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Vermilion Sands (1971)

par J. G. Ballard

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VERMILION SANDS is J. G. Ballard's fantasy landscape of the future. . . a latterday Palm Springs populated by forgotten movie queens, temperemental dilettantes and drugged beachcombers, with prima donna plants that sing arias, cloud sculptures, dial-a poem computer and ravishing, jewel-eyed Jezebels. . . This novel is to be adapted for a three part BBC series.… (plus d'informations)
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I remember this as Ballard's most surreal collection. Every story in it is also in another collection. That's probably an indication that Ballard &/or his publishers think that it's some of his finest stuff. I agree. However, this is one of many instances where I wish GoodReads had at least a 10 star rating system because I don't really equate anything of Ballard's w/, say, James Joyce's "Finnegans Wake" but giving it a 3 or a 4 doesn't seem like enuf. ( )
  tENTATIVELY | Apr 3, 2022 |
Un'Utopia di Sogni Distorti

Una delle più grandi rivoluzioni della fantascienza inizia da qui: in un momento storico nel quale ci si stava preparando all’allunaggio, lo scrittore britannico James Graham Ballard ha deciso di fuggire dal facile ottimismo per l’ignoto, sostituendo all' "inter space", lo spazio esterno del cosmo quello che lui chiamava “inner space”, ovvero lo spazio interno della mente, anche grazie ai suoi studi in ambito psichiatrico e alla passione per l’arte surrealista, di cui può considerarsi il più noto discendente nel campo della letteratura. Ad un immaginario di astronavi, androidi e brulli paesaggi lunari, lo scrittore contrappone invenzioni tecnologiche che servono a scandagliare i lati più reconditi delle persone, tra psicopatologia e paesaggi allucinati che sono proiezioni delle ossessioni e dei valori dei personaggi.

Ballard era un grande scrittore di racconti, un argomento delicato nella letteratura, perché il pubblico viene sempre più abituato a preferire narrazioni lunghe, forse per influenza delle prolisse narrazioni televisive, per parafrasare una frase dello scrittore stesso. Ballard dava ai romanzi e alle novelle la stessa dignità ma le scriveva anche con un’ architettura compositiva diversa, un discorso che non si limita alla mera quantità di parole. Nei romanzi Ballard si comportava più come un “regista”, con l’algidissima e distaccata rappresentazione di follie collettive, registrando una sorta di arco di trasformazione del personaggio, nei racconti Ballard è più “pittore”, sono un campo di sperimentazione per idee di trama più suggestive e surreali ma che, se prese da sole non possono occupare lo spazio di un romanzo senza decentralizzarsi nel marasma di argomenti trattati; sono un po’ come dipinti, si basano su poche singole immagini forti, capaci di veicolare altrettante riflessioni complesse.
Sotto questo punto di vista, la raccolta di Vermilion Sands rappresenta il meglio dell’arte novellistica di Ballard o comunque la selezione migliore (insieme alla Mostra delle Atrocità), le novelle sono tutte ambientate nell'eponima località, con diversi fil rouge tematici. Proprio per queste affinità, la raccolta ha un’organicità complessiva che le dona somiglianze con le strutture romanzesche, prendendo dunque il meglio dei due media narrativi.

Per quanto riguarda l’ambientazione, il periodo di tempo è imprecisato. Vermilion Sands è una sorta di non-luogo, si sa che è ambientata nel nostro mondo reale ma non viene appositamente spiegata la nazione in cui è collocata, questo come tanti elementi danno l’idea che sia in realtà un paesaggio della mente, una delle tante manifestazioni espressioniste che è possibile riscontrare in Ballard. Sotto un aspetto più concreto, è una località balneare che è dotata di tecnologie avveniristiche ed è originalissimo il fatto che le sue invenzioni fantascientifiche non siano tese all' utilitarismo (come possono esoscheletri o astronavi) e neanche alla sperimentazione su androidi o alieni. Nulla di tutto ciò, le invenzioni di Vermilion Sands sono arti futuristiche, basate sulla fusione tra discipline diverse (ad esempio il cinema con la pittura, la scultura con la musica), oppure sviluppi inediti di arti già esistenti, grazie alle nuove tecnologie. Queste invenzioni sono sia giochi intellettuali, sia mezzi per rivelare la personalità dei personaggi, un po’ come succede con le figure retoriche nella poesia, in questo senso Ballard è come un ingegnere speculativo che vuole mostrare esperimenti, applicazioni pratiche di queste tecnologie, seducendo il lettore con i loro aspetti stranianti.

