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Ivo MilazzoCritiques

Auteur de Ken Parker

42+ oeuvres 143 utilisateurs 21 critiques

Critiques

21 sur 21
Un film che diventa un fumetto è fatto consueto. Ma questa storia di Ettore Scola non è mai diventata un film e questa è una circostanza decisamente particolare. Il disegno di Milazzo è, al solito, elegante ed essenziale. Il racconto è semplice, Pierre è un libraio parigino con una figlia paralitica. Un libraio a Parigi non può che essere intrigante e poi ci sta Tony, un ragazzo italiano, arrivato a Parigi per fare l’artista e che si ritrovato a fare il barista. E la storia non può essere completata con una bella ragazza di cui Pierre si innamora. Il testo è particolare, come si capisce, a tratti forse banale, ma la storia nel complesso risulta gradevole e di semplice lettura. Probabilmente avrebbe meritato qualche pagina in più, il livello eccessivo di sintesi diventa un limite.
 
Signalé
grandeghi | Aug 9, 2023 |
L’albo sceneggiato da Giancarlo Berardi e disegnato da Ivo Milazzo non poteva che essere bellissimo. Dalle praterie a stelle e strisce di Ken Parker ci si sposta dall’altro capo del mondo, nelle Filippine, all’inizio del secolo scorso, nell’ennesimo tentativo del Paese di Zio Sam di impossessarsi di terre e popoli. La storia viene raccontata con gli occhi di un gentiluomo, James Stappleton, che disapprova la violenza con cui l’esercito americano sta conducendo la guerra. Civili, donne e bambini trucidati, la guerra è anche questo, ma perché? È questo l’interrogativo di fondo di Milazzo e Berardi. Stappleton vivrà gli orrori di questa guerra insieme ad un bambino che lo sceglie come padrone e che ogni volta riesce a dare il senso dell’assurdità della violenza. Jolo, il bambino, alla fine verrà assassinato dal tenente Arnold, e solo in quel momento Stappleton riferirà di essere un ispettore incaricato di indagare sui crimini di guerra. E questo bellissimo album si chiude con l’inizio di un processo davanti ad un Tribunale militare. Ma pochi anni dopo, il Vietnam, la storia la fa l’uomo, e l’uomo non cambia.
 
Signalé
grandeghi | May 29, 2023 |
No todo, O Rifle Comprido é uma introdução densa e marcante para um inesquecível personagem dos quadrinhos italianos. Uma história para se lembrar por muito tempo.

Plano Crítico: https://www.planocritico.com/critica-ken-parker-o-rifle-comprido/
 
Signalé
lulusantiago | Mar 11, 2023 |
Anche in questo volume due episodi molto diversi. Ma in questo caso un comune filo conduttore ci sta: Ken è diventato un agente della National, un’agenzia privata di investigazione. Nel primo episodio, “Rapina a Reginald Street”, Ken è di scorta ad un collega anziano Jack Olsen in una missione per trasportare cinquanta mila dollari. Ma nel corso del tragitto la carrozza viene attaccata e nasce un conflitto a fuoco. La verità sul mandante della rapina lascerà l’amaro in bocca a Ken. Nel secondo episodio, “A proposito di gioielli e di imbrogli”, una finta contessa e il suo complice organizzano una clamorosa truffa ai danni dei migliori gioiellieri di Boston. Ma come si dice a Napoli, c’è il pacco, il contro pacco e il paccotto e il risultato è una storia molto divertente.½
 
Signalé
grandeghi | May 5, 2022 |
Oramai l’esercito è lontano e, quindi, cambiano le avventure di Lungo Fucile. Nel primo episodio Ken si trova a fare da guida ad una nobile giornalista inglese alla ricerca di un’intervista con Toro Seduto, il capo dei Sioux. Un episodio classico del west, in cui civiltà diverse si scontrano ed è quasi impossibile trovare una sintesi. Ma questa volta le due civiltà non sono quella occidentale e quella indiana, ma solo una, la nostra, con le nostre differenze sociali che aprono mondi diversi. Tema trattato, al solito, molto intelligentemente da Berardi e Milazzo. Il secondo episodio ha una matrice diversa, perché Ken viene salvato da una banda di rapinatori da un ragazzino, Tim Hawkins, che si rivela essere un piccolo truffatore. La storia si dipana su due fronti, da un lato il tentativo di Ken di recuperare Tim sulla strada della giustizia e, dall’altro, la pericolosa china che il ragazzo prende associandosi ai due compagni di cella prima nell’evasione e poi in alcune rapine. Il famoso bivio della vita che tutti, alla fine, prima o poi incrociamo.½
 
