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Chargement... Days of Infamy: Military Blunders of the 20th Century (1999)par Michael Coffey
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From the assassination of the Archduke, through Hitler's rise and demise, to Saddam Hussein's doomed invasion of Kuwait -- Military Blunders is a blow-by-blow account of this century's most ill-fated military events. What were they and why did they happen? Aucune description trouvée dans une bibliothèque |
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Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)355.009Social sciences Public Administration, Military Science Military Science Biography And HistoryClassification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
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Anche il piano più collaudato o apparentemente infallibile può essere compromesso da un errore umano: sottovalutare le forze del nemico o, al contrario, sopravvalutare le capacità delle proprie truppe; non considerare gli effetti secondari di una decisione o non calcolare i possibili imprevisti.
Più spesso di quanto non si creda sono stati proprio questi fattori a cambiare il corso di una battaglia o il destino di una nazione: 1'affondamento del piroscafo Lusitania, che determinò l'intervento degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale; l'inutile bombardamento di Montecassino, che ritardò l'avanzata degli alleati in Italia senza causare danni alle truppe del Reich; l'eccessiva sicurezza dell'alto comando statunitense in Vietnam, che si ritrovò impreparato davanti all' offensiva del Tet; la decisione di Saddam Hussein di invadere il Kuwait nel 1990, che non teneva conto della reazione della comunità internazionale. Michael Coffey ripercorre i più grandi fallimenti tattici e strategici nel corso dei due conflitti mondiali e dei decenni successivi, soffermandosi anche su episodi meno conosciuti, ma non per questo meno drammatici: nel 1942 la distruzione del convoglio britannico PQI7 nel mare di Barents, lasciato senza scorta a causa dei timori infondati di un ammiraglio, o le perdite tra gli alleati a Saint-Là nel 1944, dopo lo sbarco in Normandia, provocate
dal fuoco amico.
Sconfitte, sofferenze, perdite umane: è questo il bilancio di un secolo che ha visto oltre cento milioni di morti in guerra, bilancio che, suggerisce Coffey, avrebbe potuto essere meno tragico. ( )