Cliquer sur une vignette pour aller sur Google Books.
Chargement... L'Agnese va a morire (1949)par Renata Viganò
Chargement...
Inscrivez-vous à LibraryThing pour découvrir si vous aimerez ce livre Actuellement, il n'y a pas de discussions au sujet de ce livre. Humildad y compañerismo, insurrección y estrategia, hambre y lucha. Así era la vida partisana de entonces, antirretórica, antidramática, hogareña y familiar, aunque los protagonistas viviesen en la clandestinidad y la muerte los rondase cada día. Estamos en Italia, cerca de Comacchio, durante la Segunda Guerra Mundial. Y esta estremecedora y bellísima novela es una de las obras fundamentales sobre la Resistencia italiana. Está habitada por el personaje de Agnese, una mujer sencilla que el combate revelará fuerte y valiente. Esta lavandera lleva una vida sin historia hasta el día en que su marido, comunista, es deportado por los soldados alemanes. Acostumbrada al trabajo duro, se une entonces a los partisanos, a cuya lucha se dedica por completo. Al lado de Agnese y su grupo, atravesamos campos, puentes y lagunas, nos refugiamos en establos abandonados de madrugada, recogemos campamentos improvisados, escapamos a incendios, saqueos, interrogatorios y fusilamientos, para, al acabar el día, sentarnos a su mesa. No podemos dejar de seguir leyendo, pues nos adentramos en un viaje cada vez más profundo, valiente y tierno, que nos arrastra casi sin aliento hasta el final y consigue que, a pesar de su título, mantengamos la esperanza página a página. Sin duda, Agnese vive en este libro. Inspirada por la experiencia real de su autora, Agnese va a morir ganó el prestigioso Premio Viareggio y es hoy en día un clásico, a la altura de La historia, de Elsa Morante. Un vívido retrato de las experiencias de las mujeres, especialmente las del mundo rural, que de un día para otro se vieron expuestas a la primera línea de combate. Una obra imprescindible por su potencia y su autenticidad. Spezzeremo le reni alla Grecia! Vincere!..e vin-ce-re-mo! Sieg heil! ... COME NO! PRENDETE E PORTATE A CASA, SCHIFOSI! - SCUSATE, ma questo romanzo è niente meno che esaltante - Frasi secche, nessun sentimentalismo, tanti sentimenti. Ti porta dentro una brigata partigiana di uomini E DONNE tutti di un pezzo, ti fa patire il freddo, la fatica, lo sconforto, la paura e, soprattutto, l'esaltazione e il calore che solo gli ideali(dove sono finiti nel mondo di oggi?) sanno dare! aucune critique | ajouter une critique
Prix et récompenses
Aucune description trouvée dans une bibliothèque |
Discussion en coursAucunCouvertures populaires
Google Books — Chargement... GenresClassification décimale de Melvil (CDD)853.914Literature Italian Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Classification de la Bibliothèque du CongrèsÉvaluationMoyenne:
Est-ce vous ?Devenez un(e) auteur LibraryThing. |
Racconta la lotta partigiana senza retorica, ma anche senza nessuna pretesa di obiettività o di distacco: si nota che l'autrice ha partecipato alla resistenza in prima persona e ne ha abbracciato completamente gli ideali. E' un mondo duro, di guerra, quello descritto nel romanzo e non c'è spazio per le zone di grigio: da una parte ci sono i partigiani, dall'altra tutto il resto: non solo i tedeschi e i fascisti ma anche i collaborazionisti, i "paurosi" e perfino gli alleati, rei di non aver mai davvero aiutato e supportato la resistenza.
La protagonista è il simbolo più evidente di quello che secondo la Viganò significava essere un partigiano: grassa e malandata, di mezza età e non particolarmente brillante, dopo la deportazione del marito Agnese si butta a capofitto nella lotta perchè sente che non può fare altrimenti, che non c'è altra scelta possibile se si vuole rimanere umani e non perdere il rispetto per se stessi.
Il messaggio del libro è tutto lì, in quell'urgenza di partecipazione e di comunione.
Lo stile è scarno e quasi brusco, come si addice ad un mondo contadino; solo nelle descrizioni naturali troviamo ogni tanto dei momenti più intimi e poetici.
Non è un capolavoro e forse manca di complessità, ma è uno di quei libri che andrebbero studiati a scuola; non solo per ricordare, ma anche per capire meglio una pagina fondamentale della nostra storia recente. ( )