Signalé
grandeghi | Dec 3, 2021 |
Lungo fucile sta per ricongiungersi all’esercito, la sua lunga licenza è al termine. Ma intanto incrocia una diligenza attaccata da una banda di indiani e riesce a salvare una giovane ragazza che sta andando a Sundance, una città di cercatori d’oro, per ricongiungersi allo zio. Così inizia la prima storia di questo volume, “Le montagne sacre” che propone una delle più classiche storie del vecchio west, la solita banda di lestofanti che provoca una reazione da parte degli indiani per poter scatenare l’ennesima guerra con la quale rubare l’ennesimo pezzo di terra, in questo caso le mitiche Black Hills, le montagne sacre dei Sioux. La seconda storia è diversa, perché ne “La leggenda del generale”, il protagonista, Custer, rimane sempre sullo sfondo, viene raccontato, appunto come una leggenda, nonostante sia ancora in vita e che stia dirigendosi proprio verso la sua ultima battaglia sul Little big Horn. In questo episodio Ken accompagna una donna indiana che ha avuto un figlio dal generale.½
 
Signalé
grandeghi | Nov 22, 2021 |
Ken Parker ormai è uno scout dell’esercito ed è normale vederlo girare per le terre del west. Nel primo episodio, “il magnifico pistolero” il nostro amico incontra un uomo con problemi alla vista e insieme affrontano una parte del viaggio. Dopo poco incontrano un ragazzo, molto abile con le pistole, che ha un sogno, sfidare Wild Bill Hickok, un’icona del west. Durante il viaggio, però, Ken capisce che il compagno di viaggio è proprio il celebre pistolero e fa di tutto per evitare il duello. Il secondo episodio, “casa dolce casa” è più intimistico, perché Ken torna a casa a Buffalo per riabbracciare i genitori e per portare un fiore sulla tomba del fratello. Ma nel paese dove è nato incontra un amico di gioventù che si è messo nei guai. E come al solito l’avventura e il sentimento non mancano.½
 
Signalé
grandeghi | Nov 14, 2021 |
Ancora due bei episodi del mio Ken, diversi, anzi diversissimi. In “C’era una volta……” Ken viene accusato di aver derubato un emporio e tutto sembra essere contro di lui; lo sceriffo del Paese è chiaramente un incapace e, come se non bastasse, il capro espiatorio perfetto per quel furto è proprio Ken. Ma visto che le vie del signore sono infinite un prestigiatore scopre la verità e scagiona Ken. Tenerissimo il ritratto della famiglia del mago, con il padre cleptomane e la moglie innamoratissima ma con la quale non mancano continui e fantastici battibecchi. Nel secondo episodio Ken è in un fortino di frontiera in piena guerra indiana. Il capitano del forte è un uomo burbero, ma serio. I problemi iniziano quando arriva tra le reclute il soldato semplice Oliver Price, figlio del capitano; e il rapporto tra padre e figlio domina un episodio molto intenso.½
 
Signalé
grandeghi | Nov 4, 2021 |
L’episodio di Lily è una pagina di pura poesia. Perché la cagnetta salvata da una trappola da Ken diventa la sua amorevole infermiera e dolcissima compagna. C’è tutta l’umanità di Lungo Fucile in questa storia, la voglia di vivere, il coraggio e la sensibilità. Se non avesse curato una cagnolina intrappolata, Ken sarebbe morto; ma Lily non avrebbe potuto salvare Ken se, a sua volta, non fosse stata salvata. Ma non c’è nessun contratto, nessun accordo, solo amore, che trasuda da ogni pagina di questo splendido episodio. La seconda storia è “Pellerossa”, classica ambientazione western, con indiani che assaltano un avamposto e una carovana di civili, bambini e donne che cercano la salvezza in una disperata spedizione, chiaramente capitanata dal nostro Ken. . Ma dopo aver letto la storia “Lily e il cacciatore” tutto sembra banale.
 
