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Matteo Strukul

Auteur de I Medici. Una dinastia al potere

28 oeuvres 306 utilisateurs 11 critiques

Séries

Œuvres de Matteo Strukul

I Medici. Una dinastia al potere (2016) 101 exemplaires
I Medici. Un uomo al potere (2016) 40 exemplaires
I Medici. Una regina al potere (2014) 36 exemplaires
LOS MEDICI (2013) 17 exemplaires
The Ballad of Mila (2011) 16 exemplaires
Dante enigma (2021) 5 exemplaires
I ‰cavalieri del nord (2015) 4 exemplaires
Il sangue dei baroni: romanzo (2016) 2 exemplaires

Étiqueté

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Date de naissance
1973-09-08
Sexe
male
Nationalité
Italy

Membres

Critiques

Non so da dove cominciare. Prosa strana ma vabbè, ci può stare visto che ognuno ha il suo stile. Se fosse stato solo per quello avrei dato 4 stelle e ben meritate. Purtroppo le scene di sesso inutili e i personaggi senza spessore affossano l'intera saga; mi spiace molto, dato che ero convinta di avere tra le mani un romanzo storico.
 
Signalé
TissieL | May 3, 2023 |
Sarebbero 3.5/5

Recensiione completa: http://thereadingpal.blogspot.it/2017/03/recensione-83-un-uomo-al-potere.html

"Ogni volta che ripenso a te gli occhi e il cuore si coprono di
una pioggia che non riesco a spiegare. Quando provo a scrivere
per te l'inchiostro si secca, e le parole sono foglie cadute,
fantasmi, spettri stanchi di quello che posso esprimere solo con
lo sguardo, con l'amore che alberga dentro di me e che nessun
dolore, nessuna promessa riusciranno a raccontare".



In questo secondo romanzo, facente parte della trilogia di Strukul sulla famiglia de' Medici, seguiamo l'ascesa di Lorenzo al potere dopo la morte del padre Piero, figlio di Cosimo. Nel libro precedente lo avevamo lasciato bambino, ma qui è ormai adulto e in simbiosi con la sua Firenze.
Strukul ci rende partecipi della congiura dei Pazzi contro i Medici (se qualcuno mi dice che è uno spoiler lo rimando a scuola a calci) e ci rende questi personaggi storici più vicini, più "reali".
È così che seguiamo Lorenzo il Magnifico mentre cerca di sopravvivere ai propri nemici, alleandosi con la famiglia degli Orsini sposando Clarice anche se il suo cuore è devoto ad un'unica donna, Lucrezia Donati.
Strukul crea una triade formata da Lorenzo, Lucrezia e Leonardo da Vinci. Quest'ultimo è stato il personaggio che più ho preferito.
Ma veniamo al dunque: cosa ho pensato di tutti questi personaggi?
Lorenzo è un uomo combattuto tra il dovere nei confronti di Firenze e del popolo e l'amore per la sua Lucrezia. Fa così tanti errori che a stento merita, in questo romanzo, il nome di "Magnifico". È completamente perso, tanto che rischia di mandare in frantumi l'alleanza con gli Orsini! E quando sembra che abbia finalmente scelto Firenze, com'è giusto, torna sui suoi passi. Personalmente, non ho seguito le avventure di Lorenzo come ho fatto con Cosimo: non mi ha appassionato allo stesso modo, troppo diverso dal nonno, e in senso negativo.
Lucrezia è per gran parte della storia una sorta di bambina viziata troppo cresciuta, egoista, non riesce ad avere uno sguardo più ampio e a captare le possibili conseguenze delle sue azioni. Molto, molto irritante. A volte volevo saltare i punti in cui era presente, ma ho combattuto contro me stessa e li ho letti. Verso la fine il suo personaggio ha un miglioramento: la congiura, il pericolo, sembrano averla fatta crescere.
In questo romanzo Lorenzo e Leonardo sono buoni amici, e questo ci permette di entrare nello studio del grande genio, di entrare nella sua mente e di vedere, attraverso gli occhi anche di altri personaggi, come Lucrezia, le sue opere. Mi è piaciuto il fatto che fosse un personaggio importante non solo per la storia, ma anche per Lorenzo stesso.
Clarice, poi, è così patetica! Non ho mai letto di un personaggio tanto irritante, davvero! Illusa e completamente inutile, non regge il confronto con nessuna delle altre donne della famiglia.
In I Medici. Una dinastia al Potere c'era Laura, che anche allora sprizzava odio da tutti i pori nei confronti della famiglia de' Medici. E chi rispunta? Lei! Assieme ad un figlio che sembra la sua controparte maschile. I due tramano ancora contro i loro nemici giurati, aiutando i Pazzi. Una cosa che mi ha irritato, e non poco, è stata la relazione incestuosa fra i due. Ma va di moda mettere l'incesto ovunque? Io non capisco. Comunque, alla fine, anche Laura si rende conto di essere una donna stremata dalla vita, che ha utilizzato suo figlio come simulacro per tutto quello che ha perso, come il suo unico, grande amore. Un po' mi fa pena. Laura è un personaggio davvero particolare però, questo devo ammetterlo, e in fondo mi piace.
Per quanto riguarda il contesto storico, ci troviamo tra il 1469 e il 1479. Ci sono alcune imprecisioni storiche (I cani Bleu d'Auvergne... Sì. Guardo ai dettagli, io.) ma tutto sommato è stato un buon libro da leggere, anche perché lo stile di scrittura di Strukul mi piace molto e rende molto piacevole la lettura!
… (plus d'informations)
 
