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Chargement... Vacanze di guerra (édition 2008)par Alessandro Rossetto (Regista)
Information sur l'oeuvreVacanze di guerra par Alessandro Rossetto
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10 giugno 1940. La radio diffonde in tutto il Paese il proclama di Mussolini che annuncia “l’ora delle decisioni irrevocabili”. L’Italia entra in guerra a fianco della Germania nazista. L’Europa è in ginocchio, Mussolini spera in una facile vittoria. La traversata di ritorno dei piccoli coloni è differita di mese in mese. Divisi in gruppi di duecentocinquanta – trecento, e trasferiti su treni speciali in diverse strutture di accoglienza, la loro traiettoria in Italia si incrocia senza sosta a quella dei destini della guerra, e in larga misura ne è determinata. Così, in un’Italia sicura dell’imminenza della vittoria, i bambini gonfieranno i piccoli petti nell’alzabandiera quotidiano sulle spiagge della riviera romagnola; ma, man mano che le nubi si addensano all’orizzonte, i loro spostamenti si faranno convulsi.Dai grandi alberghi requisiti della costa ligure (da Mentone a Bordighera) ai rilievi appenninici, fino alle cime nevose delle Alpi, la loro migrazione somiglierà sempre più ad una fuga di fronte ad una sconfitta che si profila inevitabile. Insieme a loro, a condividere quella precaria traversata dell’Italia in guerra, alcune decine di giovani istitutrici precettate dal regime: hanno diciotto, vent’anni. A loro toccherà l’ingrato compito di amministrare il piccolo esercito dei senza famiglia.Cibo e riscaldamento saranno sempre più scarsi; le fughe, sempre più numerose, fino alla dissoluzione finale, e alla dispersione dei gruppi in minuscole traiettorie individuali.
A ricongiungersi con le loro famiglie dopo la guerra saranno ormai degli uomini e delle donne. Per molti di loro, nessun ritorno sarà più possibile, o soltanto per contemplare le rovine di quelle che un tempo erano state le loro case. Il protettorato inglese di Libia si troverà nel dopoguerra con sorpresa a dover gestire quelle migliaia di richieste di rimpatrio di tipo sconosciuto, che mobiliteranno per mesi il Vaticano, la Croce Rossa Internazionale, il governo Italiano, l’alto commissariato per i rifugiati. (Fonte: cinemaitaliano.info)