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Chargement... Almost Invisible: Poemspar Mark Strand
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Inscrivez-vous à LibraryThing pour découvrir si vous aimerez ce livre Actuellement, il n'y a pas de discussions au sujet de ce livre. There are reasons that I do not read much poetry, and it is no fault of the poems themselves. It's just not one of the genres that I prefer, and this collection, though the poems are more akin to short (very short) stories, is not really my cup of tea. ( ) “Something nameless hums us into sleep … We feel dreamed by someone else, a sleeping counterpart…” "Qualcosa senza nome ci borbotta in sonno ... Siamo sognati da qualcun altro, una controparte che dorme ..." I sogni sono sempre stati un mistero nella vita degli uomini, indipendentemente dalla loro razza, colore, lingua, cultura o età. Una mia amica virtuale, Marzia Marni Mazzavillani, li studia da anni, non so con quali risultati. Sollecitano da millenni le arti, le scienze e le filosofie in egual misura. Ma essi restano un mistero nonostante tutto. Per quanto staccati e indipendenti dalla vita reale, i sogni continuano ad influire sui nostri momenti in cui siamo svegli, così come la vita reale continua ad influenzare la vita notturna. Ci illudiamo di tenerli a bada, magari cercando di sognare a occhi aperti, ma continuiamo a non sapere nulla di loro nel momento in cui diventiamo prigionieri del sonno. Sembra che solo i poeti siano in grado di "leggerli". Solo i veri poeti, però, come Mark Strand con la poesia che vi propongo qui di seguito e che ho liberamente tradotto. In uno dei suoi diversi libri di poesie, il vincitore del prestigioso premio Pulitzer Mark Strand esplora in versi il mistero dei sogni. La poesia è anche una specie di testamento artistico che il poeta assegna all'artista: essere testimone di fronte all'universo, sia dentro che fuori se stesso. Inutile dire che la poesia, ogni poesia, tutta la poesia va letta e gustata nella lingua originale in cui il poeta l'ha concepita, dialetto o lingua che sia. Dreams Sogni Trying to recall the plot And characters we dreamed, What life was like Before the morning came, We are seldom satisfied, And even then There is no way of knowing If what we know is true. Cercando di ricordare la trama e i personaggi sognati, com’era la vita prima che fosse giorno, siamo raramente soddisfatti, ed anche allora non c’è modo di sapere se quello che sappiamo è vero. Something nameless Hums us into sleep, Withdraws, and leaves us in A place that seems Always vaguely familiar. Qualcosa senza nome ci borbotta in sonno, si ritira e ci lascia in un posto che sembra sempre vagamente familiare. Perhaps it is because We take the props And fixtures of our days With us into the dark, Assuring ourselves We are still alive. And yet Nothing here is certain; Forse perché portiamo con noi nel buio le frattaglie delle nostre giornate, per sentirci vivi eppure qui nulla c’è di certo; Landscapes merge With one another, houses Are never where they should be, Doors and windows Sometimes open out To other doors and windows, Even the person Who seems most like ourselves Cannot be counted on, For there have been Too many times when he, Like everything else, has done The unexpected. I paesaggi si mescolano l’uno con l’altro, le case non sono mai dove dovrebbero essere, porte e finestre a volte si aprono verso altre porte e finestre, persino le persone che sembrano come noi non sono come sono, ci sono state troppe volte quando lui, come ogni altra cosa, ha fatto quello che non ci si aspettava. And as the night wears on, The dim allegory of ourselves Unfolds, and we Feel dreamed by someone else, A sleeping counterpart, Who gathers in The darkness of his person Shades of the real world. E man mano che la notte avanza, la debole allegoria di noi stessi si svela e siamo sognati da qualche altro, una controparte che dorme, che raccoglie nel buio della sua persona ombre del mondo reale. Nothing is clear; We are not ever sure If the life we live there Belongs to us. Each night it is the same; Just when we’re on the verge Of catching on, A sense of our remoteness Closes in, and the world So lately seen Gradually fades from sight. Nulla è chiaro; non siamo mai certi se la vita che viviamo lì ci appartiene. Ogni notte è lo stesso: proprio quando siamo sul punto di agganciarci, un senso di lontananza ci attanaglia, e il mondo visto poco prima a poco a poco svanisce. We wake to find the sleeper Is ourselves And the dreamt-of is someone who did Something we can’t quite put Our finger on, But which involved a life We are always, we feel, About to discover. Ci destiamo per scoprire che chi dorme siamo noi e il sognato è qualcuno che ha fatto qualcosa su cui non possiamo mettere le mani, ma che coinvolge una vita che ci accorgiamo di stare sempre sul punto di scoprire. aucune critique | ajouter une critique
A latest collection by the U.S. Poet Laureate and Pulitzer Prize-winning author is comprised of whimsical, prose-style dramas that explore the receding vista of life while posing eloquent, riddle-like conundrums about the human condition. Aucune description trouvée dans une bibliothèque |
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Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)811.54Literature English (North America) American poetry 20th Century 1945-1999Classification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
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