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John Weitz (1923–2002)

Auteur de Hitler's Diplomat : Joachim von Ribbentrop

8 oeuvres 172 utilisateurs 4 critiques

Œuvres de John Weitz

Étiqueté

Partage des connaissances

Nom canonique
Weitz, John
Date de naissance
1923-05-25
Date de décès
2002-10-03
Sexe
male
Nationalité
Germany
USA (naturalized)
Professions
clothing designer
Organisations
Office of Strategic Services

Membres

Critiques

Hjalmar Horace Greeley Schacht fu - come il suo nome - una persona enigmatica, eccentrica e assolutamente unica. Discendente da una famiglia della buona borghesia tedesca, con una carriera fulminante Schacht divenne giovanissimo uno dei massimi finanzieri europei; già negli Anni Venti come presidente della Reichsbank riuscì a frenare la galoppante inflazione della Repubblica di Weimar e a liberare la Germania dalle riparazioni di guerra imposte dal Trattato di Versailles. Pochi anni più tardi, quando Hitler prese il potere, Schacht riuscì abilmente a riciclarsi e per dieci anni fu la mente economica e finanziaria che permise al Fuhrer di costruire la sua micidiale macchina da guerra. Imprigionato a Dachau durante la guerra, riuscì a riguadagnarsi i favori della gerarchia nazista, uscì vivo dal lager, sopravvisse al crollo del nazismo e al processo di Norimberga fu uno dei soli tre imputati prosciolti da ogni accusa. Arrogante, caustico, abilissimo negoziatore, brillante conversatore, Schacht fu uno straordinario doppiogiochista: da un lato finanziava gli sfarzi del Terzo Reich mentre dall'altro proteggeva e aiutava i finanzieri ebrei perseguitati; straordinario manipolatore di denaro, uomini e governi, agì nell'ombra ed esercitò un immenso potere occulto. Esplorare la sua vita significa scoprire che il vero potere tende a rendersi invisibile!… (plus d'informations)
 
Signalé
BiblioLorenzoLodi | Sep 5, 2014 |
Joachim von Ribbentrop was Adolf Hitler's ambassador to Great Britain and, eventually, his foreign minister. He was also one of the few people in Hitler's circle with claims to social prominence. The result of a lifetime of research and first-hand knowledge of the subject, John Weitz provides a window onto one side of Nazi Germany that remains as fascinating as it is troubling: the men and women of culture and means who gave themselves to Hitler's war machine
 
Signalé
BiblioLorenzoLodi | 1 autre critique | Jul 18, 2014 |
1970. This was an amazing account of the 7th Avenue fashion industry from the 40s to 1961. Gay fashion designers, high society crowd, backstabbing media moguls and race car drivers, from Palm Beach to L.A. to Acapulco and back to New York. Not enough sex, but some. Lots of description of dress styles. Too much for me. Fun book though.
 
Signalé
kylekatz | Sep 6, 2007 |

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Évaluation
½ 3.7
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ISBN
16
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