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Guido Piovene (1907–1974)

Auteur de Voyage en Italie.

39+ oeuvres 295 utilisateurs 4 critiques

A propos de l'auteur

Comprend les noms: G Piovene, Guido Piovene

Œuvres de Guido Piovene

Voyage en Italie. (1958) 57 exemplaires
Le stelle fredde (1970) 53 exemplaires
La novice (1941) 34 exemplaires
L'opera completa di Giambattista Tiepolo (1968) — Avant-propos — 25 exemplaires
L'opera completa del Veronese (1981) 17 exemplaires
Le furie (1963) 15 exemplaires
Tiepolo (I Classici dell'Arte) (1979) 15 exemplaires
De America (1953) 12 exemplaires
Romanzo americano (2005) 10 exemplaires
La coda di paglia (1962) 6 exemplaires
La gazzetta nera (1968) 6 exemplaires
L'Europa semilibera 4 exemplaires
Opere narrative vol. 1 (1977) 4 exemplaires
iTALIA 2 exemplaires

Oeuvres associées

L'invention de Morel (1940) — Préface, quelques éditions2,597 exemplaires
La Journée d'un scrutateur (1963) — Contributeur, quelques éditions260 exemplaires
Great Italian Short Stories (1959) — Contributeur — 42 exemplaires
New world writing : seventh Mentor selection (1955) — Contributeur — 7 exemplaires
Veronese (I classici dell'arte) (2005) — Avant-propos — 3 exemplaires

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Critiques

Premio Strega nel 1970, questo libro è il primo di Piovene che leggo e ahimè non posso dire di essermici trovato in sintonia. L’avvio è promettente e parla di straniamento, di fuga, di mistero. La relazione con il padre e i luoghi natali, così come di nuovo il mistero che aleggia come minaccia, danno al libro corpo e ritmo. Poi, a un certo punto, tutto rallenta e si imballa, e da quando il protagonista incontra un personaggio che vuol farsi chiamare Dostoevskij, tutto si sfuma, perde eccessivamente di contatto con la realtà e, in definitiva, diventa noioso, senza che emerga più un filo narrativo dotato di sostanza. Peccato, probabilmente sono io a non averlo capito.… (plus d'informations)
 
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d.v. | 2 autres critiques | May 16, 2023 |
Lasciato dalla sua donna, il protagonista di questo romanzo lascia la città per trasferirsi in campagna, in una casa ereditata. Qui viene sospettato dell'omicidio di un abitante del luogo che nutriva per lui antichi rancori. L'uomo, per sottrarsi agli interrogatori, si nasconde non lontano dalla casa, in un luogo solitario tra le colline, dove incontra un poliziotto filosofo ed un enigmatico personaggio che si rivela essere il fantasma di Dostoevskij.
 
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kikka62 | 2 autres critiques | Jan 27, 2020 |
Premio Strega 1970
 
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casafallai | 2 autres critiques | Mar 15, 2019 |
Non voglio dire che questo sia un cattivo romanzo; non lo è; ma non è di mio gusto. Attraverso le lettere della novizia Margherita Passi e dei suoi corrispondenti vien fuori un po' alla volta una vicenda familiare triste e tormentata che infine ha un esito disgraziato, in un'atmosfera che progressivamente si riempie di un senso di costrizione e di squallore sullo sfondo dei dolci paesaggi delle colline venete. Le lettere seguono in modo molto sottile le sfumature e le contorsioni psicologiche dei personaggi, e specialmente della protagonista. Ma per i miei gusti è, appunto, troppo psicologistico; sarà un mio limite, ma non ho trovato interessante seguire le vie tortuose di questa specie di labirintica prigione psicologica e familiare: la ragazza che si trova intrappolata in una situazione senza uscita, che omette e mente e si dibatte, l'odio della madre, la morte ambigua dell'innamorato, il religioso che si lascia coinvolgere, la fuga fallita, ecc, ecc, ecc, ecc. Inoltre i testi hanno uno stile che a me è parso un po' troppo letterario, un po' troppo forbito, lavorato e rifinito, quindi leggermente falso. Insomma, non un cattivo libro, ma un libro che ho scelto male.… (plus d'informations)
 
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Oct326 | Dec 23, 2016 |

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