Il sottotitolo ‘Le Feste de l'Unità a Monticelli d'Ongina dal 1946 al 2015’ è spiega già tutto: da una lontana domenica del settembre 1946 a Monticelli si è sempre tenuta la Festa dell’Unità e la ricorrenza merita davvero di essere celebrata in questo ben libro di grande formato che affianca un essenziale percorso storiografico a un ingente numero di fotografie uscite dall’archivio locale di un partito che ha cambiato molte denominazioni. Passando dal bianco e nero, magari sgranato, al colore il lettore può seguire tutto il percorso fatto dalla manifestazione, nata come orgogliosa rivendicazione dell’identità politica e trasformatasi con il susseguirsi delle edizioni in momento di incontro popolare ormai entrato nella tradizione. Si va così dai grandi palchi per gli oratori degli anni Quaranta all’impegno ad ampio raggio del decennio Settanta (a chi verrebbe mai in mente, ai giorni nostri, di fondare una Cooperativa di Cultura Popolare?) per finire alla più variegata forma attuale, in cui la parte più ‘impegnata’ è lasciata sovente alle iniziative della locale sezione dell’ANPI. Nel corso degli anni, mutano le forme, varia la sede e aumentano i giorni di durata, ma uguali restano due caposaldi come il buon cibo fatto in casa e le danze poste in chiusura: soprattutto, però, rimane costante l’infaticabile opera dei volontari, ai quali giustamente è dedicata in prevalenza la parte iconografica del volume. Tra carpentieri e decoratori (tutti uomini) nonché addetti al bar o alla cucina (in prevalenza donne) , scorrono centinaia di volti che raccontano nel contempo il passare degli anni in un piccolo paese, creando curiosità al riconoscere un viso ormai dimenticato o nel vedere rappresentata anche l’evoluzione del costume – in merito non sono da meno anche le mutazioni che interessano l’abbigliamento degli avventori della Festa. Il risultato è un lavoro che è ovviamente più interessante per chi abita nel paese della bassa piacentina, ma che merita più di un’occhiata distratta anche da parte degli altri che vi possono trovare un documento intrigante riguardo a un aspetto non secondario della storia italiana recente. ( )