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Chargement... De wespen (1966)par Peter Handke
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Inscrivez-vous à LibraryThing pour découvrir si vous aimerez ce livre Actuellement, il n'y a pas de discussions au sujet de ce livre. La mia scelta di leggere Handke è frutto del Nobel; è inutile girarci intorno. I calabroni è il romanzo d’esordio dello scrittore austriaco, celebrato dalla critica come un capolavoro nel quale si intravvedono le potenzialità di un grande autore. Quando leggo scrittori del genere sono predisposto alla difficoltà; ma Handke va oltre un testo complesso; decomprime il racconto, lo destruttura in mille particelle elementari che trasformano il romanzo in un labirinto narrativo. Una storia in potenza ci sarebbe: un ragazzo diventa cieco nel momento in cui il fratello cade in un fiume e perde la vita. E canta il dolore dell’altro fratello, il terzo superstite, e della famiglia. Handke si avvale dei rumori e degli odori degli animali; oltre ai calabroni ci sono formiche, zanzare, tafani e vespe. Nonostante la critica è un libro che mi ha profondamente annoiato, perdere il filo è la regola, anche concentrandosi sulle singole parole, anche mettendosi d’impegno. Non basta essere incomprensibili per diventare Joyce. Secondo (credo) libro di Handke, il pirmo con una buona pubblicazione. Incapibile, o meglio, con una trama limitatissima, inesistente. Lo stile dell'austriaco si vede chiaramente: verrà addolcito nel corso degli anni ma qui è ancora incisivo, sferzante, pungente. Scelta degli aggettivi fantastica, al solito. Domanda: chi sono i calabroni? I familiari? Gli abitanti della città? aucune critique | ajouter une critique
Appartient à la série éditorialesuhrkamp taschenbuch (0416)
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Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)833.914Literature German literature and literatures of related languages German fiction Modern period (1900-) 1900-1990 1945-1990Classification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
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Ernst Mach? -
Tutto ciò che esiste,
forse esiste perché esiste
un'altra cosa. Nulla è,
tutto coesiste: forse è
proprio così.
(Pessoa)
Dall’introduzione dell’edizione SE:
"Non è solo la dissoluzione della realtà in un pulviscolo di particelle a conferire al libro il suo fascino; né ci si deve abbandonare alla pura magia delle singole frasi, alla loro forza di suggestione. Quel che il libro intende stimolare in noi non è solo una critica del linguaggio o una critica del nostro sistema di comunicazione. Svelando con tanta evidenza e senza alcun riguardo il procedimento insito nel meccanismo narrativo, Handke disvela anche il nostro rapporto con la realtà. Egli mostra fino a qual punto noi siamo debitori verso quegli schematismi che giudichiamo un' adeguata esperienza del reale, mentre in effetti sono solo immagini del mondo o proposizioni su di esso, a cui noi ci rimettiamo."
(Wendelin Schmidt-Dengler)
Ai rumori che sentivo attribuivo le immagini. Alle immagini attribuivo i rumori che non sentivo. Ai rumori che non sentivo attribuivo le immagini.
(76)
Spesso gli avviene di toccare caparbiamente gli oggetti e di non riuscire a impadronirsene; quando li tocca gli sfuggono e si difendono e si trincerano dietro una sorda parete attraverso la quale non può ascoltare né passare; poi improvvisamente sono questi oggetti ad abbattere la parete e ad afferrarlo e ad aggredirlo...
(219) ( )