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3cometahalley
non intendendo creare un nuovo tema di conversazione, utilizzo questo dall'eloquente titolo: "dimenticare". I due soli messaggi di archivio facevano riferimento alla smemoratezza che talvolta condanna all'oblio i libri, io invece desidero solo esprimere una nota breve e amara sugli scrittori che facilmente si dimenticano non solo in vita ma anche all'indomani della loro scomparsa.
Ci ha lasciato Josè Saramago nel 2010, ci ha lasciato Vincenzo Consolo nel gennaio di quest'anno, è scomparso prematuramente Antonio Tabucchi appena tre giorni fa.
Quali commemorazioni, quali iniziative, quali manifestazioni il nostro paese ha dedicato a costoro, specie ai due autori italiani? La replica del film tratto da "Sostiene Pereira" su Rai3? Assai avara questa televisione!!
Un paese con un'eredità culturale e un patrimonio artistico come l'Italia non dovrebbe palesare tanta indifferenza, non dovrebbe aiutare i suoi figli a dimenticare figure di eccezionale dignità umana e intellettuale!
Ci ha lasciato Josè Saramago nel 2010, ci ha lasciato Vincenzo Consolo nel gennaio di quest'anno, è scomparso prematuramente Antonio Tabucchi appena tre giorni fa.
Quali commemorazioni, quali iniziative, quali manifestazioni il nostro paese ha dedicato a costoro, specie ai due autori italiani? La replica del film tratto da "Sostiene Pereira" su Rai3? Assai avara questa televisione!!
Un paese con un'eredità culturale e un patrimonio artistico come l'Italia non dovrebbe palesare tanta indifferenza, non dovrebbe aiutare i suoi figli a dimenticare figure di eccezionale dignità umana e intellettuale!
4ousia
Mi unisco volentieri a ricordo.
Aggiungo anche che personalmente non privilegio mai gli autori "attuali", cioè contemporanei; tuttavia quando poi vengono meno, mi rammarico di non esser stato capace di valutare appieno nel momento in cui scrivevano le loro capacità. Il fatto è che detesto le mode o meglio, ciò che "va di moda", insomma i best seller delle vendite. Se li leggo, li leggo molto tempo dopo, quando il successo si è rivelato non un fuoco di paglia. Però a volte questo mio personale riconoscimento arriva troppo tardi.
Nella fattispecie non ho letto il "Sostiene", non l'ho neanche ancora comprato.
Dopo tutto, però, conta la qualità del romanzo, non le date di nascita e di morte.
Ousia
Aggiungo anche che personalmente non privilegio mai gli autori "attuali", cioè contemporanei; tuttavia quando poi vengono meno, mi rammarico di non esser stato capace di valutare appieno nel momento in cui scrivevano le loro capacità. Il fatto è che detesto le mode o meglio, ciò che "va di moda", insomma i best seller delle vendite. Se li leggo, li leggo molto tempo dopo, quando il successo si è rivelato non un fuoco di paglia. Però a volte questo mio personale riconoscimento arriva troppo tardi.
Nella fattispecie non ho letto il "Sostiene", non l'ho neanche ancora comprato.
Dopo tutto, però, conta la qualità del romanzo, non le date di nascita e di morte.
Ousia