A popolare questo non-luogo ci sono mecenati, ricconi e artisti annoiati, in cerca di committenze e nuovi stimoli intellettuali, poiché immersi in quella che Ballard chiama “sindrome da spiaggia”: un alone di noia e allo stesso tempo di indolenza che caratterizza questa “bohéme” del futuro.
Nonostante i racconti abbiano sede in diverse zone di Vermilion Sands e ci si focalizzi quasi sempre su un’arte diversa, a congiungere ogni racconto c’è una struttura ricorrente: un protagonista maschile alla ricerca di ispirazione e impegni lavorativi, ma soprattutto una donna dalla psiche labile che incarna l’ “inner space”, rappresentata con un carattere ambiguo, che spesso oscilla tra un’innocenza quasi infantile, comportamenti psicopatologici e un temperamento da femme fatale. Tutta la raccolta è inoltre caratterizzata da una prosa lirica, che non indulge sulle descrizioni dei luoghi, creando atmosfere che alternano umori decadenti e un senso di meraviglia, in un certo senso quest’alternanza di sentimenti agrodolci tipici del processo creativo e il fatto che sia un museo a cielo aperto, di salotto letterario, sono un cocktail di elementi che sembrano dare un'idea di Vermilion Sands come manifestazione fisica dell’arte in sé, attraverso la deformante lente stilistica dell’ autore e del suo contesto storico.

Tra i tanti racconti degni di nota, spiccano sul Mare di Sabbia, dove c'è il capovolgimento del rapporto pittore-arte, dove gli stessi colori dipingono la tela o la Vendetta della Scultrice, dove la scultura simile ad una di Henry Moore sotto acidi viene impostata per alternarsi fisicamente e far nascere una sorta di vendetta nella veste di una performance artistica. O il Gioco degli Schermi, che decostruisce la storia di Orfeo ed Euridice in un odio Freudiano di Orfeo verso la donna. I Mille Sogni di Stellavista si configura come una sorta di parodia della casa stregata in chiave noir, dove la casa si altera in base ai rivolgimenti psichici degli abitanti.

In conclusione, Ballard ha rivoluzionato gli stessi intenti della fantascienza, sfruttandola come un campo di sperimentazione di idee surreali sul futuro e come mezzo per teorizzare e analizzare psicologie contorte e iconiche, attingendo anche ad altri generi e topos che ha decostruito per donare varietà e ulteriore genialità ad un capolavoro della letteratura. ( )
  Dreamweaver99 | Oct 5, 2021 |
No one worked the crumbling outskirts of failing futuristic utopias better than Ballard. The stories in this collection, written between 1956 and 1970, all take place in or around a partially abandoned desert resort called Vermillion Sands, where clouds are carved to shape with biplanes and chemical sprays, sand-rays swoop and glide in the wake of rumbling desert schooners and rock formations pulsate in tune with the moods of passersby. Ballard was a genius at evoking sound and light, and imagining conventional cultural arts—sculpture, music, architecture—augmented by odd technologies. He made mundane, familiar spaces feel fantastical and strange, like hallucinations you haven’t had yet. ( )
  HectorSwell | Sep 9, 2018 |
Now this was an interesting short story collection - definitely something a little different from what I am used to (not that I exactly have an expansive background in reading vintage scifi - haha).

All of them revolve around Vermillion Sands a resort the rich, famous and eccentric populated in it's heyday. Fully automated and full of fantastic retro-future themes and tech with everything being "psychotropic" being the main theme (houses, plants, clothes and whatnot! crazy stuff) - which means the stuff was affected/formed/reacted by/to human thoughts, emotions and feelings. The stories are written in the era of "The Recess" (or post-Depression economically) so there is the feeling of "trying to relive the lost glory days" and stagnant decadance throughout. A bulk of the stories involved the mixing eccentric personalities with psychotropic tech resulting in some pretty gnarly situations - a bit creepy too when some of the more negative emotions crop up.

To be honest - the impression that I was left with was an overall tone that reminded me of those TCM noir classic movies where most of the female characters were faded heiresses, film stars and the like (Sunset Boulevard 1950 comes to mind) and all the lead males pretty much reminded me of TCM male characters too (IIRC all the POVs were males). Anyhow - I enjoy noir/classic movies. It's one of my "guilty pleasures" (is that the right term? I was pretty miffed when my cable provider dropped TCM but now I have Netflix so I can always check the classic movies there) so I pretty much liked the theme.

Anyhow - in short - if the thought of a retro future sci-fi TCM classic movie noir overall feel/mesh appeals to you then I would highly recommend giving this tome a whirl.

Solid 4.

Favourites: "Studio 5, The Stars" - because poets. "Prima Belladona" - because I like the idea of having/tending lots of plants despite my black-thumb.

Meh (i.e. didn't find really appealing): "Cry Hope! Cry Fury!"

Source: Bought off MPH online - I was actually purchasing Ballard's "High Rise" (the movie cover is awesome :p - I don't usually like movie covers haha) and was checking to see if they had any other Ballard titles and they had this one! Didn't have a cover image and I didn't bother to check and was pleasantly surprised to find out it's part of the Vintage Futures series - with nifty psychedelic art which you can "animate" via a lenticular plate provided with the book. I really want to get more Ballard titles. Especially after I found out that he wrote "Empire of the Sun" - that is like one of my childhood movies (repeated reruns on tv - HAHA).
First review draft posted: 11feb2017 ( )
  kephradyx | Jun 20, 2017 |
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VERMILION SANDS is J. G. Ballard's fantasy landscape of the future. . . a latterday Palm Springs populated by forgotten movie queens, temperemental dilettantes and drugged beachcombers, with prima donna plants that sing arias, cloud sculptures, dial-a poem computer and ravishing, jewel-eyed Jezebels. . . This novel is to be adapted for a three part BBC series.

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