Già la copertina rivela qualcosa del contenuto. La prima facciata, disegnata in bianco e nero, mostra il protagonista che si affaccia a una porta oltre la quale si intravvede un mondo colorato. Sulla quarta si vede l’altra faccia della porta su cui è affacciato il protagonista.

“Il libro è in gran parte realizzato in bianco e nero simile a uno schizzo, i personaggi sono poco più che contorni su uno sfondo bianco, ad eccezione dei momenti in cui Nick, il personaggio principale, sperimenta una vera connessione umana. Non appena stabilisce questo collegamento, le pagine esplodono in scene dinamiche completamente dipinte e spesso mi sento come se potessi sentire nella mia testa il suono delle onde che si infrangono o il rigonfiamento di una colonna sonora immaginaria. Ha reso il tutto davvero straordinario.” unsquare

Molto toccante la sequenza di disintegrazione dell’edificio connesso alla figura della madre che è bilanciata dalla scoperta dello stesso edificio da parte della ragazza che Nick frequenta.

The art is fantastic. Unfortunately the story is not. ( )

Exquisite illustrations bring us in to the anxious mind of the protagonist. ( )

Nick Moss is an artist always watching and drawing people, but unable to make meaningful connections with them. He never knows what to say, and when he does say something, he feels like the conversation is a performance, not genuine. Yet every once in a while, there is a moment of transcendence, when he shares something about himself, and it is heard and reciprocated. These moment are depicted in gorgeous colored pages, in a book of otherwise black and white graphics.

The author, Will McPhail, has been a contributor to The New Yorker magazine since 2014. This is his first book. His cartoons can be found on his website (www.willmcphail.com) and Instagram (@willmcphail4). ( )