The misunderstanding of signals really strained all credulity, and Brann's listening skills for explanations were genuinely appalling, lol. Also the 'innate-child-whisperer' skills beggared belief for someone with zero actual experience with children. BUT, there were a lot of cute parts and I liked both leads (PoV only from Brann), so I just made peace with those few unlikely exaggerations, and enjoyed the rest. This was my first from this author and I'm happy to continue with the series. ( )

I thoroughly enjoyed this book even though it got much like a Hallmark movie around page 165. I liked Brann's interactions with the girls and the town. The mystery, though light and resolved quickly, was interesting. Very good characters that I became invested in easily. ( )

I've been reading mary Calmes books for some time now, so pre-order the 1st of a new series? Heck yeah.

I fell hard for this one. I thought I could read it along with the rest of the 'currently reading' novels, but nope. It grabbed me and made me finish it alone, in less than two days. I will be waiting impatiently for Torus Intersession #2. Sure there are bits that are a little improbable, but really? I couldn't care. Great characters, believable action, and I'm from western Montana, and that was pretty well done, too. Highly recommended. ( )

I have avoided this series for a long time, since reading the book description I thought it contained all the things that i hate in any book and especially in a M/M romance book. I am also not a fan of children in this genre since the remaining parent usually has more responsibility that just figuring how to form a relationship with anyone of any sex. I don't mind my book characters having a few problems, but this sounded like a no-win situation no matter how you played it out. I found that there were quite a few things that I did really like about the book. There was a good mystery going on in the story...the characters were sometimes so funny when communicating with one another and they were really trying to see if there was a possible way that they could hope to have a night together much less a lifetime. Overall, the story turned out to be funny, cute, touching and sexy. I'm still rather on the fence about continuing the series but I do like this author...I loved her Marshalls series...so I may give this one another try. ( )