Signalé
thereadingpal | Jun 14, 2022 |
Recensione completa qui: http://thereadingpal.blogspot.it/2017/02/recensione-65-i-medici-una-dinastia-al....


Un po' alla volta raggiunse la base della cupola in costruzione,
quello che gli architetti e i capimastri chiamavano il tamburo.
Lo sguardo fuggì oltre la struttura: nella piazza sottostante, il
popolo di Firenze guardava Santa Maria del Fiore con gli occhi
sbarrati. Cardatori, mercanti, macellai, contadini, prostitute,
osti e viandanti: tutti parevano innalzare una muta preghiera
perché il disegno di Filippo Brunelleschi trovasse finalmente
realizzazione.


I Medici. Una Dinastia al potere è il primo volume di una trilogia che segue la famiglia, appunto dei Medici di Firenze.
Con alcuni amici all'università parliamo abbastanza di questa famiglia, anche perché ho un'amica che è ossessionata sia dai Medici che dai Borgia. (Be', pure io.)
Sono rimasta particolarmente delusa dalla serie tv mandata in onda poco tempo fa: le imprecisioni storiche mi davano l'orticaria. Difetto professionale, forse, in quanto studio Storia, ma anche no.
In questo romanzo, Strukul ci guida nella conoscenza dei fratelli Cosimo e Lorenzo dopo la morte di loro padre Giovanni. Seguiamo la costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore ad opera di Brunelleschi, un'opera magnifica che mi piacerebbe guardare coi miei occhi dal vivo, un giorno. E, a contrastare i Medici, troviamo Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi. Rinaldo, in particolare, ha un odio verso la famiglia medicea e ne vuole la distruzione, tanto da cercare in tutti i modi alleati contro di loro. Troviamo anche la peste, che causa la porte del popolino già stremato per le guerre che Firenze sta portando avanti. Nell'ultimo capitolo troviamo anche un piccolo Lorenzo, che nella storia italiana sarà piuttosto importante. (Non parlatemi di spoiler: questa è storia.)
Dietro la storia c'è, e si vede, una ricerca ed una ricostruzione storica che ho apprezzato, tanto che la serie tv non regge proprio il confronto. Lo stile di Strukul è piuttosto particolare: anche nei dialoghi cerca di ottenere un linguaggio storico e le descrizioni dei luoghi e dei personaggi mi hanno fatto venire voglia di esplorare Firenze immediatamente, anche se non posso.
Lo scrittore ha diviso la storia tra i vari anni, una cosa che può aiutare il lettore ad inquadrare meglio il periodo storico in cui i personaggi si muovono.
I personaggi sono ben costruiti, e in particolare mi sono piaciuti Cosimo, Piccarda e Contessina, ma anche Laura, un personaggio davvero interessante e tragico. Eh, sì, perché ci sono personaggi di fantasia, che però sono costruiti in modo da essere fedeli al periodo storico.
Di Contessina mi è piaciuto questo "doppio" carattere: a tratti forte, ispirato alla suocera Piccarda, che cerca di proteggere il suo Cosimo; dall'altra, l'amore per Cosimo è palpabile e così anche la sua disperazione e la sua debolezza nel non poter aiutare il marito in modo migliore.
Spiccato è il contrasto tra la personalità di Cosimo e quella di Rinaldo, completamente diverse e forse anche per questo in contrasto.
Libro consigliatissimo! Spero di poter continuare presto la trilogia e di poter immergermi di nuovo nello stile di Strukul.
… (plus d'informations)
 
Signalé
thereadingpal | 2 autres critiques | Jun 14, 2022 |
Recensione sul blog: http://thereadingpal.blogspot.it/2017/10/rewiew-party-i-medici-decadenza-di-una....

