Sara Marcolini

Ero felicissima nello scoprire che uno dei miei autori preferiti aveva scritto un nuovo libro, ambientato parzialmente al Lucca Comix poi! Purtroppo le mie (altissime) aspettative sono state deluse. Non voglio assolutamente insinuare che sia scritto male o che la storia sia banale, per carità, ma rispetto alla saga de “La guerra degli elfi” e “La profezia di Nostradamus” è molto, molto più sempliciotta, diciamo così.
Insomma, non aspettatevi grandi colpi di scena o chissà che trama complessa, perché non è così. Credo che il problema sia forse dovuto ad alcuni dei personaggi principali. Infatti, essendo i “protagonisti” di un gioco di ruolo sono già piuttosto stereotipati, non sono per nulla innovativi e perfettamente prevedibili. A mio parere sarebbe stato meglio se li avesse caratterizzati di più, in modo da render più originale la storia.
Il personaggio di Anna, la protagonista, non saprei bene come classificarlo. Diciamo che fin dall’inizio dimostra un carattere forte e indipendente nonostante la grave malattia, ma allo stesso tempo dimostra un’ingenuità assurda dal mio punto di vista.
Ci sono poi due personaggi, Andricus e Quercus, che non si riescono ad inquadrare fino alla fine, ma i restanti si possono dividere nettamente in bene e male.
Anche il finale l’ho trovato piuttosto spiccio, come se l’avesse concluso rapidamente perché non sapeva cosa scrivere. In conclusione, mi dispiace dirlo, ma questa volta Brennan non ha davvero realizzato le mie aspettative. Comunque direi che due stelle se le merita perché non è “brutto”, ma solo una lettura più adatta a lettori giovani che a quelli young-adult.… (plus d'informations)