Signalé
grandeghi | Oct 3, 2021 |
Arriva il momento di dare un’accelerazione alla lettura delle storie di Ken e quindi vado avanti con il dodicesimo volume. Due storie che rientrano nella classica narrativa del west. Nella prima, “La regina del Missouri”, Ken incontra una strana coppia che difende la proprietà di una miniera d’oro dai presunti abusi del finanziatore dell’impresa. Ma Ken Parker ci insegna a cercare le diverse sfumature della verità e, quindi, la storia non è semplice come appare. Anche se una realtà è assoluta: l’amore dell’uomo per la donna. Nella seconda storia, “Lassù nel Montana”, Ken si trova sulla strada di un furto di cavalli e viene così coinvolto nella difesa di un ranch dalle losche ambizioni del solito filibustiere che tiene in scacco l’intero paese. Una storia classica in cui il lieto fine si intravvede sin dall’inizio dell’episodio.½
 
Signalé
grandeghi | Sep 16, 2021 |
L’estate si avvia verso la fine ed arriva il momento di prendere una decisione circa il futuro di Ascea e, per assurdo, metto a repentaglio la rilettura di questa splendida raccolta. Al solito due storie, nella prima “Il giudizio di Dio” un soldato viene accusato di stupro ed omicidio di una ragazzina e rischia il linciaggio. Ken interviene e garantisce un processo. Le prove sono tutte contro il ragazzo, ma Ken nutre il dubbio come valore e con il tempo sospetta che il colpevole sia un commilitone. È un episodio importante perché proprio il dubbio, la capacità di mettersi in discussione sono il cuore delle riflessioni di Berardi e Milazzo che così caratterizzano, e bene, il personaggio. Il secondo episodio “Il giorno che bruciò Chattanoga” è più semplice. Una piccola città diventa il teatro di una sanguinosa rapina ad opera di una banda che non esita, letteralmente, a mettere a fiamme e fuoco tutto. Una rassegna di personaggi perfettamente raccontata dal duo genovese e ottimamente interpretata da Ken.½
 
Signalé
grandeghi | Sep 6, 2021 |
Dopo una pausa riprendo in mano la serie di Lungo fucile con il nono volume. Parto con “la lunga pista rossa” che è una storia abbastanza piatta rispetto a tante altre straordinarie avventure, l’assenza di Pat O’Shane si avverte e manca oggettivamente qualcosa. Meglio “Santa Fe Express”, racconto di una drammatica rapina ad un treno e del lungo inseguimento dei banditi. Ma anche qui il livello è buono, ma è una storia classica da fumetto west, il carattere di Ken, la sua umanità, gli ingredienti che rendono la sua storia una leggenda, rimangono sullo sfondo. Aspettiamo il decimo volume.
 
Signalé
grandeghi | Aug 3, 2021 |
Con l’episodio “Uomini, bestie ed eroi”, si chiude il ciclo dell’incredibile rapporto tra Ken e Pat O’Shane, la terribile ragazzina irlandese che tanto mi ha fatto ridere. E come si chiude! un episodio ricchissimo di citazioni tratte dal mondo del fumetto, da Tex Willer a Zagor, passando per Lucky Luke, la parata che sfila nel saloon dove prende l’abbrivio l’ultimo capitolo dei racconti della coppia è veramente incredibile. E poi Pat realizza il suo sogno, essere la proprietaria di un ranch normale per vivere una vita normale dopo tante peripezie e Ken può tornare alla sua vita libera, sapendo di aver lasciato la ragazzina in ottime mani. Il secondo episodio è molto diverso, Ken incontra, e si scontra, con un cacciatore di scalpi, Butch, che ha scatenato la rabbia degli indiani. I temi sono quelli classici della storia del conflitto con gli indiani, le rapine dei bianchi ai loro danni e le terribili vendette del popolo rosso. Ma soprattutto uno dei temi più cari a Giancarlo Berardi, il sottile confine tra il bene che spesso è male ed il male che spesso è il bene. Confine raccontato benissimo.
 
Signalé
grandeghi | May 4, 2021 |
In un periodo in cui davvero la lettura stenta, Ken Parker mi rende un poco di sicurezza. Perché lungo fucile mi fa tornare la voglia di leggere, di andare avanti, il timore che manchino troppo pagine per dare lo spazio che la storia merita, il desiderio del prossimo numero. Due storie splendide per la sempre più inossidabile coppia formata da Ken e Pat O’Shane. Nel primo episodio “La città calda” una scalcagnata banda di rapinatori progetta di rapinare un’intera città, senza sapere che il progetto criminale del vice Sceriffo è tutt’altro che sconosciuto. Nel secondo episodio Ken deve soddisfare il sogno di Pat, diventare proprietaria di un ranch. Ne vedono uno molto bello, se ne innamorano e lo acquistano; spendendo tutti i lori risparmi. Senza mai immaginare che il venditore è un truffatore. Entrano così in contatto con il vero proprietario dell’agenzia immobiliare, un uomo senza scrupoli, che intravvede nelle abilità pugilistiche di Ken un’opportunità per loschi guadagni. Il resto è da leggere per un piacere davvero enorme.
 
