Prima di leggere questo libro riflettevo sul fatto che la felicità è una scelta. Perché ho avuto modo di pensare a persone che sono felici nonostante vere disgrazie e ad altre infelici senza apparente motivo. Questo libro è arrivato proprio durante queste riflessioni e ha risposto a questa mia domanda. E' davvero avvincente. La storia della nonna dell'autore poi...da brivido! "Non esiste la fortuna, esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione."

Quello che rimane, dopo la lettura di questo insieme di storie, è che un po' invidio gli americani per il presidente che hanno.
Anzi, un bel po'.Circa l'argomento delle storie, non so se la fortuna non esiste: per come la vedo io direi che esiste, ma non basta. Serve anche un po' di fattore C, come diceva un tizio che conoscevo.
E talento, capacità, studio, passione, apertura mentale.
Tutte cose che non si hanno gratis, ma che per fortuna non si possono nemmeno comprare. Girata l'ultima pagina mi viene in mente che spesso i film americani, pur con tutte le tragedie in mezzo, finiscono bene, o abbastanza bene. I film europei, pur con un sacco di gioie in mezzo, spesso finiscono male, o abbastanza male. Forse non è solo questione di film: forse è una attitudine differente. Non degli americani - gli intervistati a volte erano statunitensi di rimbalzo, perlopiù di altre etnie - ma del Paese stesso. Di un Paese che mi viene naturalmente di scrivere con l'iniziale maiuscola. ( )

Il libro si propone di dimostrare la tesi del titolo ad effetto, che la fortuna non esiste e solo il lavoro e l'impegno quotidiano ti permettono di arrivare a qualsiasi risultato. In realtà, il titolo corretto sarebbe piuttosto "Senza fortuna non arrivi da nessuna parte".
Prendiamo la storia di Jawad Joya, nato nel 1985 con tutte le sfighe possibili: afghano, poliomelitico, analfabeta fino a 13 anni riesce a diventare consigliere di Barak Obama. Tutto molto bello e commuovente: a nessuno è precluso aspirare a grandi cose.
Ma c'è un ma. Lo stesso Jawad ci segnala che dei 30 milioni di afghani, 25 milioni hanno meno di 26 anni. Quanti hanno avuto successo come lui? 1 su 25 milioni…
Altri esempi vengono dal pilota di elicotteri Black Hawk Tammy Duckworth che, pur avendo entrambe le gambe amputate, riesce a diventare Assistant Secretary for Public and Intergovernmental Affairs e direttrice dell'Illinois Department of Veterans Affairs (un caso su 100000 feriti, e ora è tornata a essere un semplice Major) e Joseph Cao, primo vietnamita eletto deputato al congresso degli Stati Uniti dopo essere scappato da Saigon nel 1975 (ma quanti sono scappati e vendono ancora frutta e verdura nei 7/11 americani?).
Il libro si legge comunque volentieri e include un'intervista al matematico John Forbes Nash Jr ( )

Dopo aver letto la bellissima biografia familiare mi aspettavo una seconda opera altrettanto toccante e incisiva. Purtroppo però questa raccolta di storie vere dell'america contemporanea rimane soltanto un buon reportage giornalistico. ( )