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Salvatore Niffoi

Auteur de The Legend of Redenta Tiria

24 oeuvres 430 utilisateurs 13 critiques

A propos de l'auteur

Comprend les noms: Salvatore Niffoi

Crédit image: Salvatore Niffoi, 2008

Œuvres de Salvatore Niffoi

The Legend of Redenta Tiria (2003) 100 exemplaires
La vedova scalza (2006) 96 exemplaires
Ritorno a Baraule (2007) 41 exemplaires
Collodoro (1997) 29 exemplaires
Il viaggio degli inganni (2007) 21 exemplaires
Cristolu (2000) 21 exemplaires
Il pane di Abele (2009) 20 exemplaires
L'ultimo inverno (2007) 18 exemplaires
Le Facteur de Pirakerfa (2004) 17 exemplaires
Il bastone dei miracoli (2010) 14 exemplaires
La sesta ora (2003) 14 exemplaires
Pantumas (2012) 10 exemplaires
Il lago dei sogni (2011) 8 exemplaires
IL VENDITORE DI METAFORE (2017) 5 exemplaires

Étiqueté

Partage des connaissances

Date de naissance
1950
Sexe
male
Nationalité
Italy

Membres

Critiques

I loved the rustic feel of this book, it smells of myrtle and sea air, dampness and rusty iron. It is raw and tender at the same time, a tragedy of times past, and treachery.
It took me a while to finish reading this because I didn't want to rush it. It is a quite poetic language, pure and straight, and I enjoyed the sentences in the dialect of Barbagia that speckled the story - mostly they are translated in Italian, in case you're worrying you won't be able to understand it.
I will look out for more from this author.… (plus d'informations)
 
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MissYowlYY | Jun 12, 2020 |
Niffoi con la sua parola ruvida riesce a rendere la durezza di una certa cultura sarda in maniera encomiabile. Questo è un racconto difficile anche da comprendere perché l'autore si cimenta con temi complessi ed una costruzione narrativa un po' strana. È la prima volta che lo leggo affrontare di un amore omosessuale, un tabù culturale che però emerge dai tagli netti della sua penna. Ovviamente per chi non è sardo sono frequenti i necessari rimandi al dizionario incluso
 
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scaredda | Nov 9, 2016 |
C'è un po' troppa magia per questo romanzo che tenta di diventar fiaba ma si arrende ad un finale poco incisivo. Certo la penna è sempre quella, niffoi riesce a rendere lo spirito aspro della Sardegna come nessun altro. Ma stavolta la storia è un po' accartocciata su se stessa.
 
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scaredda | Nov 9, 2016 |
Salvatore Niffoi sa come rendere la durezza ed insieme la liricità della Sardegna. Ed il suo nuovo romanzo, Il pane di Abele, ne è l'ulteriore conferma. Il suo modo di scrivere duro ed asciutto, quel suo modo di rendere attraente l'utilizzo di pezzi importanti della lingua sarda, il riuscire a portare i suoi racconti fuori dal tempo e dallo spazio per calarli quasi in un'età Barbaricina DOC, ferma inchiodata al suo tempo ed alla sua storia, dove lingua italiana e lingua sarda si mescolano in sonorità inattese, e dove l'intensità dei personaggi e dei luoghi non ha necessità di realtà geografica (i nomi di fantasia dati ai paesi sono infatti facilmente identificabili per chi abbia un po' di dimestichezza non tanto con la cartina geografica, ma con il carattere dei vari paesi dell'interno dell'Isola). In questo nuovo romanzo, uscito a marzo credo, ma che ho avuto modo di leggere solo negli ultimi giorni, Niffoi traccia la storia dell'amicizia di due persone nate diverse: un sardo, un continentale, incontratisi in un paesino della Barbagia fuori dal tempo, che condivideranno molto ma che poi la vita separerà. (Recensione completa su EcletticaMente… (plus d'informations)
 
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scaredda | 2 autres critiques | Nov 9, 2016 |

Prix et récompenses

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Œuvres
24
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430
Popularité
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Évaluation
½ 3.3
Critiques
13
ISBN
34
Langues
6

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