Liala

Sarebbero state quattro stelle, se il libro si fosse fermato verso i due terzi. La prima parte è divertente, quella centrale pesante al punto giusto.
Ebbene sì, al momento del passaggio dalla terza alla prima persona mi sono quasi commosso ^^
Ma dopo l'incontro con Ammooooreeeeee diventa insopportabile: lento, inconcludente, melenso. Un ribaltamento.

E poi, per carità, basta con questa biancheria cambiata ogni giorno, linda, profumata, con odore di maschio pulito e coi denti bianchissimi, e basta con queste stramaledette sigarette. Se mi ricapitano in una descrizione, giuro, urlo.… (plus d'informations)

Quest'anno mi sono dedicata alla riscoperta di questa scrittrice e della sua epoca. Trovo sia stata ingiustamente disprezzata: leggerla nel nuovo millennio è un vero e proprio percorso sociologico.
Liala vendeva sogni, ed educava un'Italietta uscita con le pezze da due guerre, un'Italia che aveva fame, che era sporca, rattoppata e abbastanza infelice. I suoi personaggi sono quasi tutti di alto bordo, nobili, ricchi o arricchiti, indossano abiti favolosi e mangiano pietanze raffinate. Mentre nelle case della povera gente bollivano minestre e minestroni. Nonché pentoloni da bucato. Trovo commovente come in ogni romanzo riesca a richiamare norme di igiene, pulizia, profumo di biancheria e capelli puliti: ecco come educava la gente!
Poi educava anche ad una morale diversa, più laica di quella del cattolicesimo imperante: tra i suoi personaggi ci sono amanti, avventuriere e ragazze che hanno "sbagliato", ma c'è possibilità di riscatto quasi per tutti

In questo libro in particolare abbiamo lo spietato contrasto tra il mondo chiuso, provinciale e bigotto di un paesino arrampicato tra i monti e il lago di Como, e la mentalità di oltreoceano. Arrivano infatti in paese tre donne, una vedova e le sue figlie che hanno ereditato una bella villa. Tre donne che fumano, indossano pantaloni e calzoncini, due pezzi per fare il bagno, leggono riviste illustrate: uno choc per il paesino che appena appena si sta risollevando dagli anni della guerra, dove le gerarchie sociali stanno sovvertendosi e gli arricchiti col contrabbando e la borsa nera iniziano ad alzare la testa, testa che invece devono chinare le antiche famiglie in rovina
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Una storiella divertente (pur nelle sue iperboli) e, a suo modo, educativa.
Come eravamo e come sognavamo di essere… (plus d'informations)