An exhaustive, and often exhausting, history of the Sicilian-American organized crime families whose center of operations is New York City. I listened to it as an audiobook. I can say with some confidence that this book would and its readers would benefit from more judicious--if not aggressive--editing.

Quick impressions: Overall, not a bad book. It just tries to do way too much in one volume. Also, since some of the mob family stories can overlap, you do get some repetition. In addition, the narrative is not always linear, so you may end up going back and forth in the history. Still, for what it tries to do, be a comprehensive history of all five Mafia families in NYC, it is pretty good. It does have some interesting parts but overall very dense and to be honest a bit too long. I was glad I got this as an audiobook, which I think makes it a bit easier to read. I think I would have preferred to just read smaller individual books on each family, but as I said, this was OK.

(Full review in my blog later) ( )

Letto fino agli anni 80, poi il mio interesse è calato.
La prima metà di questo libro racconta la nascita dell’organizzazione criminale chimata Cosa Nostra grazie al genio di Lucky Luciano, che con le sue regole ferree è diventata la piaga degli Stati Uniti dagli anni venti agli anni ottanta, quando le forze dell’ordine hanno iniziato a prendere sul serio il fenomeno. Si raccontano anche gli albori siciliani che somigliano al banditismo sardo e di altri paesi vessati da continue conquiste. Una nascita che potrebbe definirsi nobile che poi è degenerata.
C’era scetticismo, non si credeva fosse possibile che esistesse una tale organizzazione. Solo in pochi tentarono di far aprire gli occhi ai piani alti, dove troneggiava Edgar J. Hoover, sordo alle richieste di intervento. Preferendo gli arresti facili, i risultati certi, a indagini lunghe e senza sicurezza di risultati. Impegnandosi a fondo e impiegando le preziose risorse contro una minaccia peggiore (secondo loro): I Comunisti!
A quanto dice Raab, l’FBI fino agli anni ottanta era praticamente una barzelletta. Con Task Force che non avevano nulla da fare e impegnavano il tempo a far cruciverba.

Tra intercettazioni, folklore e aneddoti Raab ridimensiona Al Capone e ci spiega chi erano i veri pezzi grossi. I padri delle cinque Famiglie di New York.

Affascinante leggerlo dopo aver seguito tre stagioni del telefilm della HBO: “Boardwalk Empire”, dove compaiono molti dei personaggi citati, romanzati, tra i quali spiccano i giovani Luciano e Capone — qui agli inizi di carriera — ma anche Joe Masseria, protagonista della guerra dei castellamaresi. Guerra che causò l’ascesa al potere di Luciano e in seguito la nascita della cupola, che servì a metter fine alle guerre tra borgate.
Interessanti anche i risvolti storici della nascita del crimine organizzato siciliano in Italia che a quanto pare si deve ancora a Luciano, che esiliato in Sicilia insegnò alle cosche locali quel sistema che poi avrebbe funzionato per anni, dove il gruppo centrale del potere: la commissione, rimane intoccabile grazie a una gestione oculata delle sostituzioni degli uomini venuti a mancare per svariati motivi, rendendo difficile — se non impossibile — distruggere l'organizzazione dalle fondamenta. Una vera organizzazione “politica” del potere criminale.



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Started out great and has plenty of good information, but just gets seriously bogged down in the details and feels very repetitive and quite a drag. Couldn’t even finish it, I just got bored of it. ( )

The history of the mafia was interesting, but I stopped reading when it turned into conspiracy theory central. ( )