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Emanuele Trevi

Auteur de Due vite

25+ oeuvres 166 utilisateurs 7 critiques

Œuvres de Emanuele Trevi

Due vite (2020) 55 exemplaires
Qualcosa di scritto (2012) 32 exemplaires
Senza verso : un'estate a Roma (2004) 10 exemplaires
Sogni e favole (2018) 9 exemplaires
Musica distante (1997) 8 exemplaires
Il popolo di legno (2015) 7 exemplaires
I cani del nulla (2003) 6 exemplaires
Il libro della gioia perpetua (2010) 6 exemplaires
Storia di fra' Michele minorita (1991) — Directeur de publication — 5 exemplaires
Dos vidas (2022) 4 exemplaires
Istruzioni per l'uso del lupo (1994) 2 exemplaires
Istruzioni per l'uso del lupo (2012) 2 exemplaires
Duas Vidas (2019) 2 exemplaires

Oeuvres associées

Bandini (1938) — Contributeur, quelques éditions1,192 exemplaires

Étiqueté

Partage des connaissances

Date de naissance
1964
Sexe
male
Nationalité
Italy

Membres

Critiques

Questo è uno dei primi libri di Trevi - 2004. Dentro ci trovo la voglia di perdersi, più che in una città come il titolo e la prima parte del libro farebbero supporre, nella vita e nella letteratura, facendo emergere un dolce ricordo del poeta ai più sconosciuto Pietro Tripodo. Si tratta dello stesso approccio che compare nel 2021 in Due Vite, che poi vince lo Strega. Questa seconda lettura, seppur svolta in ordine inverso rispetto alla scrittura, mi rende quella di Trevi una voce familiare, che qui racconta particolarmente bene l'esistenza (più che la vita) di un amico e di un poeta.… (plus d'informations)
 
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d.v. | May 16, 2023 |
Due vite vicine e lontane, due percorsi spezzati, una amicizia che supera il tempo. Libro non del tutto definito, come una serie di begli appunti sulla vita culturale in Italia fra gli anni '80 e '90, non del tutto sviluppati. Per dirla in altro modo: esemplare ma non universale. Prosa semplice e scorrevole, con un paio di cadute di stile nei riferimenti "bassi" (Cracco ed Harry Potter, chi ha letto capirà).
 
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d.v. | 2 autres critiques | May 16, 2023 |
Lacrime sul finale
 
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veronicarosso | 2 autres critiques | Aug 9, 2021 |
libro particolare scritto sicuramente bene, parla di amicizia e di vita. "inspiegabilmente alla fotografia si associa l'idea dell'immortale, ma è un modo di dire sbalgiato, non c'è nulla che più della fotografia in un modo o nell'altro sempre vincolata all'attimo e al presente, ci ricordi la nostra treansitorietà e futilità. il tempo ci sbarra ogni via al ritorno a quel paradiso terestre che vediamo nelle fotofrafie , trasformando ogni gesto e ogni presenza nell'emblema di una caduta inarrestabile". "non siamo nati per diventare saggi, ma per resistere , scampare, rubare un pò di piacere a un mondo che non è stato fatto per noi". "c'è sempre qualcosa di assente che mi tormenta" camille claudel. l'incidente è la punta dell'ago che fa scoppiare in un attimo il pretenzioso palloncino gonfiato della vita: con tutti i suoi processi di apprendimento e di adattamento. puro nonsense. belle le parole di chiara gamberale sulla morte di rocco carbone… (plus d'informations)
½
 
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raix | 2 autres critiques | Apr 13, 2021 |

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Évaluation
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Critiques
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ISBN
32
Langues
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