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Guido Gozzano (1883–1916)

Auteur de Poesie

56+ oeuvres 337 utilisateurs 6 critiques 3 Favoris

A propos de l'auteur

Comprend les noms: Guido Gozzano

Crédit image: Unknown photographer

Œuvres de Guido Gozzano

Poesie (1960) — Auteur — 57 exemplaires
Tutte le poesie (1980) 39 exemplaires
Fiabe e novelline (1993) 19 exemplaires
Alcina and Other Stories (2019) 14 exemplaires
I colloqui (2010) 14 exemplaires
Opere (1983) 13 exemplaires
La danza degli gnomi e altre fiabe (1995) 13 exemplaires
Guido Gozzano (1993) 11 exemplaires
I colloqui e altre poesie (1942) 10 exemplaires
Poesie e prose (1966) 10 exemplaires
La via del rifugio (1997) 8 exemplaires
L'altare del passato (1990) 8 exemplaires
Lettere d'amore (2012) — Auteur — 5 exemplaires
Al sole dell'India (1998) 3 exemplaires
La danza degli gnomi 2 exemplaires
Poesie scelte 2 exemplaires
Die drei Talismane (2001) 2 exemplaires
14: Guido Gozzano 2 exemplaires
Un Natale a Ceylon (2005) 2 exemplaires
L'elogio del poeta 1 exemplaire
Los coloquios 1 exemplaire
Le poesie di Gozzano 1 exemplaire
Le poesie 1 exemplaire
Le fiabe di Guido Gozzano (2021) 1 exemplaire
Hacia la cuna del mundo (2010) 1 exemplaire
Antologia 1 exemplaire

Oeuvres associées

The Pomegranates and Other Modern Italian Fairy Tales (2021) — Contributeur — 14 exemplaires
Racconti di cinema (2014) — Contributeur — 3 exemplaires

Étiqueté

Partage des connaissances

Date de naissance
1883-12-19
Date de décès
1916-08-09
Sexe
male
Nationalité
Italy
Lieux de résidence
Turin, Italy (birth|death)
Études
National College of Savigliano
Professions
poet

Membres

Critiques

Splendida raccolta che mi aiuta a scoprire, da assoluto profano, un autore così importante per la poesia italiana. L'attenzione, la malinconia, la sottile ironia - Gozzano è tutto questo.
 
Signalé
d.v. | May 16, 2023 |
Un italiano (nel senso di lingua) molto strano. Mi sembrava di essere ubriaco :-)
Particolare, ma non fa per me.
 
Signalé
downisthenewup | Aug 17, 2017 |
“Quando i polli ebbero i denti / e la neve cadde nera / (bimbi state bene attenti) / c’era allora, c’era… c’era…"

Il crepuscolare Guido Gozzano, oltre alle poesie, aveva anche la passione di scrivere fiabe che venivano poi pubblicate su uno dei giornali politici a più alta tiratura dell’epoca, “Il corriere dei piccoli”.
Non una novità per me il saperlo, ma il leggerle si, e devo dire che sono favole assolutamente deliziose.
Nelle sue favole Gozzano mette tutto il repertorio creato in questo campo da secoli di letteratura: principesse, incantesimi, fattucchiere, gnomi, re e regine, con tutto il seguito di insegnamenti morali da cui trarre beneficio, il tutto ingentilito e amalgamato dalla sua sapiente scrittura.
Una passione, quella delle favole, che sviluppò contestualmente alle sue raccolte poetiche e dove amava perdersi per dissimulare la malinconia presente nei suoi versi.
Un abile tessitore di trame fiabesche di notevole spessore che, innestandosi nella grande tradizione europea, seppe rinnovare anche un filone italiano non certo estraneo a questo tema.
Cose d’altri tempi che oggi trovano sempre meno spazio, strette nella morsa della sofisticata paccottiglia elettronica che impreziosisce la mente dei ragazzi odierni…
… (plus d'informations)
 
Signalé
barocco | May 23, 2017 |
Ammalato di tisi, malattia comune a tanti artisti e poeti dell'ottocento, Gozzano accoglie i consigli di amici e conoscenti e parte alla ricerca di un clima più adatto alla salute, ma la scelta è assolutamente sbagliata: nel 1912 si reca in India dove trova umidità e caldo afoso. Gozzano rimane affascinato dalle architetture e dalla natura selvaggia, è colpito dalla presenza inglese e dall’anglomania, come egli la chiama, rimane turbato dai riti funebri Parsi che gli appaiono macabri. Ma dopo la curiosità iniziale, il poeta vacilla: dov'è l'india letta nei libri e immaginata? Nelle pagine del libro sembra quasi che l'India abbia la colpa di non essere come egli la immaginava. In secondo luogo, quel che colpisce è l'assoluta schiettezza nell'enorme incolmabile divario che egli avverte tra occidente e oriente: in India non ha senso il bagaglio culturale di un italiano ed è assurdo provare a confrontare le proprie radici con la cultura orientale, "Mi divide da essi una barriera più insuperabile del linguaggio - egli scrive - ed è lo spirito diverso, la fede opposta. L’occidentale, che ritorna in India, non riconosce più la sua cuna",… (plus d'informations)
 
Signalé
cometahalley | Mar 11, 2014 |

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