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Tabea Bach

Auteur de Die Kamelien-Insel: Roman

21 oeuvres 38 utilisateurs 8 critiques

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Œuvres de Tabea Bach

Die Kamelien-Insel: Roman (2018) 6 exemplaires
Die Frauen der Kamelien-Insel (2018) 5 exemplaires
Ritorno sull'isola delle camelie (2019) 3 exemplaires
Die Kamelien-Insel: Roman (2018) 1 exemplaire
Het bloemeneiland 1 exemplaire

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Critiques

Nel complesso non mi è del tutto dispiaciuto, però ci sono alcune cose che non ho proprio digerito.
L’ambientazione è suggestiva e i posti descritti sono bellissimi e si attagliano decisamente alla realtà, tanto da riportare alla mente i ricordi di viaggi effettuati in Bretagna, di luoghi meravigliosi che mi sono rimasti nel cuore.
Quello che invece non sono riuscita proprio a farmi piacere è stata la protagonista, Sylvia, una donna che all’atto pratico si rileva di una ingenuità che rasenta la totale idiozia, per di più in netto contrasto con la sua caratterizzazione che la descrive come una professionista di tutto rispetto, anche premiata per la sua bravura nel campo delle consulenze aziendali, che riesce invece a farsi abbindolare in modo paradossale dal marito che, per di più, già dalle prime descrizioni, si intuisce non essere di certo “perfetto” anche agli occhi della stessa Sylvia che, indiscutibilmente, non è certamente accecata dall’amore per il consorte.
Non è possibile che una persona che vanta tali capacità lavorative si lasci ingannare in maniera tanto semplice e ingenua, che continui - per buona metà del libro - solamente a ribadire la sua volontà senza fare mai la cosa più semplice e immediata che la metterebbe al sicuro e che anche persone ben più sprovvedute avrebbe subito messo in atto. Un tale comportamento lo accetterei soltanto da una persona che non vanta titoli e competenze specifiche nelle consulenze aziendali, che non abbia esperienza e conoscenze legali in merito, non di certo da una professionista riconosciuta – e più volte descritta - come “di altissimo livello”.
In sostanza una storia che avrebbe avuto una sua logica solo in presenza o di una donna totalmente obnubilata dall’amore per il marito o totalmente incompetente e impreparata su questioni legali e nessuno dei due casi si attaglia in alcun momento del libro alla descrizione della protagonista.
Alla fine, tutta la vicenda si sviluppa su assunti che cozzano tra loro ed è questo che non mi è piaciuto perché risulta tutto sforzato e privo di quel minimo di logica e coerenza che mi aspetto da una storia che dovrebbe, almeno nelle intenzioni, rasentare la realtà.
Non parliamo poi della parte finale del libro dove manca del tutto un confronto con il marito, per non dire, poi, della scelta che compie Sylvia nei suoi confronti, ultima ciliegina sulla torta che mi aiuta a considerare ancora peggio questa protagonista descritta sempre e più volte come molto capace, emancipata e di grande attitudine manageriali ma che, nella realtà dei fatti, risulta ingenua e sprovveduta come la più insulsa delle donnette.
Ad eccezione di Solenn, è decisamente molto scarsa e carente la caratterizzazione di tutti gli altri personaggi, a cominciare proprio da quello che dovrebbe essere uno dei protagonisti, il bellissimo (praticamente l’unica cosa certa di lui) Maël, che appare quasi come un’entità astratta per quanto risulta sfuggente.
Due stelle e mezzo, anche molto scarse, e solo in forza dei luoghi di ambientazione e di una storia carina ma prevedibile che, inoltre, con una protagonista diversamente caratterizzata avrebbe potuto essere anche coerente.
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½
 
