Cliquer sur une vignette pour aller sur Google Books.
Chargement... Io che amo solo te (2013)par Luca Bianchini
Italian Literature (551) Chargement...
Inscrivez-vous à LibraryThing pour découvrir si vous aimerez ce livre Actuellement, il n'y a pas de discussions au sujet de ce livre. Una scoperta, un vero piacere la lettura, assolutamente non banale. ( ) Terminare questo romanzo mi ha scatenato il desiderio di ritornare a quel due giugno del duemilatredici, quando ho contrassegnato Io che amo solo te come Want to read su Goodreads. Così potrei dirmi di non fare la scema e passare oltre. Perché Io che amo solo te è brutto, ma brutto forte. Credo, infatti, di aver appena finito di leggere la versione matrimoniale e cartacea di un cinepanettone. Pensate a tutti i cliché che conosce sui matrimoni e dintorni: ecco, in Io che amo solo te ci sono tutti. Non gliene è scappato uno a Bianchini: le suocere litiganti, il fratello dello sposo gay non dichiarato, la sorella della sposa adolescente e in preda alle tempeste ormonali, il padre dello sposo e la madre della sposa che sono storia vecchia, la madre dello sposo che è una repressa acida... Per non parlare poi delle pagine e pagine spese nel cercare di convincerci che un matrimonio perfetto sia l'anticamera della felicità eterna. E via a parlare di acconciature perfette, abito perfetto, trucco perfetto, pre-filmino perfetto, foto perfette (una tragedia se dovesse mancare la magia nelle foto!), bomboniere perfette (c'è pure una lista bella lunga di tutti i requisiti imprescindibili della bomboniera perfetta), pranzo perfetto (con tante portate da poter sfamare un piccolo stato e anche queste elencate in maniera certosina, con tanto di motivi che hanno portato alla loro scelta) e via discorrendo. Una palla disumana. Come se tutto questo non bastasse, poi, Bianchini, candido come il suo cognome, l'ha anche infarcito di una considerevole dose di sessismo (spacciato per amore o battutine che vorrebbero far ridere, ma invece agghiacciano). Per esempio, c'è il veto per gli uomini di piangere perché, be', sono uomini. Gli uomini, quelli veri, non piangono, e nemmeno permettono alle loro donne di prendere l'iniziativa. Ma che scherziamo? Hanno troppo testosterone in corpo, talmente tanto che il loro cervello deve essersi liquefatto per l'assalto di cotanto ardore. Meh. In mezzo a tutto questo maschilismo, non poteva fare quindi bella figura il fratello omosessuale dello sposo, Orlando, il quale, per fingere di essere etero deve mostrarsi più virile. Ma non avevamo imparato che la virilità non è baluardo esclusivo degli eterosessuali? Macché. Io che amo solo te lo ignora allegramente e cerca pure di insinuare che l'omosessualità di un figlio sia il prodotto di un modello educativo genitoriale. Doppio meh. Bianchini è stato anche orribile nel modo in cui ha trattato le vicende di Orlando e il cosiddetto Innominato, il suo amante misterioso. Sull'Innominato hanno anche da dire la loro Damiano e Daniela, rispettivamente il fratello sposo e l'amica di Orlando. aucune critique | ajouter une critique
Aucune description trouvée dans une bibliothèque |
Discussion en coursAucunCouvertures populaires
Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)853.92Literature Italian and related languages Italian fiction 1900- 21st CenturyClassification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
Est-ce vous ?Devenez un(e) auteur LibraryThing. |