Paolo Nardi

Scrive l'amico Paolo Nardi nell'introduzione: "Inoltre, proprio come nel caso di 'Leggiamo insieme il Signore degli Anelli', questo libro non porta niente di nuovo, anzi è del tutto derivativo"
Uhm, sospetto che stia facendo parecchio "understatement": in 100 pagine di chiose (a un libro di 300 pagine) riesce a inserire un sacco di spunti.
Lo consiglio, specialmente (ma non solo) a chi non abbia già letto almeno i principali testi a cui Paolo s'è abbeverato

Mi ha fatto voglia di rileggere "Lo Hobbit… (plus d'informations)

L'ho finito e posso dirvi la mia impressione.

Il libro mi sembra pensato per persone alle prime letture di Tolkien. Forse perfino per incuriosire chi abbia visto il film e si chieda se sia il caso di leggere un mattone da 1500 pagine.

Di molto positivo c'è che l'autore si basa sul testo e non su una "chiave di lettura" decisa a priori. Le considerazioni che fa sono quasi sempre condivisibile, per me.

Su alcuni personaggi non sono troppo d'accordo, e sospetto che la sua visione sia un po'"contaminata"dai film. Aragorn ha dei dubbi, ma non così tanti; Denethor ha un caratterino, ma non è così stronzo.

Trovo _relativamente_ gravi tre sviste: quando si parla della follia di Denethor, non si accenna al fatto che lui sia convinto Sauron abbia trovato l'Anello; quando si parla di Éowyn e Dernhelm non si accenna al fatto che Éowyn è in quel momento reggente/vicerè: non può fare esattamente ciò che le passa per la testa; e quando si parla della pietà di Frodo per Saruman non si accenna al fatto che il mago abbia appena cercato di assassinare Frodo.

Inoltre definire "sottufficiale" Tolkien è decisamente errato.… (plus d'informations)