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Salvatore Satta (1902–1975)

Auteur de Le Jour du jugement

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A propos de l'auteur

Comprend les noms: Salvatore Satta

Œuvres de Salvatore Satta

Étiqueté

Partage des connaissances

Nom canonique
Satta, Salvatore
Date de naissance
1902
Date de décès
1975
Sexe
male
Nationalité
Italië
Sardinië (geboren)
Lieux de résidence
Nuoro, Sardinië, Italië

Membres

Critiques

Il giorno del giudizio di Salvatore Satta, un noto giurista, è uno dei migliori romanzi della letteratura contemporanea italiana. E, mistero della critica, del marketing editoriale, sconosciuto anche ai lettori di palato buono, relegato nei ripiani nascosti delle librerie. Merito, il solito merito, va dato ad Adelphi e a Roberto Calasso per aver dato rilievo ad un romanzo che conferisce dignità alla letteratura italiana del secolo scorso. In realtà il giorno del giudizio fu pubblicato, postumo, dapprima da Cedam; ma era un tentativo di dare merito al giurista, non al letterato. Il romanzo, in parte autobiografico, è un affresco della Sardegna, quella di Nuoro, delle donne e degli uomini vestiti con i costumi della tradizione. Attraverso gli occhi di Don Sebastiano Sanna Carboni, il notaio della cittadina, la stessa professione che esercitava il padre dello scrittore, Satta racconta in una sorta di mosaico la sua Nuoro, attraverso le storie di uomini, donne, bambini. Un libro denso e pregno di umanità, chiaramente sofferto e vissuto. Un libro che andrebbe letto e di cui si dovrebbe parlare. Io l’ho letto e ne parlerò.… (plus d'informations)
 
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grandeghi | 6 autres critiques | Jun 28, 2017 |
E adesso?

Dopo letture di questo tipo c'è da chiedersi come si fa a fare finta di niente e prendere in mano altri libri, forse l'unico sistema è l'alternanza, una lettura impegnata e una più leggera che spazzi via dal cervello i brutti pensieri, altrimenti prendi, butti via tutto e smetti di leggere. Certo in quanto a nichilismo e pessimismo Satta se l'è battuta bene con Leopardi e riesce a crearti più di un dubbio esistenziale, perchè in fondo quello che fa più male in queste pagine è la corrispondenza con le situazioni reali dell'esistenza umana come si possono osservare quotidianamente anche sulla propria pelle, la solitudine, le chiacchiere della gente, l'affannoso agitarsi durante la propria vita per lasciare qualcosa di noi che vada oltre una scarna lapide di cimitero, e poi... ma forse è meglio che adesso mi legga l'ultimo di Dan Brown, mi hanno detto che è ambientato a Firenze e ci sono stato giusto da poco...… (plus d'informations)
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barocco | 6 autres critiques | Jun 20, 2017 |
Una Nuoro che cambia, simbolo (geograficamente) sovrastante un'isola che sparisce trasformandosi, nelle parole chiuse di Satta. Un mesocosmo di usi, caratteri, bestie e servitu'. Nello svolgersi della schiatta dei Sanna, il percorso della memoria di Satta narra il dettaglio delle vite schive e spesso sprecate dei nuoresi a cavallo del '900. I dolori di allora sono tuttavia gli stessi di oggi; in più c'e' pero' poesia, dignità e un senso del tempo che passa che va oltre al normale sentimento di nostalgia. Un libro denso e opaco, terapeutico come un pianto.… (plus d'informations)
 
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bobparr | 6 autres critiques | Dec 14, 2014 |
Con il De Profundis, opera composta a Pieris d'Isonzo, tra giugno del 1944 e l'aprile del 1945, Salvatore Satta istruisce un solitario processo sull'ultimo quarto di secolo della storia italiana e, in particolare, sul suo quinquennio conclusivo. Il volume offre una prospettiva diversa e antagonistica rispetto a quella giustificazionista cui siamo abituati, nell'analisi del fascimo della seconda guerra mondiale.
 
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BiblioLorenzoLodi | Apr 2, 2012 |

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