Parigi era in quei giorni l'essenza stessa del vizio e della
violenza: un catino d'inferno, scagliato sulla terra, nel quale i poveri
e i derelitti si arrampicavano gli uni sulle schiene degli altri nel
disperato tentativo di uscirne e sopravvivere.



In questo quarto ed ultimo volume della serie dedicata ai Medici seguiamo Maria, che diventa regina di Francia sposando Enrico IV di Navarra. In questo libro seguiamo tutti gli intrighi di corte e i modi in cui Maria cerca di sopravvivere in una corte che era già stata ostile con la sua lontana cugina Caterina.
Strukul, come sempre, riesce a manovrare piuttosto bene gli intrighi di corte e mostrarli in modo che le ragioni dei personaggi e i loro movimenti possano essere ben capiti e seguiti. Maria, Enrico, Richelieu, Mathieu Laforge, i due coniugi Concini, ognuno ha i propri scopi... e i propri mezzi.
Devo dire però che non sono del tutto soddisfatta di questa lettura: rispetto ai tre libri precedenti mi è risultato molto più difficile legarmi ai personaggi, che sono certamente ben delineati da Strukul, ma, forse, questa volta c'è stato qualcosa nel modo in cui sono stati scritti che me li ha resi piuttosto distanti. E ho trovato le ultime pagine un pochino pesantucce.

Cosa dire di Maria? Sicuramente una donna forte, particolare, ma non l'ho trovata all'altezza dei personaggi delineati da Strukul nei libri precedenti. C'è qualcosa che la rende debole ai miei occhi; forse è il fatto che, in realtà, non riesce a manovrare tutti gli intrighi e le mosse politiche necessarie a sopravvivere in un territorio a lei così ostile. Fa davvero parecchi errori, a cominciare dallo stretto legame coi coniugi Concini.
Enrico tradisce la moglie in continuazione, facendo delle mosse azzardate che potrebbero farlo capitolare. Anche lui non mi è piaciuto particolarmente; l'ho trovato, come la moglie, inadatto al posto che si trova ad occupare.
Molto più interessanti per me sono stati invece i personaggi secondari.
Per cominciare, Laforge, che è uno di quei personaggi la cui natura li porta vivere nell'ombra. Ho sempre avuto un debole per spie d'ogni genere, e lui è uno che sa fare davvero bene il suo lavoro. Il mio interesse si ravvivava ogni volta che compariva il suo nome.
E poi Richelieu. A parte il mio amore per l'interpretazione di Peter Caparldi nella serie Tv The Musketeeres, è un personaggio che mi ha sempre attratta. E Strukul riesce, a mio parere, a rendergli giustizia. È complesso, invischiato negli intrighi di corte, amico e nemico. Quanto l'ho adorato!
I due Concini non mi hanno attratta allo stesso modo, sopratutto lui: troppo irascibile e piuttosto piatto come personaggio; Leonora invece sembra riuscire a districarsi molto meglio alla corte di Francia, serpe in mezzo alle serpi, arrivista in mezzo ad altri arrivisti.
E poi arriviamo a Luigi, così irascibile quando la sua posizione viene contestata e allo stesso tempo incurante di ogni altra cosa. Anche la cattiveria che dimostra in certi episodi è piuttosto terrificante. In un qualche modo l'ho trovato più interessante rispetto ai suoi genitori, forse appunto per questo suo carattere particolare.
In questo romanzo, devo dire che lo stile di Strkul l'ho trovato a tratti pesante, mentre molte altre volte ci sono stati dei passaggi davvero belli. Le descrizioni dei quadri di Rubens (quello che ho messo nel post è uno dei quadri del ciclo di Maria de' Medici), o le battaglie, sono davvero ben fatti.
Peccato non essere riuscita a legarmi del tutto ai personaggi, ma nel complesso è stata davvero un'ottima lettura
… (plus d'informations)
 
Signalé
thereadingpal | Jun 14, 2022 |

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