Anche questo libro mi è piaciuto molto ed è riuscito a regalarmi attimi di calma e dolcezza. Avevo notato questa serie appena uscita in lingua ma non avevo mai deciso di iniziarla per pigrizia e sono contenta di aver avuto la possibilità di leggerla finalmente in italiano. La storia è adorabile così come il suo protagonista. Brann fa parte di un'agenzia che si occupa di mediazione e protezione. L'uomo è un ex navy SEAL che nonostante l'infanzia dolorosa (con una madre morta quando era un bambino e un padre alcolista) è riuscito ugualmente a distinguersi tirando fuori un caratterino niente male. È molto terra terra, il classico ragazzo della porta accanto caratterizzato da un difetto ahimè comune a molte persone: la sfortuna in amore. Nonostante sia grande e grosso e capace di difendersi vorrebbe tanto avere un uomo protettivo al suo fianco, un compagno disposto a prendere il controllo per permettergli di non avere tutto il mondo sulle spalle e questo suo bisogno spesso lo spinge a cercare quel senso di protezione nelle persone sbagliate. Non esita infatti a cadere come una pera cotta tra le braccia del collega Locryn ritrovandosi con un cuore in mille pezzi. Quando si reca in ufficio, una mattina come tante, non si aspetta certo di trovare ulteriori casini sul suo cammino. Per sua sfortuna (o fortuna) il capitano Jared ha piani ambiziosi per quello che considera un po' il suo pupillo e Brann si ritrova di colpo a dover accettare una missione tutt'altro che semplice. L'agente dovrà recarsi nella cittadina di Ursa, in Montana, a fare da bambinaio e bodyguard a Emery Dodd e le sue due figlie minorenni. Un compito sicuramente complicato per un uomo che nel privato ha il vocabolario di un camionista e non è abituato certo a confrontarsi con bambini piccoli. Brann è costretto a partire nonostante i mille dubbi e sarà proprio la scelta di accettare questo caso, così sopra le righe, che lo porterà a trovare la pace. Per Brann l'arrivo a Ursa segna una svolta nella sua esistenza perché si trova a fare i conti con una famiglia bizzarra ma dolcissima e destinata a rapirgli il cuore. Ho amato molto tutti i personaggi e il loro modo di confrontarsi e legarsi. Questa, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non è una semplice storia d'amore tra il padre di famiglia vedovo e gay represso e il babysitter super sexy bensì una relazione più intima e complessa. Al primo posto troviamo la famiglia, il legame indissolubile che si può formare a prescindere dal sangue e dalla parentela. Brann è parte della famiglia, diventa un collante indispensabile per curare i tormenti di Emery e delle sue figlie. Ho adorato la sensibilità dell'autrice di affrontare il lutto attraverso gli occhi delle due bambine. Appena arriva in casa infatti Brann si incontra/scontra con le figlie del suo cliente e i sentimenti per lui sono inevitabili. Nonostante l'ex SEAL non sia una persona così paterna gli è impossibile non prenderle a cuore. Le bambine sono straordinarie e piene di vita, realistiche in ogni dettaglio. In un primo momento Brann riesce ad avvicinarsi a Olivia, quella più piccola e timida delle due. Olivia era molto legata alla madre e conserva dentro di sé la speranza che lei non se ne sia andata per sempre, che sia destinata a rimanerle affianco anche se dal paradiso, è combattuta nei suoi sentimenti perché vorrebbe tornare a vivere la vita che aveva prima e soprattutto a usare il soprannome Livi piuttosto che Ollie ma sente dolore nel farlo. La sua timidezza la porta a chiudersi e a essere spesso vittima dei bulli della scuola e l'intervento del nuovo babysitter è una manna dal cielo. Brann capisce il bisogno di Livi e riesce a darle quel coraggio che le manca per riprendere in mano le redini della sua vita. Un legame dolcissimo e che mi ha fatto fare tremila awww al secondo ma mai tenero come quello tra l’agente e April. April è la più grande tra le due sorelle, a prima vista sembra la classica bimba indistruttibile e con il carattere di una leader, non si fa mettere i piedi in testa e non ha paura di sembrare scortese eppure tutto è apparenza e basta poco per rendersi conto di quanto sia in realtà fragile e delicata. È un po' quella che potremmo definire una tsundere: dura fuori e un po' scontrosa ma dolcissima dentro. Al contrario di Livi lei è meno ottimista e convinta che la mamma sia diventata un angioletto che la guarda dal cielo. Sa che la donna è morta e sente il bisogno di capire come e cosa possa aver provato in quei momenti. Un bisogno di elaborare il lutto che la spinge a cercare informazioni per conto suo trovando sul suo cammino molti ostacoli. Si ritrova sola ad affrontare qualcosa più grande di lei e non può che sfogarsi disegnando scene di morte e violenza per esorcizzare quelle paure ed elaborare una verità che il padre le tiene nascosta per paura. Brann si avvicina a lei come un suo pari, non la tratta come una principessa e non ha paura di litigare e stuzzicarla proprio come farebbe un bambino ed è proprio questo che spinge la bimba ad aprirsi, a trovare quel confidente di cui ha bisogno. Se da una parte ha infatti una sorella troppo piccola e ingenua, una matrigna che non sa come affrontare un lutto che non sente proprio e un padre incapace di elaborare in modo sano lui stesso la scomparsa della amata moglie dall'altra si trova un agente che ha affrontato e visto la morte in faccia più volte e che capisce il bisogno di una chiusura, di una maggiore comprensione della morte e del mondo circostante nonostante il dolore. Ho amato il lento e inesorabile avvicinamento tra Brann e le figlie di Emery. Un legame istintivo e che porta una ventata di aria fresca nella famiglia donando nuova pace anche nel cuore tormentato di quel povero padre. L'uomo nonostante il suo status è un caos, un essere umano spezzato e soffocato dagli eventi. Ha amato la compagnia e la sua morte lo ha distrutto, si ritrova costretto ad affrontare il lutto e prendersi cura delle sue bimbe senza avere però alle spalle la giusta esperienza e capacità di affrontare quel peso. Pensa quindi che sposarsi con l'amica Lydia potrà portare un beneficio non solo economico ma anche mentale alla sua famiglia. Anche se non prova amore per quella donna le sue figlie potranno avere una figura di riferimento importante e potranmo riavere una piccola parte della loro madre. L'uomo mi ha colpito perché è fragile come un bambino nonostante la forza che dimostra al mondo. Non ha lui stesso elaborato il lutto e l'aiuto di Brann è indispensabile in questo caso. Per una volta abbiamo un rapporto che non nasce per puro bisogno sessuale, di certo Brann non può non fare gli occhi a cuore al suo sogno erotico per eccellenza ma alla base troviamo sempre il rispetto, un amicizia che si trasforma nel tempo e con pazienza per diventare amore, appartenenza, famiglia. Un rapporto che non ti spinge a desiderare il sesso selvaggio ma ti porta a fangirleggiare come una pazza amandoli per ogni conquista. Non mancano i personaggi secondari, tutti ben caratterizzati come Huck l'amico hacker di Brann e i colleghi dell’agenzia che seppur poco presenti ci mostrano già quanto potranno essere scoppiettanti in futuro le avventure di tutta la compagnia. In particolare mi ispira un sacco la relazione tra Jaden, un po’ il padre chioccia per Brann e i ragazzi della Torus e Owen, un uomo che sembra nascondere non pochi segreti e misteri. Ovviamente non è tutto oro quello che luccica e ci sono alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso. Si è inserita una parte un po' più action e investigativa con un delitto misterioso, spingendo a chiederti chi possa essere il colpevole eppure alla fine dei giochi la sottotrama misteriosa importa poco e la risoluzione del caso è fin troppo affrettata senza neanche un colpo di scena epico. Il finale l'ho trovato un po' troppo affrettato e il fatto che non ci sia stato un confronto tra Brann e il suo "ex" mi è un po' dispiaciuto. Ho inoltre sentito la mancanza del Pov di Emery che, per quanto ben caratterizzato, spesso non riesce a dire e mostrare tutto il suo mondo interiore, un piccolo inserimento avrebbe dato maggiore peso a determinate scene e permesso una maggiore empatia con quel padre di famiglia coraggioso nonostante le avversità. Delle piccole pecche che però non mi hanno rovinato la lettura. Un libro perfetto per chi desidera una storia dolce e tenera ma anche ricca di significato. Mi è piaciuto e spasimo per avere il sequel!! ( )