Libro di impostazione radicale e catastrofica, fin troppo documentato. Saltabili le prime 170 pag, di storia del bovino. Si fa interessante parlando dei giorni nostri. Ne emerge chiaramente come addentando una gustosissima fiorentina da 8 etti è come se ci stessimo mangiando 30 Kg di cereali, avessimo contribuito a rendere deserta una superficie di circa 100 mq, avessimo inquinato i fiumi e le acque di una certa massa di sterco (non ho i dati sottomano...) e altre amenità del genere. Oltre, naturalmente, ad aver contribuito all'uccisione di un pacifico manzo.
La cosa triste è che penso abbia tremendamente ragione. Nel nostro piccolo, la lettura, anche se vagamente noiosa e USA-referred, aiuta a fare scelte alimentari di natura socialmente responsabile.
Suppongo che lo stesso testo orientato al maiale sarebbe di gran lunga piu' drammatico e porterebbe ad un indubbio calo nel consumo di prosciutti e coppa di testa...Aggiornamento 28.01.08
http://tinyurl.com/yp8bu8 ( )

The author sounds a premature end to beef, perhaps wishful thinking on his part. Overall, the book is a good description of the beef industry, well written and well researched, but with a few things that are somewhat questionable factually. ( )

The book's perspective fascinates and well as entertains. The reliance on a theory of early migrations of neolithic people was not fully disclosed to be controversial. However it appears that it is well enough respected. The book's revelations about the rail road industry and financing the West expansion by British and Scottish banks was very interesting. Definitely worth the time and effort to read as a start to new pastures of scholarship. ( )

This is an interesting book about how the cattle industry is helping to destroy our environment. ( )

I thoroughly enjoyed this book, although, I have to say, it strayed dangerously near the paranoid conspiracy theory cliff. ( )