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A propos de l'auteur

Comprend les noms: Michela Marzano

Œuvres de Michela Marzano

Idda (2019) 13 exemplaires
Stirpe e vergogna (2021) 9 exemplaires
L'amore che mi resta (2017) 9 exemplaires
Papà, mamma e gender (2015) 7 exemplaires
Dictionnaire du corps (2007) 7 exemplaires
La fedelta, o Il vero amore (2007) 7 exemplaires
La violència (2008) 6 exemplaires
Le contrat de défiance (2010) 3 exemplaires
Il diritto di essere io (2014) 3 exemplaires
La filosofia del corpo (2010) 2 exemplaires
La philosophie du corps (2007) 2 exemplaires
Eloge de la confiance (2012) 2 exemplaires
Visages de la peur (2009) 2 exemplaires
Fidélité ou l'amour à vif (La) (2005) 2 exemplaires
Papa, maman, le genre et moi (2017) 2 exemplaires
L'éthique appliquée (2010) 1 exemplaire
Mon nom est sans mémoire (2022) 1 exemplaire
Idda 1 exemplaire

Étiqueté

Partage des connaissances

Date de naissance
1970
Sexe
female
Nationalité
Italie
Lieu de naissance
Rome, Italy
Professions
journalist
writer

Membres

Critiques

Sono rimasta piuttosto delusa da questo libro: in primis l’ho trovato poco chiaro per il tipo di pubblico al quale suppongo Marzano si stia rivolgendo; poi è fuorviante riguardo alle presunte aperture della Chiesa e di alcuni suoi esponenti più in vista.

Per me che mi interesso alle questioni LGBTQIA+ è chiaro che le affermazioni della gente da Family Day sono una montagna di sterco e i motivi, razionali e scientifici, ma anche umani, per i quali lo sono. Tuttavia, l’esposizione di Marzano mi è sembrata frammentata e difficile da seguire per chi fosse molto confusə dai discorsi dei gruppetti fanatici.

La colpa credo sia della scelta di partire da materiale di propaganda no gender, analizzandolo senza dare delle basi di partenza, che renderebbero più facile seguire i ragionamenti. Inoltre, ho trovato Marzano meno attenta all’universo trans – a questa retorica del corpo sbagliato il mondo cis è proprio affezionato e non la vuole mollare…

Infine, mi piacerebbe molto che le persone cattoliche (e anche parecchi giornali italiani, in effetti) alleate smettessero di esaltarsi per queste fantomatiche aperture della Chiesa sull’omosessualità. Solo perché alti prelati dicono che non si deve bruciare sul rogo la persona omosessuale, non significa che ci siano state delle aperture. Lo stesso Carlo Maria Martini, citato a lungo da Marzano, non era contrario alle unioni civili, ma non riteneva tali unioni una famiglia, ma un’amicizia – e sempre meglio della promiscuità, perché si sa che le persone omosessuali sono zozze!

Trovo profondamente offensivo che la Chiesa perpetui questi pregiudizi e che le si facciano pure i complimenti solo perché si proclama genericamente a favore di ascolto e comprensione: sappiamo benissimo che l’accettazione da parte della Chiesa è subordinata al non essere troppo gay e al non pretendere gli stessi diritti delle persone etero.

Quindi a me piacerebbe che le persone cattoliche alleate e la società civile tutta, ma in particolare i media, facessero meno sconti alla Chiesa sulle sue posizioni bigotte: sono proprio stanca di sentire solo lodi acritiche a questo pontificato...
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lasiepedimore | Sep 22, 2023 |
Un romanzo che si legge piacevolmente, nonostante la storia non sia il massimo della felicità...
Ale è una docente universitaria, vive a Parigi col suo compagno che ha una madre anziana. La donna soffre di una malattia che le mangia i ricordi, che disorienta lei e i suoi cari. La cosa sconvolge Ale, che inizia un viaggio nei ricordi della vita di sua "suocera" Annie. Svuotando la sua casa, toccando le sue cose, leggendo le lettere che scriveva al marito, ricostruisce la loro storia e parallelamente ritorna al suo passato, alla relazione tra i suoi genitori.
C'è molto dramma e molta sofferenza, ma tutto viene raccontato con un filtro dignitoso, che non vuole fare spettacolo. Ho trovato questo modo di raccontare molto elegante, rispettoso, un pelo distaccato si, ma degno di nota.
Ho una minima idea di cosa voglia dire confrontarsi con un malato di Alzheimer, ma non avevo mai riflettuto su cosa resti di un individuo, di una persona, quando i suoi ricordi svaniscono, quando il suo passato, ciò che lo ha fatto diventare quello che è, diventa uno sfondo nebbioso. Le riflessioni della protagonista mi hanno fatto riflettere e in un certo senso acquisire un po' di consapevolezza in più. Cosa resta di noi se la nostra storia viene cancellata? Restiamo noi, i nostri sentimenti. Speriamo che qualcuno possa averne cura.
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Mav_Danto | 2 autres critiques | Jul 28, 2023 |
Un libro in potenza interessante, ma ricco di (inutili) ripetizioni e diluizioni. Alcuni capitoli molto validi, ed il discorso in generale è condivisibile, ma il modo in cui è posto l'argomento non mi fa impazzire.
I suoi interventi, piuttosto che i suoi saggi, risultano spesso più stimolanti.
 
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LuigiGreco | Apr 12, 2023 |
“Volevo essere una farfalla” tratta il tema delicato dell'anoressia, vissuta in prima persona dall'autrice. Regala sicuramente una prospettiva vera, sincera, eppure in qualche modo il libro sembra permeato da un senso egoistico.
Posso capire il peso di dover sempre soddisfare le aspettative di qualcun altro. Posso anche capire il voler vivere una propria vita, commettere i propri sbagli. Ci sono passato, in parte. Dall'altro lato però sembra quasi una lagna continua. Alla fine, lei, i suoi obiettivi li ha raggiunti. Certo, viene domandarsi a che prezzo, ma di chi è la colpa se è stata sempre vincolata dal giudizio degli altri? La sua, soltanto la sua. Tutti (e dico tutti) pretendono qualcosa da noi. Siamo noi a dover capire cosa sia davvero formativo per noi e cosa invece abbiamo bisogno di provare sulla nostra pelle. Non soltanto i padri più severi. Non soltanto i genitori più assenti. Chiunque.
In questo senso mi sembra che abbia un po' scoperto l'acqua calda, senza voler sminuire troppo il suo lavoro ed i suoi drammi.
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LuigiGreco | Apr 12, 2023 |

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