Lorenza Ghinelli è stata quest'anno (2011) fra i cinque finalisti del Premio Strega con un romanzo -La Colpa- dello stesso genere orrifico alla Stephen King. Designazione inconsueta, ma che ha una sua ragion d'essere nel "completo controllo della macchina narrativa,dell'incalzare dei tempi degli eventi, del linguaggio denso e ricco che sostiene il tutto". Il Divoratore viene inserito dalla rivista letteraria L'Indice Dei Libri fra i primi cinque della stagione scorsa. Una lettura da fare, se e solo se, piace il genere. ( )

De verslinder is zowaar goed voor een paar kippenvelmomenten. Misschien toch niet lezen in een duister tentje op een verlaten camping.
Volledige bespreking via http://wraakvandedodo.blogspot.be/2012/09/lorenza-ghinelli-de-verslinder.html ( )

Non ho ben capito perchè l'abbia scritto, nè perchè io l'abbia letto... Molto gratuito in troppi passaggi, una trama che è un abbozzo, personaggi che hanno potenziali ma si perdono nello stile affrettato. ( )

La fascetta recita: "Il caso letterario dell'anno." Se questo è il caso letterario dell'anno, figurati gli altri. Mi piacerebbe poter dire ad una giovane autrice come la Ghinelli "brava, hai fatto un buon lavoro"; putroppo mi sento di poter dire solamente "riprova e non demordere". Non ho apprezzato granché questo romanzo tranne che per il costo (un ottimo 9,90 euro). La trama non è per niente originale (e tocca il fondo con lo stereotipo dell'idiot savant, che, come qualcuno ha fatto notare, è il paradigma del ragazzo autistico ma dotato), e la scrittura nemmeno tanto piacevole. Sembra quasi che l'autrice voglia scimmiottare uno stile che non è il suo: qualcosa di simile al fastidiosissimo stile giornalistico che per quanto mi riguarda dovrebbe rimanere confinato ai quotidiani. Da evitare. Aspetto il prossimo romanzo, intanto. ( )

La fascetta recita: "Il caso letterario dell'anno." Se questo è il caso letterario dell'anno figurati gli altri. Mi piacerebbe poter dire ad una giovane autrice come la Ghinelli "brava, hai fatto un buon lavoro", putroppo mi sento di poter dire solamente "riprova e non demordere". Non ho apprezzato granché questo romanzo tranne che per il costo (un ottimo 9,90 euro). La trama non è per niente originale (e tocca il fondo con lo stereotipo dell'idiot savant, che, come qualcuno ha fatto notare, è il paradigma del ragazzo autistico ma dotato), e la scrittura nemmeno tanto piacevole. Sembra quasi che l'autrice voglia scimmiottare uno stile. Da evitare. ( )