Photo de l'auteur

J.P. Nettl (1926–1968)

Auteur de Rosa Luxemburg

11 oeuvres 216 utilisateurs 2 critiques

A propos de l'auteur

Œuvres de J.P. Nettl

Étiqueté

Partage des connaissances

Nom légal
Nettl, John Peter
Date de naissance
1926
Date de décès
1968
Sexe
male
Nationalité
Austria
Pays (pour la carte)
Austria
Lieu de naissance
Vienna, Austria
Cause du décès
plane crash
Professions
historian

Membres

Critiques

La mia lettura di questa poderosa biografia di Rosa Luxemburg (mille pagine) è stata fiaccata da due problemi principali: il primo è imputabile a me, il secondo a Nettl e al fatto che questo libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1966.

Il problema imputabile a me è che sono una capra ignorante e, pur essendone consapevole, mi lancio a leggere questi testi così tecnici: a momenti ho fatto davvero fatica a seguire i fatti e l’evoluzione del pensiero politico e filosofico di Luxemburg, perché penso che questo sia un libro scritto per chi conosce bene perlomeno la storia e l’evoluzione del pensiero marxista e socialista. Ci sono molte cose date per scontate o trattate frettolosamente – e non posso nemmeno biasimare troppo Nettl, altrimenti gli sarebbero occorse altre mille pagine.

Un altro problema è il fatto che questa biografia è del 1966 e, sebbene Nettl fosse poliglotta e abbia letto tutte le fonti nella loro lingua originale (un lavoro davvero impressionate), non tutta la documentazione era disponibile per le sue ricerche negli Anni Sessanta, vuoi perché l’URSS esisteva ancora e l’aveva secretata, vuoi perché il tempo passa e altri elementi magari saltano fuori. Non saprei farvi una rassegna di ciò che potrebbe essere integrato e/o rivisto alla luce di nuovi documenti, ma tenetene conto se volete affrontare questa lettura.

L’ultimo problema è lo sguardo assolutamente maschile con il quale Nettl racconta la storia di Luxemburg. Ero disposta a passare sopra alle volte in cui la chiama Rosa manco fosse sua cugina, visto che non succede nemmeno troppo spesso, ma c’è il racconto di due eventi in particolare che secondo me non hanno affatto reso giustizia a Luxemburg. Il primo riguarda la sua relazione sentimentale con Leo Jogiches: ci viene descritto come il grande amore della sua vita, ma fin da subito ci viene detto quanto Jogiches fosse geloso e quanto tentasse di controllarla e metterle i bastoni tra le ruote nella sua carriera nel partito affinché Luxemburg non si allontanasse troppo da lui. E mentre tu leggi e senti crescere il disagio, Luxemburg alla fine lo lascia e Jogiches inizia a perseguitarla al punto che lei finisce per procurarsi una pistola perché aveva paura che lui la ammazzasse. In tutto questo, l’unico commento di Nettl è ribadire che Jogiches è stato il grande amore della sua vita: nessuna analisi su quanto tutto questo possa aver fatto del male a lei e alla sua posizione all’interno del partito.

L’altro evento che mi ha messo i brividi è stato il racconto della litigata di Luxemburg con Konrad Haenisch, suo compagno di partito, che alla Conferenza di Jena la difese dagli attacchi, dicendo che meritava una considerazione speciale in quanto donna. Ovviamente Luxemburg gli mandò una lettera al vetriolo: tutti gli attacchi alla sua persona erano un modo per non rispondere sul piano politico, sul quale evidentemente questa gente non aveva molto da dirle – per non dire che non sapeva proprio come replicare – e, accettando di difenderla sul piano personale, Haenisch aveva legittimato quegli attacchi, dando loro giustificazione e riconoscimento come materia di dibattito. Anche qui, Nettl non sembra capire la donna di cui sta scrivendo la biografia, visto che commenta la sfuriata dicendo che questo è un esempio della touchiness (“suscettibilità”) di Luxemburg.

Ad aumentare la sgradevolezza di tutto questo c’è il fatto che tocca leggere tra le righe della biografia per registrare gli attacchi che Luxemburg subiva in quanto donna. Il fatto che non si occupasse della cosiddetta questione femminile come la sua amica Clara Zetkin non rende irrilevante il suo essere una donna in mare di uomini ostili alla sua presenza. Anzi, proprio il fatto che fosse una donna e non si occupasse di problemi da donne, ma i suoi contributi teorici avessero la solidità di abbattere molta teoria fatta da uomini probabilmente era parte degli attacchi personali che le toccava subire.

Mi era già successo leggendo la biografia di Inessa Armand: leggendo di questi grandi uomini rivoluzionari dal punto di vista delle donne rivoluzionarie che agitarono la storia di quegli anni insieme a loro ne esce un quadro piuttosto ridimensionato della loro voglia di rivoluzionare davvero il mondo. Penso che mi cercherò qualche altro libro su Luxemburg, magari più recente e più alla mia portata: i consigli sono benaccetti!
… (plus d'informations)
 
Signalé
lasiepedimore | 1 autre critique | Oct 29, 2023 |
I guess it must be me... this biography gets rave reviews and yet, I found it tedious. I didn't feel that I was understanding either Rosa Luxemburg the person, or her political ethos any better for trawling through this book.
 
Signalé
the.ken.petersen | 1 autre critique | May 2, 2023 |

Vous aimerez peut-être aussi

Statistiques

Œuvres
11
Membres
216
Popularité
#103,224
Évaluation
4.2
Critiques
2
ISBN
16
Langues
2

Tableaux et graphiques