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Chargement... Les Jalna : Finch Whiteoak - Le maître de Jalna - La moisson de Jalna - Le destin de Wakefieldpar Mazo De la Roche
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Appartient à la sérieJalna (Omnibus 9-12)
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Jalna è una passeggiata nei boschi e nella lussureggiante natura canadese -qui con una breve incursione a Londra e qualche mese nella campagna inglese - Jalna è il ciclo di stagioni nella storia di una famiglia allargata ante litteram: piccole ipocrisie e grandi scenate
La psicologia dei personaggi è appena abbozzata, infatti hanno cambiamenti di umore o di idea troppo repentini e solo superficialmente spiegati, ma va bene così: l'autrice fa la "cronista" lungo un secolo di loro storia e si legge benissimo.
Le descrizioni della natura e dei paesaggi sono meravigliose.
SPOILER
SPOILER
SPOILER
Qui abbiamo un appena maggiorenne Finch, uno dei tanti fratelli, il più malinconico, introspettivo, ai limiti della patologia psichiatrica, lasciato solo erede di tutto il patrimonio dalla nonna e i suoi fratelli che, delusi, se ne disinteressano, senza sostenerlo né consigliarlo nelle scelte di investimento. Ciascuno punta solo a ottenere un proprio vantaggioso regalo, criticando tutti quelli concessi agli altri sino alla crisi del 1929, che nel libro entra in punta di piedi, senza troppi danni se non mugugni generali dei fratelli per gli investimenti di Finch andati in fumo; e anche lì trovando il modo di incolparsi l'un l'altro pur continuando a vivere sotto lo stesso tetto: Jalna
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"Le maitre de Jalna"
Jalna va avanti, tra i persistenti effetti della crisi del '29, un paio di lutti, una nascita e due fidanzamenti e un po' di confusione da parte dell'autrice (non si capisce se dal capitolo precedente siano passati 1. 2 o 3 anni…)
Però quando il tuo personaggio favorito di una saga comincia a fare troppe cappellate, capisci che te ne devi cercare un altro; solo non so se, finiti questi 4 romanzi del "nucleo centrale", volermi al passato o al futuro di Jalna
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"La moisson de Jalna"
Eh sì: i sequel sono molto più gustosi dei prequel. La vita è più fluido vederla continuare che riavvolgersi nel passato
I romanzi di questa saga si confermano una piacevole lettura, che ruota, a mio parere, sulla capacità o meno di adeguarsi ai tempi che cambiano piuttosto che trincerarsi ciecamente nelle tradizioni familiari dei bei tempi andati
Jalna scricchiola: si capisce che non potrà durare per sempre. Ma non tutti i protagonisti lo capiscono
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"Le destin de Wakefield"
La seconda guerra mondiale sta per scoppiare, ma la vita delle persone prosegue quasi come se niente fosse, un po' sperando un po' temendo un po' nascondendo la testa sotto la sabbia. Per i Whiteoak non c'è grande dibattito, non si discute di ideali: si accetta quel che arriverà con spirito militaresco.
La decisione dell'autrice di tenere in piedi il romanzo su due continenti in modalità asincrona è abbastanza sgradevole e fa perdere molta freschezza nella narrazione; tutto è un po' appiattito, c'è una certa stanchezza di fondo, aumentano le incongruenze rispetto ai libri precedenti e c'è la ricerca di facili soluzioni: praticamente Beautiful anni '30! I personaggi continuano a innamorarsi, sposarsi e cornificarsi in una ristretta cerchia, pur avendo allargato il raggio di azione.
La guerra arriva e tutti i fratelli si arruolano, tra ranghi civili e militari. Cosa ne sarà non è dato saperlo.
Naturalmente io, ormai intrappolata in questa saga in un modo quasi ossessivo, ho dovuto sbirciare l'incipit del volume successivo; ma per ora, conclusi i due tomi centrali, mi prendo una bella pausa