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Chargement... Mishima vol. 1 - Romanzi e raccontipar Yukio Mishima
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Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)895.635Literature Literature of other languages Asian (east and south east) languages Japanese Japanese fiction 1945–2000ÉvaluationMoyenne:
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di Maria Teresa Orsi
Tra la maschera e l'uomo non c'è alcuna possibilità di distinzione. Non è immaginabile, in sostanza, guardare al di là di quanto nasconde, perché essa fa parte dell'uomo. Senza, l'uomo sarebbe davvero nudo, un puro oggetto esposto, se non addirittura creato dagli sguardi degli altri.
(xxvi)
La bellezza è pur sempre una divinità che resta irraggiungibile per l'uomo se egli è legato alle sue quotidiane abitudini e passioni.
(xxix)
LA LEONESSA (***)
Quindi, nella luce mattutina che fluiva splendente dalla finestra, con l'unghia diede un colpetto a un piccolo filo sulla manica del suo vestito. Il filo per un po' danzò nell'aria come una microscopica creatura vivente, in un vortice scintillante d'oro.
(27)
CONFESSIONI DI UNA MASCHERA (****)
...è vasto l'uomo, persino troppo vasto; io lo ridurrei. Ecco, lo sa il diavolo che cosa realmente è!
(63, Dostoevskij, I fratelli Karamazov)
La domanda che mi ero posto migliaia di volte dall'infanzia affiorò di nuovo sulle mie labbra. Per quale motivo ci sentiamo tutti stranamente obbligati a distruggere e mutare ogni cosa, ad affidare la nostra esistenza alle vicissitudini della vita? Consiste in questo lo sgradevolissimo onere di vivere?
(177)
Ma se la passione umana ha la forza di superare le irrazionalità, pensai, non potrebbe anche avere la forza per ergersi al di sopra dei suoi stessi controsensi?
(231)
COLORI PROIBITI (****)
...se di fronte a una donna non ci si libera dello spirito, esso ne rimane arrugginito e per sempre inutilizzabile.
(283)
Amava questa ora del giorno quando, alla luce della lampada elettrica, il calamaio, le forbici, il barattolo delle matite, il tagliacarte e il dizionario cominciavano a brillare.
(307)
Talvolta rimaneva sopraffatto dalla vastità di quel silenzio cui era costretto. Come una statua meravigliosa e immobile, manteneva un marmoreo silenzio, ma tutto ciò produceva su di lui un effetto simile a un dovere cui la "bellezza" fosse costretta. In altre parole, esattamente come una scultura perfetta, egli era prigioniero della forma.
(421)
Rispetto alle illusioni e alla seduzione generati dall'opera che egli stesso ha creato, l'autore è per natura privo di responsabilità. Yuichi rappresentava l'esteriorità dell'opera, la sua forma, il sogno, la fredda apatia di una bevanda che inebria, mentre Shunsuke ne rappresentava l'interiorità, il calcolo tetro, il desiderio privo di forma, la soddisfazione carnale dell'atto che chiamiamo creazione artistica...
(631)
LA MORTE DI RADIGUET (