Signalé
grandeghi | Apr 6, 2021 |
Se nei primi volumi il carattere di Ken inizia a venire declinato nelle sue diverse sfumature, ora inizia la carrellata di episodi, veri e propri capolavori, che hanno consegnato Lungo fucile alla migliore storia del fumetto italiano. Con il primo episodio si chiude l’esperienza di Ken tra gli Inuit, il popolo degli uomini, con il suo e nostro amico Nanuk, Mio. Il confronto tra le culture, l’integrazione possibile basata sul rispetto è uno dei canovacci del messaggio narrativo di Berardi e Milazzo. E queste splendide pagine, colorate del bianco delle nevi eterne, ne sono una splendida testimonianza. Nel secondo episodio si presenta ai lettori Pat O’Shane, una ragazzina che fa il paio con Cico in Zagor e Groucho in Dylan Dog. La sua cinica sfrontatezza è un capolavoro di umorismo e di sensibilità e mi lasciano, semplicemente, in attesa del numero successivo. C’è da dire che in un periodo in cui la lettura non procede con fluidità Ken Parker funziona da ottimo lubrificante.
 
Signalé
grandeghi | Mar 22, 2021 |
Ken Parker prende sempre più forma, si vedono i tanti grigi del suo carattere, proprio quelle tonalità che hanno fatto di lungo fucile un protagonista indiscutibile della storia del fumetto italiano. Due episodi bellissimi, di ambientazione, di grande amicizia e di tradimenti, prima nella grandezza dell’oceano e, poi, nella immensa vastità delle terre bianche. Ma andiamo in ordine, Ken incontra una donna che lo fa bere e lo stordisce per venderlo come equipaggio di una baleniera. Il capitano Chase ha con sé la moglie impazzita per la morte del figlio di due anni. Sulla nave Ken stringe amicizia con Nanuk, un inuit, e vive la sua vita da marinaio con la curiosità che caratterizza lungo fucile. Durante la caccia alle balene sono numerosi i richiami a Moby Dick; e dopo una prolifica caccia, infatti, un’enorme balena affonda la nave. Su una scialuppa si ritrovano Ken, Nanuk, il capitano Chase e la moglie, per una lunga battaglia per la sopravvivenza sulle coste ghiacciate dell’Alaska. Le terre bianche, in cui l’amicizia tra Ken e Nanuk, afflitto da una grave congiuntivite, fa da contrappasso alle meschinità di Chase che non esita a macellare il corpo della moglie morta per sopravvivere. Due grandi episodi di Ken Parker.
 
Signalé
grandeghi | Feb 21, 2021 |
Spaesato, stordito, sbandato, impaurito vado avanti con la lettura di questa raccolta integrale delle storie di Ken Parker. Dovrei raccontare dell’epilogo del lungo inseguimento di Donal Welsh e dell’ovvia conclusione. Dell’episodio di San Francisco in cui un criminale diventa tanto spregiudicato da risultare simpatico. O dell’incredibile capacità di Berardi e Milazzo di creare uno schema narrativo totalmente innovativo. Ma preferisco dare spazio alla memoria, alla decisione che presi circa 6 anni fa di fare arrivare questa splendida raccolta direttamente ad Ascea, nuovo centro dei miei interessi, mamma e papà da accudire, da curare, da coccolare. Preferisco appuntare la telefonata che mi arrivò a Roma, ero a Trastevere dopo una riunione all’Agci; il venditore mi attaccò un pippone sulla spedizione, non ricordo i dettagli, solo che mascherava per epico il traporto per sfumare il ritardo. E poi non ricordo quanti pacchi, ma il piacere dell’apertura, con papà sulla poltrona e mamma che mi girava intorno, c’erano dei libri da sistemare e, quindi, bisognava ripensare a tutta la casa. Erano anno non semplici, ma oggi mi sembrano anni bellissimi.
 
