanto che il loro cervello deve essersi liquefatto per l'assalto di cotanto ardore. Meh.

In mezzo a tutto questo maschilismo, non poteva fare quindi bella figura il fratello omosessuale dello sposo, Orlando, il quale, per fingere di essere etero deve mostrarsi più virile. Ma non avevamo imparato che la virilità non è baluardo esclusivo degli eterosessuali? Macché. Io che amo solo te lo ignora allegramente e cerca pure di insinuare che l'omosessualità di un figlio sia il prodotto di un modello educativo genitoriale. Doppio meh.

Bianchini è stato anche orribile nel modo in cui ha trattato le vicende di Orlando e il cosiddetto Innominato, il suo amante misterioso. Quando il padre di Orlando scopre che il figlio se la fa con un uomo già sposato con una donna e molto più vecchio di lui si incazza come una iena. Prende da parte l'Innominato e gli fa un discorsetto in stile mafioso sul fatto che deve lasciare in pace suo figlio, altrimenti sono cazzi. Ma Orlando non è grande abbastanza per gestire la sua vita sessuale come gli pare? Non sarebbe stato meglio se il paparino avesse espresso i suoi dubbi e le sue preoccupazioni al figlio? Sì, ma niente, l'intera faccenda passa come normale e forse addirittura positiva. Triplo meh.

Sull'Innominato hanno anche da dire la loro Damiano e Daniela, rispettivamente il fratello sposo e l'amica di Orlando. Sono preoccupati perché Orlando potrebbe soffrire da questa situazione? Sì, ma il fatto che l'Innominato sia già sposato pare non essere questo gran problema insormontabile per la felicità di Orlando. Il problema vero, sostanziale è che l'Innominato è terribilmente brutto, mentre Orlando è un così bel ragazzo... che ci farebbe insieme a quel cesso? Senza parole. Quadruplo meh.
… (plus d'informations)
 
Signalé
lasiepedimore | 1 autre critique | Sep 13, 2023 |
Alla fine questo libro mi è piaciuto molto, pur con un inizio che fatica un po’ ad ingranare, la storia cresce con l’andare avanti degli eventi.
In primo piano l’amicizia che nasce sui banchi di scuola e che, in questo caso, sarà la spinta per far crescere i personaggi che animano il racconto.
Bianchini ha uno stile fluido e simpatico che si attaglia bene alla narrazione e anche questa volta riesce a convincermi del tutto.
 
Signalé
Raffaella10 | 1 autre critique | Jan 28, 2023 |

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Statistiques

Œuvres
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173
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Évaluation
½ 3.5
Critiques
10
ISBN
35
Langues
3

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