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Valerio Evangelisti (1952–2022)

Auteur de Nicolas Eymerich, inquisiteur

70+ oeuvres 1,935 utilisateurs 43 critiques 2 Favoris

A propos de l'auteur

Séries

Œuvres de Valerio Evangelisti

Nicolas Eymerich, inquisiteur (1994) 244 exemplaires
Les chaînes d'Eymerich (1995) 137 exemplaires
Le corps et le sang d'Eymerich (1996) 135 exemplaires
Cherudek (1997) 111 exemplaires
Mater terribilis (2002) 88 exemplaires
Il castello di Eymerich (2001) 87 exemplaires
Picatrix : L'Echelle pour l'enfer (1998) 76 exemplaires
Metallo urlante (1998) 74 exemplaires
Black Flag (2002) 73 exemplaires
Tortuga (2008) 69 exemplaires
La luce di Orione (2007) 65 exemplaires
Nous ne sommes rien soyons tout ! (2004) 64 exemplaires
Anthracite (2003) 56 exemplaires
Il collare di fuoco (2005) 42 exemplaires
Rex tremendae maiestatis (2010) 36 exemplaires
Veracruz (2009) 34 exemplaires
La furia di Eymerich (2003) 31 exemplaires
Tutti i denti del mostro sono perfetti (1997) — Directeur de publication; Contributeur — 28 exemplaires
Il collare spezzato (2006) 19 exemplaires
Il sole dell'avvenire. Vol. I (2013) 18 exemplaires
Controinsurrezioni (Oscar) (2008) 17 exemplaires
Magus. Il romanzo di Nostradamus (2000) 17 exemplaires
Day hospital (2013) 15 exemplaires
One big union (2011) 14 exemplaires
La sala dei giganti 8 exemplaires
Pene d'amore. Sette racconti erotici (2008) — Contributeur — 8 exemplaires
Il fantasma di Eymerich (2018) 7 exemplaires
Eymerich risorge (2017) 7 exemplaires
1849. I guerrieri della libertà (2019) 5 exemplaires
Sotto gli occhi di tutti (2004) 5 exemplaires
Fragments d'un miroir brisé (1999) 5 exemplaires
Distruggere Alphaville (2006) 4 exemplaires
Trilogia dei pirati (2015) 4 exemplaires
Eymerich - Libro tre (2019) 3 exemplaires
GOCCE NERE (2016) 2 exemplaires
Eymerich - Libro uno (2019) 2 exemplaires
Acque oscure 2 exemplaires
Eymerich - Libro due 2 exemplaires
Gli anni del coltello (2021) 2 exemplaires
Trilogia americana (2017) 2 exemplaires
METALLO PESANTE 1 exemplaire
Antracita (2023) 1 exemplaire
Libro 1 (2019) 1 exemplaire
Briseurs de grève (2020) 1 exemplaire
CHERVDEK 1 exemplaire

Oeuvres associées

Carmilla (1872) — Introduction, quelques éditions2,880 exemplaires
Destination 3001 (2000) — Contributeur — 12 exemplaires
La potenza di Eymerich (2005) — Avant-propos — 5 exemplaires
Theorie des Aufstands (1936) — Avant-propos, quelques éditions5 exemplaires

Étiqueté

Partage des connaissances

Nom légal
Evangelisti, Valerio
Date de naissance
1952-06-20
Date de décès
2022-04-19
Sexe
male
Nationalité
Italie

Membres

Critiques

Secondo volume de Il Ciclo dei Pirati, ma in realtà prequel di Tortuga, Veracruz rimane sullo stesso livello del suo precedente: si legge in un soffio, ma non è che rimanga granché.

Come ho già detto per Tortuga, avrei preferito più azione e meno riflessioni filosofiche sulla natura umana: anche questa volta, mi sono sembrate quasi superflue. Credo inoltre che Evangelisti dovrebbe imparare a dosare meglio le informazioni: dubito che, rivoltagli una domanda, un pirata fuorilegge e probabilmente analfabeta diventi una specie di professore e si metta a descrivere, raccontare e spiegare con tanta perizia.

