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Johanna Holmström

Auteur de Sielujen saari

9+ oeuvres 59 utilisateurs 4 critiques

A propos de l'auteur

Comprend les noms: Johanna Holmström

Œuvres de Johanna Holmström

Sielujen saari (2017) 24 exemplaires
Asfaltsänglar (2013) 17 exemplaires
Camera obscura : noveller (2009) 7 exemplaires
Ur din längtan : roman (2007) 3 exemplaires
Sulje silmäs pienoinen (2015) 3 exemplaires
Tvåsamhet : noveller (2005) 2 exemplaires
Selkounien käsikirja (2022) 1 exemplaire

Oeuvres associées

Helsinki Noir (1705) — Contributeur — 64 exemplaires

Étiqueté

Partage des connaissances

Date de naissance
1981
Sexe
female
Nationalité
Finland
Lieu de naissance
Sipoo, Finland
Lieux de résidence
Helsinki, Finland

Membres

Critiques

Luin vahingossa suomeksi, mutta menköön. Kiinnostavia ja koskettavia kohtaloita Seilin saarelta, vaikkakin Kristinan tarina jäi minulle muista irralliseksi. Kuvittelin jotenkin että tarinoissa olisi vahvempi yhteys ja etsin tätä yhteyttä (turhaan) jälkimmäisestä puoliskosta. Mutta koskettava ja mielenkiintoinen kirja kaikesta huolimatta!
 
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Iira | 2 autres critiques | Jul 16, 2021 |
Bello, bello e doloroso. La storia della malattia mentale e dei crimini femminili (alcuni oggettivi, altri che oggi ormai sarebbero semplicemente riconosciuti come comportamenti, patologici o meno) in salsa nordica. Quasi un secolo su un'isola sede di un manicomio femminile in epoche in cui cure non esistevano e manco si cercavano e l'unica attività che si svolgeva sulle "pazze" era contenerle, sorvegliarle e, se necessario, sedarle. L'impressione generale, pur se si tratta di un romanzo, è che comunque, nelle stesse epoche, vi fosse maggior cura e rispetto a quelle latitudini che non alle nostre… (plus d'informations)
 
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ShanaPat | 2 autres critiques | Jul 3, 2020 |
Un romanzo davvero toccante e intenso sul tema della follia, in cui le voce sono quasi interamente femminili, ambientato in un luogo realmente esistito: l'ospedale psichiatrico su una piccola isola di Sjalo, nell'arcipelago finlandese di Abo. Qui tra ottocento e novecento venivano ricoverate solo donne, ritenute incurabili e abbandonate dalle famiglie, per lo più povere. Le infermiere che vi lavorano, isolate anch'esse dal mondo, su questo lembo di terra sferzata dal gelo dei lunghi inverni, si legano alle pazienti e se ne prendono cura. E' un luogo di reclusione da cui in poche se ne vanno, dopo esservi entrate. L'autrice ha preso spunto dalla tesi della ricercatrice e sociologa Jutta Ahlbeck-Rehn, pubblicata nel 2006. Prima di questa indagine nessuno aveva mai dedicato attenzione alla storia di questo ospedale, il primo manicomio statale in Finlandia.
Prelevando frammenti di storie reali e ricucendo vicende di finzione, la Holmstrom costruisce una storia pregnante che ha inizio nel 1891, una storia sulla follia, sulla povertà e sul disagio delle donne, ripudiate dalle famiglie come creature scomode e di cui vergognarsi.
… (plus d'informations)
 
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cometahalley | 2 autres critiques | Apr 1, 2019 |
A very powerful and dramatic book which also brings in a sense of humour depicting a complex world of teenagers in multiracial society. It is a book about growing up, being accepted, accepting the others and finding the right balance and truth about important things in life. And above all it is about love - love between a man and a woman, love between friends, love in the family.
 
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Mrvica | Nov 26, 2015 |

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