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A propos de l'auteur

Adrian Johns is professor in the Department of Sociology and a member of the Science Studies Program at the University of California, San Diego
Crédit image: University of Chicago

Œuvres de Adrian Johns

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The Cambridge Companion to the History of the Book (2014) — Contributeur — 42 exemplaires
Books and the Sciences in History (2000) — Contributeur — 36 exemplaires

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Nom légal
Johns, Adrian Dominic Sinclair
Date de naissance
1965-10-19
Sexe
male
Nationalité
England
UK

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Critiques

I'll admit I'm only 30 pages into this book and on the verge of giving up on it. I have no doubt it has great information in it, but its academic voice slows it down too much, often using ten words where five would do (in my opinion).
 
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SESchend | 4 autres critiques | Sep 6, 2017 |
Sfidando un po’ me stesso, ho ripreso la lettura dopo la carcerazione con un libro certamente non semplice, almeno all’apparenza. Pirateria è una ricostruzione storica del dibattito e della legislazione in tema di proprietà intellettuale dall’invenzione della stampa ad oggi. All’inizio la lettura non scorre con semplicità, ma sicuramente il momento non mi era propizio. Ma, poi, questo libro, pagina dopo pagina, assume interesse, appassiona, intriga, interessa, affascina. La storia della pirateria rispetto alla proprietà intellettuale rappresenta uno straordinario spaccato della guerra mai cessata tra interessi privati ed interessi pubblici, tra le esigenze di tutela della creazione e, incredibilmente, contrapposti, quelli di tutela delle libertà e della condivisione del sapere. Ciò che emerge con grande chiarezza è che le guerre mosse oggi dalla grande industria contro la pirateria su Internet non sono altro che la continuazione delle battaglie degli editori di spartiti musicali condotte nel settecento. E fa impressione apprendere che la diffusione della lettura e della cultura in Irlanda sia anche frutto della contrapposizione tra editori irlandesi ed inglesi a seguito di una asimmetrica regolamentazione dei diritti. E quando gli inglesi hanno vinto la battaglia contro gli editori irlandesi, questi hanno trovato la loro soluzione trasferendosi negli Stati Uniti e continuando a fare lì quello che facevano nella loro isola. Ma il libro è anche uno straordinario viaggio nell’attualità, con gli editori inglesi che assoldano un poliziotto, Preston, per perquisire le case degli stampatori, come oggi cercano di fare le major con i cittadini, o con l’intuizione di Sir Harry Poland di delegittimare la riproduzione ritenuta illegittima introducendo il reato di cospirazione, l’attuale associazione a delinquere. Direi un libro straordinario, ma soprattutto di incredibile attualità. Il che è molto preoccupante.

Recensione del otto settembre 2018
Dopo circa sei anni rileggo questa robusta storia della proprietà intellettuale di Adrian Johns. Un libro di straordinaria attualità per riflettere sulla funzione della proprietà intellettuale oggi; ed è proprio l’ampia dimensione temporale con la quale può essere letto il dibattito in merito alla tutela degli autori, da un lato, ed all’esigenza di consentire la diffusione del sapere e della cultura il valore aggiunto di questo libro. Adrian Johns parte da lontano, dai primi libri stampati, dalle storie dei primi editori, che erano anche tipografi che cercavano dei privilegi per tutelare le proprie opere; con i registri pubblici tenuti dalle associazioni di categoria nei quali gli editori in Inghilterra segnavano le opere che intendevano pubblicare; il diritto non era dell’autore, ma del tipografo; e così si passa alla storia dei primi pirati, in Inghilterra e Scozia e, successivamente, in Irlanda, dove una diversa legislazione favoriva la ristampa dei libri; per passare agli Stati Uniti. E poi le radio poco libere degli esordi, le tasse sugli apparecchi, la funzione pubblica riconosciuta non solo alle frequenze ma anche ai contenuti distribuibili, e poi la storia degli spartiti musicali, delle prime registrazioni di opere liriche, per passare alle prime musicassette, alla guerra per lo standard dei videoregistratori e, poi, il vaso di Pandora di Internet. Un libro che non dà risposte, le posizioni di Johns sono sempre defilate, ma consente al lettore di leggere in maniera consapevole i fatti di oggi in materia di diritto d’autore; la storia si ripete, ma occorre conoscerla. E prima o poi rileggerò questo libro, ne vale la pena.
… (plus d'informations)
 
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grandeghi | 4 autres critiques | Aug 3, 2017 |
OMG, I am so exhausted. But in a good way.
 
Signalé
jdanforth | 2 autres critiques | Jul 10, 2013 |
This is long and dense... something I suspect I'll turn to once in a while when I'm in the mood.
 
Signalé
lhtouchton | 4 autres critiques | Feb 11, 2012 |

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