Altro elemento di perplessità è stata doña Gabriela che, nel suo rapporto con Macary, il pirata protagonista, ricorda quello tra Rogério e la schiava in Tortuga, sebbene le due vicende si rivelino diverse.

Ancora una volta manca una caratterizzazione convincente dei personaggi e ribadisco che è un peccato: un capitano matto come Lorencillo ne avrebbe tratto grande giovamento, dato che, anche così, è un tipo che rimane facilmente nella mente del lettore (molto più di De Grammont, per quanto mi riguarda).

Alla fin fine, però, il libro è scorrevole e intrattiene: non mi sono mai annoiata durante la lettura e quindi il romanzo è promosso. Da leggere senza troppe pretese e quando si è in cerca di qualcosa di leggero.
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lasiepedimore | 1 autre critique | Aug 30, 2023 |
Nell'ultimo libro del Ciclo dei Pirati, Evangelisti si ricorda finalmente di avere a che fare con i pirati e scende dalla cattedra. Cartagena. Gli ultimi della Tortuga è, infatti, il romanzo meglio riuscito del ciclo.

I personaggi continuano a non essere chissà quanto caratterizzati, ma il loro essere più “autonomamente” interessanti del solito rende le vicende assai appassionanti. Innanzi tutto, il protagonista, Martin d'Orlhac, non è solito filosofeggiare: l'intero romanzo ne ha giovato. Oltretutto, ha un passato non proprio onorevole e si sente suo malgrado interessato allo stile di vita dei pirati.

Molto affascinante la figura di Ducasse, personaggio forte e leader ben più memorabile di De Grammont (anche se ha fatto arrestare Lorencillo... riesco a perdonarlo solo per ciò che accade nel finale).

Anche qui ritroviamo una donna tentatrice, Teresa: una str**** che mi è rimasta antipatica fin dalla sua prima apparizione, insieme a suo marito. È più forte di me, i tipi troppo ligi alle regole della buona condotta e compagnia bella riscuotono raramente la mia stima e fiducia. L'unico momento in cui le sono stata solidale è stato al momento dello stupro: è str**** sì, ma nessuna donna dovrebbe mai essere violentata (nemmeno per cosiddetto “amore”).
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lasiepedimore | Aug 28, 2023 |
Tortuga è uno di quei romanzi che si leggono quando si ha voglia di avventure assai scomode mentre si sta al calduccio e al sicuro. Di per sé, infatti, il romanzo non presenta chissà quale profondità, a dispetto forse della volontà dell'autore.

Infatti, un paio di personaggi si dilettano nel parlare di filosofia, rispolverando pure il vecchio Hobbes, ma le riflessioni non attaccano. Forse perché il tema è troppo trito e avrei preferito più avventura e meno chiacchiere. Ormai lo sanno anche i muri che l'immagine romantica del pirata è una panzana (a dispetto di Emilio Salgari e Jack Sparrow): quindi tutta questa attenzione alla violenza e alla crudeltà piratesca volta all'analisi della natura umana (buona o cattiva?) non mi ha colpito più di tanto.

E crudeltà e violenze se ne vedono molte: è un romanzo sconsigliato a chi si impressione facilmente. Sangue e budella ovunque, sia nelle scene di arrembaggio, sia nei racconti dei pirati (che evidentemente si divertono molto con lo splatter).

Un altro elemento di perplessità è stata la personalità dei personaggi. Chi sono costoro? Bella domanda. Il romanzo avrebbe senz'altro giovato di una caratterizzazione migliore: avrebbe dato spessore alla storia e l'avrebbe resa migliore. Penso principalmente ai due capitani, De Grammont e Lorencillo, che con una personalità meglio delineata avrebbero potuto essere indimenticabili.
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lasiepedimore | 2 autres critiques | Aug 28, 2023 |

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