Nel 1935, Pietro Spina, un intellettuale comunista costretto a emigrare per motivi politici, ritorna clandestinamente in Italia, spinto dalla nostalgia per la sua terra. Con l'identità di don Paolo Spada, prete in convalescenza, si trasferisce a Pietrasecca, un paesino delle montagne dell'Abruzzo.
Poco più tardi Pietro decide di recarsi a Roma, dove abbandona la falsa identità e ritrova gli attivisti del suo partito. Si rende però conto con amarezza che essi non sono migliori della dittatura che combattono e i dissensi con i compagni lo portano all'espulsione dal partito.
Il rischio di essere scoperto a Roma costringe Pietro a tornare a Pietrasecca nelle vesti di Don Paolo. Poco dopo il suo arrivo, Pietro viene informato di essere stato ormai scoperto e si vede costretto a fuggire sulle montagne. Cristina, una giovane che lui aveva conosciuto a Pietrasecca, preoccupata che egli non riesca a sostenere le difficoltà della scalata, lo rincorre portando con sé viveri e coperte pesanti. È però già sera e, non riuscendo a trovare Pietro, viene assalita e sbranata dai lupi. (fonte: Rai)

Pietro Spina, un intellettuale antifascista, ricercato dalla polizia di Mussolini, cerca e trova (temporaneamente) rifugio sulle montagne dell'Abruzzo fingendosi prete.