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Œuvres de Giorgio Bonacina

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Kamikaze (神風) è una parola giapponese, di solito tradotta come vento divino (kami significa "divinità" — un termine fondamentale nello shintoismo — e kaze sta per "vento"; ka significa inspirare e ze significa espirare. È il nome dato a un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione Mongola inviata da Kublai Khan nel 1281. In Giappone la parola "kamikaze" viene usata solo per riferirsi a questo tifone. Internazionalmente questa parola viene generalmente riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi (su aerei carichi di esplosivo) contro le navi alleate verso la fine della campagna del pacifico nella seconda guerra mondiale.… (plus d'informations)
 
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BiblioLorenzoLodi | Nov 30, 2013 |
Le sei del mattino del 7 dicembre 1941, domenica. Un'alba cupa, sfumata di grigio-violaceo, sorge lentamente sulla distesa del Pacifico. Il cielo è colmo di nuvole dense, l'oceano è agitato. A 230 miglia marine dall'isola di Oahu, Hawaii, in direzione nord-est, sei grandi portaerei giapponesi offrono la prua al vento, che soffia a una velocità di diciassette nodi. Dal ponte di comando della Kaga il capo-pilota Nahohiro Sata grida nel megafono: "Tutti gli apparecchi sono pronti per il decollo!".
Una bandierina a tre punte con un cerchio bianco in campo rosso viene innalzata sull'albero di maestra della nave-ammiraglia Akagi e quasi simultaneamente due caccia Zero si lanciano con i motori al massimo dei giri sui ponti d'involo, frenetici e impazienti. Li pilotano vice-cornandante Shigeru Itaya della Akagi - e il tenente Yoshio Shiga - della Kaga -, salutati da una salva urlante e irrefrenabile di BANZAI!.
Eccoli, i due piccoli Zero, quasi al limite estremo dei ponti d'acciaio. E' Itaya il primo. Per un attimo che sembra eterno piomba nel vuoto, come ingoiato dal precipizio, sfiora le onde, oscilla fra le raffiche di vento teso, poi s'impenna, sfreccia vittorioso verso l'alto. [...]
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BiblioLorenzoLodi | Aug 3, 2013 |
Sono le 4,30 antimeridiane di lunedì, 6 agosto 1945, ora locale del Pacifico Occidentale. Una Superionezza Volante Boeing B-29, che in lettere nere porta dipinto a prua il nome Enola Gay, vola a meno di 2000 metri di quota in un mare di nuvole fosche, flagellata dal vento e dalla pioggia.
Enola Gay non è che uno dei 3970 quadrimotori giganti B-29, costruiti dalla Boelng per le Unied States Army Air Forces (U.S.A.A.F.) con il compito di colpire il cuore del Giappone da grandissima distanza e di incenerire con 'Valanghe di spezzoni incendiari la più alta percentuale possibile delle sue aree edificate. Tokyo, Osaka, Nagoya e altri centri nevralgici dell'Impero del Sol Levante sono già stati spianati come lande lunari solto gli attacchi implacabili dei B-29, che i giapponesi chiamato ironicamente i B-San, gli onorevoli signori B. [...]… (plus d'informations)
 
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BiblioLorenzoLodi | Aug 3, 2013 |
Nella notte dell'11 giugno 1940, piccole formazioni di bombardieri RAF, partite dall'Inghilterra, attaccarono Torino e Genova. Era la prima incursione aerea cui veniva sottoposta l'Italia nella II Guerra Mondiale. Nell'ottobre-novembre del '42 e nel '43, fino all'8 settembre, Genova, Milano e Torino furono oggetto di terrificanti bombardamenti. L'autore, ci racconta giorno per giorno le azioni dei bombardieri inglesi e americani, illustrandone la tecnica d'attacco, gli aerei impiegati e i risultati raggiunti.… (plus d'informations)
 
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BiblioLorenzoLodi | Jun 17, 2013 |

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