Dino Formaggio (1914–2008)

L'autore svolge un'indagine storico-sistematica del concetto di arte e delle sue varie accezioni e, insieme, una storia del fenomeno artistico, dalle incisioni rupestri ai nostri giorni.
Dall'arte bella dei greci all'arte religiosa del Medioevo, fino all'individualismo romantico e alle discussioni sull'arte impegnata, la trattazione di Formaggio (qui presentata in una versione ampliata e aggiornata) consente di orientarsi nel mondo delle estetiche e delle poetiche contemporanee.
Consapevole dell'interdipendenza fra esperienza artistica e riflessione estetica, soprattutto nell'età contemporanea, l'autore si sofferma con particolare attenzione sui problemi che gli artisti stessi, col proprio lavoro, hanno sollevato; attraverso l'analisi di Dostoevskij e Kafka, Dada e Picasso, Duchamp e la Pop-Art l'autore delinea quindi la propria tesi fondamentale: sia la produzione sia la ricezione artistica presuppongono la continuità e l'intreccio fra processi consci e processi inconsci; corpo, mente, strumentazione materiale non possono essere isolati senza distruggere quel "dar senso al mondo" che è proprio dell'arte.
D. Formaggio (1914) è ordinario di estetica all'Università Statale di Milano; fra le sue opere ricordiamo: « L'idea di artisticità» (1962), « Studi di estetica» (1962), « Fenomenologia della tecnica artistica» (II ed., 1978).… (plus d'informations)