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Chargement... Le belle Cecepar Andrea Vitali
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Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)853.914Literature Italian and related languages Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Classification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
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Tasche posteriori strappate,
stoffa del pantalone lesa irreparabilmente.
Stesso discorso per la giacca.
Da buttare senz'altro.
Però, prima...
"Fammi controllare"
Nelle tasche interne della giacca, dove teneva...
"E questo cos'è?"
Disse, chiese.
Il tono che gli uscì era una via di mezzo.
La Verzetta, al vedere quella roba pinzata
tra le dita del marito, si portò le mani al volto.
Il Semola si alzò e fece due passi per vedere meglio.
Da vicino non ebbe dubbi.
Mutande.
Da donna.
Allora, come sospettavo Vitali non è proprio il mio genere. Ho trovato la storia noiosa, come anche lo stile di scrittura, anche se, menomale, grazie ad esso si legge velocemente anche se non ce n'è la voglia. Penso che se mi ricapiterà Vitali salterò l'obiettivo.
Comunque, ci troviamo nel paese di Bellano durante il periodo fascista. Mentre Semola cerca di organizzare qualcosa di grandioso per la creazione dell'impero fascista, grazie alla fine della guerra in Etiopia. Un'idea sciocca, come gli viene detto più volte, ma lui è ancor più scemo e non dà ascolto a nessuno. Tutto ciò viene messo in secondo piano quando Semola viene incaricato di risolvere un tragico mistero: alcune paia di mutande della signora Verzetta Cece in Malversati sono scomparse! E chi le ha prese? Al Semola il compito di scoprirlo.
Perché non coinvolgere i carabinieri? Be', per prima cosa non si capisce bene se sia un furto o meno, e poi è una cosa imbarazzante da andare a dire. Vi vedete voi ad andare in caserma dicendo "Mi hanno rubato le mutande?" Io no, che tanto di sicuro sono cadute dal balcone mentre si asciugavano, nel mio caso. La cosa sarebbe imbarazzante per tutta la famiglia! Tanto più che prima si scopre la soluzione dell'enigma, meglio è! E così il nostro Semola ha solo due giorni, altrimenti, chi lo sa cosa potrebbe fare il Malversati?
In mezzo ci finirà poi un innocente, un uomo di colore al servizio di "Dolcineo", che quando era tornato dalla guerra se l'era portato appresso e si pensa che i due siano una coppia. E da chi è partita l'accusa? Da Semola, va là, che doveva per forza trovare un colpevole, e chi meglio del "negro"?
Come ho detto, ho trovato tutto piuttosto noioso e senza senso, proprio non il mio stile. Ma posso capire perché ad alcune persone piaccia: non è una lettura impegnativa e permette di staccare un po' la testa da cose più complesse.
Il personaggio di Semola è uno dei più stupidi che ho incontrato fino ad ora. Insomma, ha senso per via della storia e di come è scritta, ma visto che non mi è piaciuta...
Più interessante è stata la signora Malversati, da cui è partito tutto, a causa delle sue mutande che finivano in posti improbabili.
A parte i personaggi un po' stereotipati e piatti, a me ha irritato anche l'omofobia dei personaggi. Oddio, storicamente accurata e quello che volete, ma a me ha dato fastidio comunque...
E fa lo stesso, la prossima volta lascio il libro di Vitali a qualcuno che possa apprezzarlo... ( )