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Raffaella10 | 1 autre critique | Jan 28, 2023 |
Non un capolavoro ma di certo meglio del primo libro della serie.
La storia stavolta risulta maggiormente coerente e Sylvia finalmente acquista anche una certa qual forma di logicità come personaggio. Quello che proprio ancora non va sono i personaggi maschili che mancano di una vera e propria caratterizzazione. Maël continua ad apparire come un’entità astratta che di fronte alle difficoltà e ai problemi cade nel mutismo totale e sparisce dalla circolazione (a parte la bellezza, io devo ancora capire che cosa ci trovi Sylvia di così irresistibile!), Alain Dufèvre risulta tagliato con l’accetta mentre per il ruolo che riveste andava sicuramente inquadrato molto più profondamente, sir James Ashton-Davenport appare di un’incongruenza macroscopica per i suoi comportamenti al limite del patologico. Oltre al piccolo Noah, l’unico personaggio maschile che si salva è Pierrick, coerente sin dall’inizio.
Le vicende, anche se decisamente fantasiose, risultano più accettabili con una storia che si sviluppa in maniera più coerente, e la lettura scorre senza particolari difficoltà.
Tre stelle sperando che il prossimo, che chiude la serie, sia decisamente meglio.
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Raffaella10 | Jan 28, 2023 |
Ultimo capitolo di una saga che nel complesso ho trovato piuttosto deludente.
La storia in sé e per sé, pur se alquanto fantasiosa, non sarebbe neanche malvagia tenuto anche conto che si tratta di un romance, ma nella sua realizzazione, a mio avviso, ci sono troppe carenze e incongruità che mi hanno notevolmente infastidito.
Totalmente inadeguata la caratterizzazione dei quattro personaggi principali maschili (Maël, Holger, Alain Dufèvre e sir James Ashton-Davenport) che nella sostanza risultano quasi come delle presenze ectoplasmatiche, utilizzate unicamente per far girare la storia secondo le intenzioni dell’autrice, senza che sia dato loro anche solo un minimo di spessore, coerenza e logicità. Nella sostanza una storia che si sviluppa prettamente al femminile, non che la cosa in genere mi dispiaccia, anzi, ma anche la caratterizzazione delle figure femminili non è stata delle migliori a cominciare proprio dalla protagonista Sylvia che, soprattutto nel primo libro, manca totalmente di logica e razionalità tanto da darmi l’impressione di essere stata utilizzata solo con l’intento di far andare avanti in un certo modo la storia piuttosto che seguire coerentemente le caratteristiche con cui la descrive l’autrice.
Molto bella invece l’ambientazione, decisamente la parte migliore del libro, dove appare invece molto evidente lo studio e la cura posta dall’autrice nelle varie esposizioni.
Peccato, avrebbe potuto essere una bella serie ma, per quanto mi riguarda, così non è stato
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Raffaella10 | 1 autre critique | Jan 28, 2023 |
Da ich die beiden Vorgängerbände gelesen habe, wollte ich natürlich wissen, wie es in der Seidenvilla weitergeht. Angela und Vittorio planen ihre Hochzeit und sind glücklich, doch es gibt auch Neider. Vittorios Sohn kehrt zurück und macht seinem Vater Vorwürfe, und die Principessa, Vittorios Mutter, ist immer noch nicht glücklich über die Verbindung ihres Sohnes mit Angela. Verwandte von Lorenzos erster Frau machen Ansprüche auf die Seidenvilla geltend. Hätte Lorenzo doch nur frühzeitig Angela als Tochter anerkannt. Wird Angela mit ihrer Familie die Seidenvilla verlasen müssen?
Auch wenn es wieder recht turbulent und etwas dramatisch zugeht in der Seidenvilla, so muss ich doch sagen, dass dieser Band für mich der schwächste der Reihe war. Der Schreibstil lässt sich wieder angenehm lesen und die Örtlichkeiten im italienischen Veneto sind auch sehr atmosphärisch dargestellt.
Angela hat soviel in die Seidenvilla gesteckt – nicht nur ihr Geld, sondern auch viel Engagement und Herzblut. Nun, als die Villa zu einem Schmuckstück geworden ist, weckt das die Begehrlichkeit der Verwandten. Aber auch Vittorio erlebt Gegenwind. Ohne Kämpfe geht es wohl nicht. Die Charaktere sind alle lebendig und gut dargestellt.
Es ist ein schöner und unterhaltsamer Abschluss dieser Trilogie aus Italien.
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buecherwurm1310 | Dec 28, 2020 |

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½ 3.4
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