Thomas Keneally

I've wanted to read this book since coming back from Poland, where we spent most of our time in Cracow. My abiding memories of our visit centre on our stay in the former Jewish quarter of Kazimierz, and of visiting the former ghetto in Podgórze, and of course Auschwitz-Birkenau. This background informed my reading and my appreciation of this book.

This illuminating account has at its heart the extraordinary character of Schindler, womaniser, bon-viveur, heavy drinker, businessman ..... and saviour of the Jews. He's an unlikely hero: audacious, willing to resort to bribery, and entirely unrelenting once he had got the bit between his teeth. Set alongside his story is that of the Jews of Krakow, their personal histories, degradations and gradual loss of autonomy. And the stories of his wife and lovers, and the German high command whom he had to keep on side to achieve his objective of saving the Jews whom he was able to employ.

This is an uncomfortable, painful book to read. But for an understanding of the humiliations and suffering of the Jewish people under Nazi occupation and beyond, and for a glimpse at the lives of those heroes (and Schindler wasn't alone) who made a difference to the fates of some of them, this is unbeatable.… (plus d'informations)

Anche se tutti avranno già visto il capolavoro di Spielberg e quindi lo sapranno già, il libro racconta la vita dell'industriale tedesco Oskar Schindler dal 1939 nella Polonia occupata dai nazisti.
Più lento di quanto mi aspettassi nella prima parte, il libro prende giri col passare delle pagine e ricostruisce la azioni di Schindler che, inizialmente nazista convinto anche lui, vede aumentare col tempo gli orrori operati dalle SS e matura parallelamente una repulsione verso il regime e le atrocità dei campi di concentramento.
Man mano che si rafforzano le sue convinzioni, anche le sue scelte diventano sempre più azzardate e pericolose, volte a ingannare il sistema dall'interno nel tentativo di aiutare il popolo ebraico ed alleviarne le sofferenze per quanto possibile.
Innumerevoli gli episodi in cui Schindler riesce a sottrarre prigionieri ebrei dalle grinfie delle SS e dai campi di concentramento tramite vari sotterfugi, inganni e "regali" ai funzionari giusti.
Tutto il libro è stato scritto grazie ai ricordi dei sopravvissuti, agli scritti di Schindler e ai documenti custoditi allo Yad Vashem, il memoriale della Shoah di Gerusalemme.
È certamente un po' crudo in alcune descrizioni, ma non poteva essere diversamente.
Emozionante e commovente, lo metto sul podio dei migliori libri dedicati all'Olocausto insieme a "Se questo è un uomo" di Primo Levi e "La banalità del bene" di Enrico Deaglio (altro libro incredibile che ricostruisce la storia di Giorgio Perlasca, lo Schindler italiano).
Non ho dubbi, oggi più che mai, che sia un libro necessario... per non dimenticare.… (plus d'informations)

Sono stata molto contenta di questa lettura di gennaio con LiberTiAmo: sebbene avessi visto il film di Spielberg anni e anni fa (talmente tanti da ricordarmelo a malapena, in effetti), non mi ero mai avvicinata al libro.

Sulla storia, niente da dire, naturalmente: Oscar Schindler e sua moglie Emilie figurano tra i Giusti tra le nazioni per aver salvato un migliaio di persone ebree dalla Shoah, usando i loro agganci e le loro risorse, senza risparmiarsi e senza mai rassegnarsi all’orrore e alla crudeltà gratuita.

Sullo stile con il quale Keneally ha raccontato la storia, devo dire che in alcuni punti mi è sembrato meno appassionante, nonostante le vicende narrate siano così significative. Penso di essere rimasta infastidita dal fatto che si tratta di un non-fiction novel, mentre avrei preferito leggere un non-fiction ‘puro’ – per così dire – che nella mia testa sarebbe stato più adatto per questa storia. Giusto nella mia testa, visto che La lista di Schindler ha vinto il Booker Prize nel 1982: deve essere colpa del mio potente amore per la saggistica.… (plus d'informations)