Ennio Di Nolfo

Libro esauriente e molto ben documentato. Interessante è l'indagine storica del cammino diplomatico che ha portato al riconoscimento da parte degli Alleati del Regno d'Italia post armistizio, visto dall'A. quasi come un prologo o una prova generale della Guerra Fredda, perchè l'armistizio imposto all'Italia dagli angloamericani non era stato da questi concordato precedentemente con l'alleato russo.
Dal libro inoltre emerge ancora una volta come la guerra combattuta dall'Italia monarchica contro la Repubblica di Salò non possa essere definita una guerra civile. Infatti tecnicamente si definisce guerra civile la guerra combattuta tra due fazioni nell'ambito di un medesimo stato sovrano al fine di conseguire il diritto al governo. La c. d. guerra di liberazione invece fu una guerra combattuta tra due stati sovrani forniti di tutti gli elementi che distinguono uno stato, internazionalmente riconosciuti, la RSI dalla Germania e suoi alleati, il Regno d'Italia dagli Alleati, Russia prima, Usa e Gran Bretagna poi.
Certo, fino al settembre '43 i due stati sovrani avevano formato un unico stato ma dopo tale data essi erano diventati indipendenti uno dall'altro e, anche formalmente, militanti in due parti opposte del fronte.
I Partigiani che combatterono al nord contro la RSI non furono cittadini di quello stato con lo scopo di abbaterne il governo ma soldati del Regno d'Italia governato prima da Badoglio e poi da Bonomi, organizzati e legati ad esso attraverso il comando militare di Cadorna e l'attività politica del CLN.… (plus d'informations)