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Duello nel ghetto: La sfida di un ebreo contro le bande nazifasciste nella Roma occupata. (Italian Edition)

par Amedeo Osti Guerrazzi

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Onestamente è un libro documentario che forse le parole di copertina traggono in inganno. Un resoconto giornalistico della vita degli ebrei nel periodo 1943-44 e la società romana dominata dai fascisti e opportunisti ( )
  Ste1955 | Apr 24, 2019 |
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Esponendoli agli occhi della gente intenti ai lavori forzati, il regime «dimostra» che gli ebrei vengono puniti per una qualche colpa, un'immagine che la propaganda fascista sfrutta a fondo. Man mano che la guerra prosegue, e che la situazione peggiora, serve un capro espiatorio da dare in pasto all'opinione pubblica. Chi meglio degli ebrei? Sono stati loro a volere la guerra eppure non la combattono, ma anzi si arricchiscono perché con la borsa nera fanno salire i prezzi delle merci, e addirittura sono loro a indicare agli aviatori alleati i bersagli da colpire. In breve: dai lutti più gravi ai disagi più modesti, tutto è colpa degli ebrei. Dal pregiudizio, dall'ostilità, si passa all'odio.
I fascisti del gruppo di Campitelli sono furibondi; troppo vili per andare al fronte, si scatenano contro il «nemico interno». Incapaci di capire che il fascismo non è stato altro che un enorme bluff, pensano che siano le congiure e i tradimenti a far perdere le battaglie. E chi impersona il traditore per eccellenza meglio di un ebreo?
Per tutti i romani diventa chiaro, ora, che gli ebrei sono condannati a morte. Quale altro significato può avere la deportazione di donne incinte, bambini piccoli, paralitici? Quale pericolo potrebbero mai rappresentare queste persone, che tipo di «nemico»? Soltanto un piano perverso di eliminazione totale di una intera comunità può essere alla base di un'operazione tanto complessa e costosa in piena guerra. Dal 16 ottobre in poi, quindi, le scelta saranno radicali. Chi aiuterà gli ebrei, mettendosi in serio pericolo, lo farà perché sa che non sta salvando una persona dalla deportazione in un campo di concentramento «normale», ma le sta salvando la vita. Chi invece li tradirà, lo farà per odio «politico», per razzismo, per soldi e soprattutto sapendo che la sua vittima non tornerà mai più per ottenere giustizia. Gli ebrei diventano un bersaglio estremamente facile e remunerativo, che spinge la schiuma della società italiana a mettersi al soldo dei nazisti.
Ancora più rischioso è affidarsi a sconosciuti che affittano clandestinamente. Sono molti gli «ariani» che trovano una buona fonte di guadagno nell'affittare appartamenti agli ebrei in fuga, ma i prezzi sono altissimi e si è sempre a rischio. Come dice una cattolica che ha affittato delle camere: «Bisogna spelarla ben bene, questa gente». Persone così prive di scrupoli ci mettono molto poco a denunciare i propri «inquilini», se ritengono che la taglia imposta dai tedeschi sulle teste degli ebrei sia più lucrosa dell'affitto.
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