La storia di Ruggero II è una delle più straordinarie di tutto il Medioevo. Rampollo di una famiglia di signorotti della Normandia, dedicò tutta la vita alla realizzazione di un sogno grandioso: fare del Mediterraneo un lago normanno. Degno discendente di quegli invincibili guerrieri che, lasciati i verdi pascoli della loro terra, migrarono verso le assolate regioni dell'Italia meridionale per ritagliarsi, spada alla mano, un impero a misura della loro avidità, Ruggero ereditò da Roberto il Guiscardo, suo antenato, un'ambizione smisurata. E approfittando di una crisi del papato si fece incoronare, a Palermo, re di Sicilia, di Calabria e di Puglia. Questo politico ostinato, dopo aver pacificato, riunito e dotato di ordinamenti giuridici stabili il suo regno, si lancia alla conquista delle coste della Grecia e dell'Africa del Nord. Riesce così a far intendere la sua voce nel grande consesso europeo e ad averla vinta sui suoi acerrimi nemici: il papa, l'imperatore di Germania e il 'basileus' di Bisanzio, che andrà a sfidare fin sotto le sue mura. A Palermo, città opulenta dove vivono insieme senza attriti ebrei, musulmani e cristiani di rito latino e greco, il sovrano lascia chiese scintillanti di ori e di marmi, una flotta di navi cariche di stoffe, sete e gioielli dell'oreficeria che solcano le rotte tra la Spagna e la Siria. E lascia infine un nipote, Federico II, destinato a portare al suo apogeo il sogno normanno.

In edicola il 18/02/2006 ( )