Theodore Sturgeon non è stato solo uno fra i più grandi autori dell'età dell'oro della fantascienza, ma anche uno dei più originali. In un genere che all'epoca era basato quasi esclusivamente su viaggi spaziali e nuovi mondi, lui scelse un approccio più intimista e direi quasi umanistico, in cui l'azione lascia il posto all'introspezione psicologica.
Cristalli sognanti - **** (4-6 luglio 2017)
Un romanzo breve nel tipico stile dell'autore, dove l'elemento fantastico (per quanto importante e presente fin da subito) è un modo per toccare temi di ben altra profondità quali l'accettazione del diverso o la definizione stessa di umanità. Ne esce fuori una storia avvincente, ma che saprà anche farci commuovere.
Notevole il lavoro che ha fatto sui protagonisti: in poco più di 100 pagine è riuscito a dare a tutti una personalità ben distinta e coerente, che mi ha reso facile immedesimarmi e lasciarmi coinvolgere dalla vicenda; indimenticabile soprattutto il personaggio di Zena, piccola grande donna. Ma è pur sempre un romanzo di fantascienza, quindi oltre a toccare le corde emotive deve stimolare la nostra immaginazione: anche sotto questo aspetto l'opera non delude, grazie alla trovata sottilmente affascinante della creazione intesa come sogno e come risultato delle pulsioni artistiche e intellettuali di una nuova specie.
Consigliato agli appassionati di fantascienza, ma anche a chi ama le belle storie con cui emozionarsi e lasciar vagare la fantasia. ( )

Cristalli sognanti - ★★★★

Nella maggior parte della fantascienza anni '50-'60, o almeno in quella che ho letto io, si ha a che fare con IL protagonista tipico: americano di bell'aspetto, più adattabile e intelligente della media e vagamente misogino e/o razzista.
Suddetto protagonista è di solito affiancato da una bella ragazza con la quale può fare la parte dell'eroe e salvatore.
Questo libro è del 1950 e non contiene niente di tutto questo. Il protagonista, Horty, è un emarginato perchè i suoi comportamenti sono diversi da quelli dei coetanei e trova accoglienza tra altri "diversi": una carovana di artisti formata da nani, giganti e un professore pazzo e malvagio.
E' un libro di fantascienza perchè ci sono gli alieni che non vengono da altri pianeti ma vivono, indifferenti agli esseri umani, sulla Terra, assorbiti nei loro sogni; questa volta, però, i malvagi sono gli umani, afflitti dall'odio e dal desiderio di potere.
Complessivamente un bel romanzo, che insegna come l'umanità di una persona non dipenda per nulla dal suo aspetto esteriore.

Nascita del superuomo - ★★★★

Il romanzo racconta la nascita e l'evoluzione di un individuo "più che umano" a partire da individui emarginati: un idiota telepatico, una ragazzina telecinetica e schiva, due gemelle che possono teletrasportarsi ma non sono in grado di parlare e un neonato super-intelligente che non può crescere.
Il superuomo cresce e acquisisce consapevolezza di cosa è e cosa può fare, fino a trovarsi di fronte problemi morali e etici che non aveva mai pensato di porsi.
Un bel romanzo, interessante il cambiamento del punto di vista della narrazione, l'unica pecca è che in alcuni punti risulta un po' lento.

I figli di Medusa - ★★★

In questo romanzo (il più breve dei quattro) Sturgeon racconta dell'invasione della Terra da parte di Medusa, ovviamente non è la classica invasione con astronavi, esplosioni e effetti speciali.
Parallele all'invasione ci sono le vicende di alcuni terrestri che avranno un roulo significativo nella storia.
Questo è un altro romanzo che affronta il tema della coscienza e dell'evoluzione in creature superiori all'essere umano.
Peccato la traduzione del titolo, "The cosmic rape" aveva un tono ambivalente nelle due fasi della narrazione.

Venere più X - ★★★

La trama del romanzo è più che altro un pretesto per andare al tema centrale, ovvero la riflessione sul ruolo del sesso nella nostra società e della connessione con religione e cultura.
Il romanzo intercala due storie: in una Charlie si trova catapultato (macchina del tempo?) in una società che non presenta una divisione in due sessi e deve affrontare (e cercare di comprendere) le profonde differenze tra il suo passato e quello che vede, la seconda storia è costituita da episodi di vita di una normale famiglia americana ed è volta a mostrare pregiudizi e tabù a cui siamo vincolati.
Complessivamente l'idea non è malvagia, così come l'idea di realizzare una contrapposizione tra i due approcci al problema (la nostra società rigida e quella apparentemente più libera di Ledom), a volte la realizzazione è un po' lenta. ( )