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Chargement... Verderame (Italian Edition)par Michele Mari
Italian Literature (318) Chargement...
Inscrivez-vous à LibraryThing pour découvrir si vous aimerez ce livre Actuellement, il n'y a pas de discussions au sujet de ce livre. In "Verderame" si va alla ricerca di una storia passata. Michele (Michelin) passa l'estate nel varesotto con i nonni in una grande casa con grandi giardini che vengono curati dal Felice, tuttofare lì fin dai precedenti proprietari. La perdita di memoria del Felice porterà il bambino ad aiutarlo prima attraverso collegamenti mnemonici di significato, poi a ripescare la storia dell'uomo per cercare di riesumare i ricordi del padre. Si aprirà per Michele un'avventura che lo porterà al passato del paese e della casa in cui vive. Da una parte abbiamo un bambino dall'intelligenza curiosa, colto e molto sveglio, dall'altra un uomo di paese la cui memoria lo abbandona e che si esprime costantemente in dialetto - e i dialetti sono tra le cose più belle dell'Italia. Le associazioni di parole e di significati sono quelle che portano Michele a dipanare sempre più la misteriosa avventura in cui si è trovato, e cos'è poi il titolo del romanzo se non una associazione anch'essa che porta alla sostanza da mettere sulle viti che solo il Felice maneggiava? aucune critique | ajouter une critique
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Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)853.914Literature Italian and related languages Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Classification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
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La storia è quella di una amicizia un po’ particolare: un ragazzino di 13 anni si interessa e appassiona alle difficoltà mnemoniche di quello da lui definito “mostro” ovvero l’inserviente addetto a dare il verderame all’uva che vive nella villa dei nonni. Felice sta perdendo la memoria e il piccolo Michelin si offre di dargli una mano inizialmente con piccoli giochi di associazioni di idee fino a giungere ad elaborate riflessioni ed elucubrazioni sul passato dell’uomo e della villa.
Bellissimi gli scambi di dialogo tra Michelin in italiano e Felice in dialetto del lago Maggiore, bellissime le descrizioni e le riflessioni psicologiche. Un’amicizia un po’ assurda sia per età che per interessi che per ceto sociale, ma così forte da diventare esclusiva e struggente.
Per me è un libro scritto benissimo, un po’ malinconico ma anche divertente e introspettivo. Mi sono davvero appassionata e mi è quasi dispiaciuto che finisse così presto.
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