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Chargement... Napoleone IIIpar Franco Cardini
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Inscrivez-vous à LibraryThing pour découvrir si vous aimerez ce livre Actuellement, il n'y a pas de discussions au sujet de ce livre. Sembrava inadatto al ruolo (e anche poco capace di mantenerlo) e poi, invece, con opportune mosse strategiche (anche fortemente demagogiche) diventa prima Presidente e poi Imperatore, praticamente per acclamazione popolare. Molto attento allo sviluppo economico, politico e sociale del suo paese (dai grandi investimenti pubblici con le ferrovie e l'ammodernamento urbanistico delle città fino al finanziamento dei primi sistemi pensionistici per la classe operaia) fu molto amato (e votato) ma fu anche suscitatore di odi profondi e diffusi (negli anni '60 una buona parte dell'esercito festeggiava pubblicamente le Idi di Marzo, nella speranza di vederlo finire come Cesare ...) Protagonista (non completamente consapevole, per la verità, grazie agli "uffici" di Nigra e di Cavour) di una parte non secondaria della storia del Risorgimento, si definì Protettore della "cristianità", con la difesa di Roma contro i piemontesi ma anche, per motivi esplicitamente coloniali (Libano, Siria, Egitto) per approfittare del disfacimento dell'Impero ottomano, soprattutto in funzione del controllo delle vie d'acqua: lo stretto dei Dardanelli e poi la colossale operazione del Canale di Suez. Da non dimenticare l'avventura in Indocina (cioè il VietNam) finita un secolo dopo ... Un personaggio complesso ed interessante, conosciuto da noi praticamente solo per il suo ruolo nella nostra "indipendenza", ma che vale la pena di approfondire un po'. aucune critique | ajouter une critique
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Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)944.07092History and Geography Europe France and region France Second republic and second empire 1848-1870Classification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
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Il mio professore di storia al liceo avrebbe detto che di tale riassunto non si sarebbe accontentato neppure il Bignami. Comunque l'A. tenta di raggiungere il vero scopo per cui è stato ha affrontato il lavoro letterario, scopo che consisterebbe nel tentare di fare passare Cavour per un furbo bugiardo millantatore d'accatto. Operazione non del tutto compiuta, dato che all'argomento dedica due paginette prive, come pure tutto il resto dell'opera, della citazione delle fonti a cui si è ispirato per formare i propri trancianti giudizi.
E dato che la pseudo biografia risulta sciatta e pressapochista, come si evince dal fatto chel'A. ascrive a Lodovico II di Baviera Lola Montez come amante, la quale invece era l'amante di Lodovico I (pag. 160). Oppure quando afferma a pag. 117 che "Al re di Piemonte (rectius Sardegna) non restava che rigettarlo (l'ultimatum) dichiarando ... una guerra ... Francesco Giuseppe dichiarò guerra ..." Chi dichiarò guerra a chi? Cardini fa un po' di confusione al riguardo. Di queste perle i libro ne è ricco. A pag . 123, parlando dei patti raggiunti a Plombieres: "Il Piemonte avrebbe ingrandito la propria compagine territoriale annettendo Lombardia, Triveneto (anchel'ultra asburgico Sud Titolo, territorio posseduto dalla casa d'Austria fin dall'inizio della sua ascesa politica?) ducati parmense e modenese, la parte settentrionale dello stato della chiesa.". A pag. 132, invece l'A. aferma che ... l'Imperatore era sul serio allarmato ... Difatti il Granduca di Toscana aveva dovuto abbandonare Firenze, mentre Parma, Modena, (la virgolaè nel testo) e le Legazioni pontificie di Bologna, Ferrara e Ravenna erano insorte.... Ciò non era nè nella lettera nè nello spirito dei Patti di Plombieres."
Napoleone era allarmato di quanto già discusso ma aveva cambiato idea oppure si era verificato un fenomeno non previsto e non prevedibile? L'A. non chiarisce anzi sembra contraddirsi. Per fortuna che esistono lavori molto più seri ed esaurienti sull'argomento. ( )