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Domenico De Masi (–2023)

Auteur de Ocio Criativo (Em Portugues do Brasil)

62 oeuvres 228 utilisateurs 5 critiques

A propos de l'auteur

Crédit image: Domenico De Masi Home page http://www.domenicodemasi.it/home2.html

Œuvres de Domenico De Masi

A Emoção e a Regra (1989) 12 exemplaires
Il futuro del lavoro (1999) 7 exemplaires
Economia do Ócio, A (2001) 5 exemplaires
Il lavoro: nel 21. secolo (2018) 4 exemplaires
Desenvolvimento sem trabalho (1994) 4 exemplaires
Sociedade pós-industrial, A (2000) 4 exemplaires
Criatividade e grupos criativos (2003) 3 exemplaires
Diálogos Criativos (2008) 3 exemplaires
La felicità negata (2022) 2 exemplaires
Ravello : un petit tour (2003) 2 exemplaires
Una semplice rivoluzione (2016) 1 exemplaire
Svimservice 1 exemplaire
A emoção e a regra 1 exemplaire
A Felicidade Negada 1 exemplaire
Mappa mundi (2014) 1 exemplaire
Tag: le parole del tempo (2015) 1 exemplaire
Se lo Stato abdica 1 exemplaire
Ravello: grand tour (2013) 1 exemplaire
HR 2020: storia e prospettive (2012) 1 exemplaire
Il mondo è giovane ancora (2018) 1 exemplaire

Étiqueté

Partage des connaissances

Date de décès
2023-09-09
Sexe
male
Professions
Sociologist

Membres

Critiques

Lunga intervista che rilegge lo sviluppo industriale e culturale dalle origini fino a giungere all'epoca postindustriale, che secondo De Masi dovrebbe essere connotata da un ozio produttivo, legato alla valorizzazione della creatività e delle conoscenze individuali. Libro del 1995; interessante metterlo in relazione con quel che nello stesso anno scriveva Rifkin sulla "fine del lavoro".
 
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d.v. | 1 autre critique | May 16, 2023 |
Quali sono i motivi che finora hanno impedito il diffondersi dello smart working, una modalità di lavoro più produttiva, ecologica, meno costosa e stressante? E come cambierà, sul lungo periodo, la nostra routine quotidiana finora scandita dall'alternanza tra ufficio e tempo libero? Per rispondere a queste domande urgenti e radicali Domenico De Masi, il maggiore studioso e teorico italiano dello smart working, ha messo a frutto quarant'anni di esperienze e ricerche nel settore e, durante i mesi del lockdown, ha coordinato un'indagine a tutto campo, giungendo alla conclusione che quello in atto sia solo l'inizio di un processo che vedrà rivoluzionato non solo il tempo e il luogo del lavoro, ma il suo significato, il suo contenuto e il suo ruolo. Con il contributo di imprenditori, manager, accademici e ricercatori, ripercorrendo il cammino che ha portato dalla bottega rinascimentale alla rivoluzione digitale, De Masi restituisce un'immagine aggiornata della realtà quotidiana di milioni di lavoratori, e offre gli strumenti per capire quanto dovrà fare l'Italia per adeguarsi ai tempi che evolvono.… (plus d'informations)
 
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claudio.marchisio | Mar 6, 2023 |
All'inizio del 2020 pare che solo 570 mila italiani lavorassero in smart working. Ai primi di marzo, con l'isolamento imposto dal Covid-19, sono improvvisamente diventati 8 milioni. Che cosa è successo nel frattempo, e che cosa avverrà in futuro? Quali sono i motivi che finora hanno impedito il diffondersi di una modalità di lavoro più produttiva, ecologica, meno costosa e stressante? E come cambierà, sul lungo periodo, la nostra routine quotidiana finora scandita dall'alternanza tra ufficio e tempo libero? Per rispondere a queste domande urgenti e radicali Domenico De Masi, il maggiore studioso e teorico italiano dello smart working, ha messo a frutto quarant'anni di esperienze e ricerche nel settore e, durante i mesi del lockdown, ha coordinato un'indagine a tutto campo, giungendo alla conclusione che quello in atto sia solo l'inizio di un processo che vedrà rivoluzionato non solo il tempo e il luogo del lavoro, ma il suo significato, il suo contenuto e il suo ruolo. Con il contributo di imprenditori, manager, accademici e ricercatori, ripercorrendo il cammino che ha portato dalla bottega rinascimentale alla rivoluzione digitale, De Masi restituisce un'immagine aggiornata della realtà quotidiana di milioni di lavoratori, e offre gli strumenti per capire quanto dovrà fare l'Italia per adeguarsi ai tempi che evolvono.… (plus d'informations)
 
Signalé
claudio.marchisio | Mar 6, 2023 |
The book's aim is to be a one-volume comparative culture analysis on a par with Toynbee's "A Study of History".

Despite its shortcomings (the author is way too often intruding on his subject of analysis, beyond the mere overlap of opinions with information), it is an interesting attempt to look at a common thread that could pick elements/patterns from various cultures, and create not a "melting pot", but a "shared arena".

If anything, also if you are already familiar with one or more of the cultures discussed, it is worth reading to challenge your own assumptions, and use the book as if it were a discussion with an informed, also if biased, counterpart, pushing you to read (and talk) your way toward a better understanding- as options aren't limited to a "clash of civilizations" or "relativism-based melting pot".

Anyway- at over 800 quite dense pages, with plenty of references, it could actually be used as a "baseline" book, to be complemented by others on specific cultures (including others that aren't considered by the author), e.g. in cross-cultural (or web-based, i.e. inherently "global") initiatives.

Obviously- I went through the book several times, focusing each time on different element- a mere cover-to-cover might make sense only if you first read at least something more "neutral" on each one of the cultures described
… (plus d'informations)
½
 
Signalé
aleph123 | Oct 10, 2014 |

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Œuvres
62
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228
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Évaluation
½ 3.5
Critiques
5
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48
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2

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