Signalé
grandeghi | Feb 7, 2021 |
Leggo il secondo volume di Ken Parker tutto di un fiato, l’ansia per mamma mi rende pauroso e non so quando mi chiameranno per la coronografia; tutto sembra incerto. Nel secondo volume si iniziano a delineare le caratteristiche di lungo fucile, appare il so long, che ancora non chiude le storie, si capisce la complessità dell’uomo, quella che lo porterà a diventare un protagonista assoluto della storia del fumetto italiano. Il primo episodio inizia con un assalto al treno, un classico della narrativa western. E durante la rapina Ken incontra Oake Barnum, un agente della Pinkerton che inciderà sulle storie successive. Nel secondo episodio, invece, lungo fucile viene accusato dell’omicidio di Ely Donehogawa, il Commissario per gli affari indiani presso il congresso. Due belle storie, appassionanti che, come detto, iniziano ad introdurre meglio il personaggio.½
 
Signalé
grandeghi | Jan 10, 2021 |
Ho iniziato a leggere la prima volta l’edizione integrale di Ken Parker quando ho capito che Ascea doveva tornare ad essere la mia casa: avrei dovuto occuparmi seriamente di papà e mamma. E per la prima volta ho fatto arrivare un pacco ad Ascea ed il pacco l’ho lasciato ad Ascea. Riprendo in mano questa serie dopo pochi anni, ne sono passati appena sei quando mi appresto ad affrontare l’epilogo di quel lungo, emozionante e doloroso percorso iniziato qualche anno fa. La lesione del pancreas di mamma è degenerata e dobbiamo prepararci al peggio. Il plurale è relativo perché Stefano sta qua, ma è lontano. E allora posso abbandonarmi alle prime due storie di Ken Parker, uno dei personaggi indiscussi del fumetto italiano. Nel primo episodio, con il titolo che diventa il suo soprannome, Ken vendica l’omicidio del fratello e fa capire di che pasta è fatto; e nel secondo, come farà in seguito, decide di mettersi dalla parte dei più deboli ma con una forza che trasformerà gli ultimi nei primi. E visto che è chiaro che si avvia un’altra fase della mia vita è bene che mi stringo agli amici di sempre per affrontare l’ennesima passione.
 
Signalé
grandeghi | Dec 31, 2020 |
Ken Parker è uno dei più incredibili casi editoriali italiani, parliamo chiaramente dell’ambito del fumetto; a fronte dell’incapacità di reggere il mercato in edicola si registra, infatti, un incredibile affetto, anzi quasi una venerazione, da parte dei suoi lettori, pronti ad acquistare le numerose e spesso costose riedizioni di lungo fucile. In questo albo vengono proposte quattro storie; le prime due, brevi. E si parte subito con quel delicato capolavoro di “pallide ombre”, dove la parola lascia lo spazio in maniera integrale al disegno; i colori riempiono ogni spazio dei ricordi di un affamato Ken; nella seconda storia breve, “la leggenda di Kenissuaq”, uno spaccato della cultura degli eschimesi esalta il carattere multirazziale delle storie di lungo fucile. Le storie lunghe, “diritto e rovescio” e “sciopero” rappresentano una chiara scelta editoriale di propendere per un Ken impegnato, alle prese con temi sociali: in questo caso l’omosessualità ed i diritti sociali del lavoratori. Lungo fucile è forse più di questo perché nel suo mondo la giustizia non è sociale, ma rappresenta una sfera dei diritti umani. Ma, una selezione i curatori dovevano ben farla e tra le oltre 100 storie ogni scelta avrebbe causato delle controindicazioni. Perché per capire Ken Parker bisogna leggere tutte le storie, cosa che sto lentamente facendo, dopo aver comprato l’ennesima, costosa, ristampa.

Recensione del 04 giugno 2008
La simpatia per Ken precedeva la conoscenza. Penso di averlo iniziato a leggere su Comic Art, mentre cercavo la chiave per entrare in questo mondo. E Ken mi ha sempre affascinato. Diverso, diversissimo da Tex, un altro west, un’altra frontiera. Più umano, meno deciso, forse più sociale, in parte quasi comunista. Gli autori sono schierati, schieratissimi, ma questo fumetto non perde nulla. E’ un grandissimo evento nella storia del fumetto italiano e ne costituisce parte integrante. Ken è un uomo del west che potrebbe vivere oggi, o ieri, o domani, dovunque. In parte è l’esaltazione dei buoni sentimenti, di quelli semplici, elementari, a volte vicini alla banalità. Ma sono i sentimenti della gente comune, prima della sfida dell’homo homini lupus, Hobbes e fuori. Questo albo, poi, ha delle storie straordinarie. Ma, oltre e più di sciopero, spaccato attualissimo sulla sicurezza sul lavoro c’è l’acquarello di pallide ombre. Un capolavoro nel capolavoro, straordinario, emozionante. Ken stupisce ed emoziona.
 
Signalé
grandeghi | Sep 5, 2016 |
21 sur 21